Un vecchio poeta (Leo Gullotta) si lascia tutto alle spalle per vivere una vita contemplativa, arricchita dal piacere di parlare con un ragazzo (Eugenio Franceschini), simbolo di zingaresca libertà. I due hanno un rapporto assai complesso e contradditorio: amicizia, sesso, amore e incomprensione generazionale sono le forze che li legano. Le loro conflittualità latenti emergeranno con forza dinnanzi alle divergenti posizioni sul mondo della parola: per il poeta l’espressione verbale è vitalità e vigore creativo; per il ragazzo un impiccio all’azione.
Prima del silenzio, uno dei testi più noti del drammaturgo Giuseppe Patroni Griffi, viene portato da Leo Gullotta (fino al 2 febbraio) al Teatro Franco Parenti, dopo i passaggi all’Eliseo di Roma e allo Stabile di Roma. La messa in scena è affidata a Fabio Grossi, storico collaboratore dell’attore siciliano, che adotta una regia essenziale e minimalista, fatta di scenografie scarne finalizzate a marcare l’esilio volontario del poeta dal mondo delle cose materiali e il percorso esistenziale e prettamente mentale che il protagonista compie.
La parola è l’unico strumento con cui il poeta sente di poter combattere la noia e il disgusto che prova verso un mondo superficiale con cui ormai non sente più di aver alcun legame. La sua vita, la famiglia e gli affetti sono ricordi di un passato che vorrebbe dimenticare, presenze fantasmatiche da cui non riesce a liberarsi.
La moglie (Paola Gassman), il figlio (Andrea Giuliano) e l’amico maggiordomo (Sergio Mascherpa) non compaiono sul palcoscenico, ma sono immagini proiettate, vere e proprie presenze provenienti da un’altra dimensione. In tal modo si sottolinea la dimensione onirica del testo, sogno (o incubo) ad occhi aperti di un uomo che ha esigenza di esprimere a parole tutto il proprio disagio interiore: parlare, parlare, parlare prima che cada il silenzio ineluttabile della morte.
Sostenuto da un ritmo incalzante e da una prosa sempre tagliente, acuta e caustica, Prima del silenzio è un’ulteriore conferma dello straordinario talento poliedrico di Gullotta, qui vero e proprio mattatore capace di regalare una prova divertita e sofferta, spiazzante per intensità e coinvolgimento emotivo.
Orari spettacolo:
mart – giov – ven – sab h.20.45; merc h. 19.30; dom h. 15.30 lunedì riposo
Prima del Silenzio – sito del Teatro Parenti
(Foto di Tommaso Le Pera)