Quanti Pinocchio ci sono nell’immaginario di ognuno di noi? È con questo – e non solo – che il regista Antonio Latella ha dovuto fare i conti nei tanti mesi di lavoro sull’allestimento del suo Pinocchio, prodotto dal Piccolo Teatro. Lo spettacolo va in scena al Piccolo Teatro Strehler dal 19 gennaio al 12 febbraio.
«Ho passato un anno e mezzo a chiedermi come mai ci fossero due inizi nell’originale e perché il pezzo di legno, prima di arrivare nelle mani di Geppetto, passa da Mastro Ciliegia e poi da Geppetto. Alla fine ho trovato una mia piccola risposta che, forse, ha aiutato la riscrittura. Dopo che Geppetto e Mastro Ciliegia si prendono a botte, Geppetto gli dice: sei tutto trasfigurato. Noi conosciamo Mastro Ciliegia perché ha il naso rosso in quanto beve tanto e qui, invece, gli dice: hai il naso turchino ed è una chiave che Collodi suggerisce», ha confessato il regista. «Credo sia quindi un viaggio verso il turchino, con il lato positivo del turchino».
Durante la conferenza stampa di presentazione (svoltasi lo scorso 16 gennaio) non ci si è voluti addentrare su scena e costumi, una chicca, però, vogliamo darvela: «C’è un lavoro sul suono incredibile, realizzato live».
«Per me era fondamentale riuscire a mantenere insieme i due elementi del fiabesco e del realismo – prosegue Latella -. Non è un caso che sin da subito si apra un doppio binario e rimanere in equilibrio non è affatto semplice. Se si decide di affrontare Pinocchio, si comprende che la questione della creazione è direttamente nella regia, nel senso che non si può realizzare la messa in scena di Pinocchio, se non pensi a un tuo Pinocchio».
Un invito ci sentiamo di farlo, facendo tesoro delle parole dette dal regista fresco di Premio Ubu. Al di là di quale sia il vostro ricordo di Pinocchio, se non vi è mai capitato di leggere il testo originale è l’occasione giusta per farlo. Lasciate a casa alcune idee, questo «è uno spettacolo per tutti, forse, a distanza di anni credo di aver realizzato uno spettacolo popolare nell’accezione bella del termine. In più non ho timore di dire che, i bambini, quando sono piccoli, vanno portati di fronte alla morte, devono toccare un corpo morto perché così capiscono che non c’è nulla di pericoloso». Per afferrare appieno il senso di queste affermazioni bisogna vedere lo spettacolo e (ri)leggere il testo.
Latella ha ricordato come nel romanzo di Collodi si parli di un burattino che faccia “maraviglia” e non meraviglia e «ciò vuol dire che crei meraviglia negli altri. Per poter far questo ti devi mettere in una condizione di ascolto totale», approccio che sembra abbia adottato l’artista.
L’auspicio è che questa messa in scena, ancor più dopo aver ascoltato le parole del regista, possa dunque maravigliarci.
Lo spettacolo andrà in scena al Piccolo Teatro Strehler dal 19 gennaio al 12 febbraio 2017. In scena: Michele Andrei, Anna Coppola, Stefano Laguni, Christian La Rosa (nel ruolo di Pinocchio), Fabio Pasquini, Matteo Pennese, Marta Pizzigallo, Massimiliano Speziani. Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.
DURATA: 180′ più intervallo
ORARI: lunedì riposo; martedì, giovedì e sabato h 19,30; mercoledì e venerdì h 20,30; domenica h 16
PREZZI: platea 33 euro, balconata 26 euro
Sono previsti degli incontri di approfondimento
– Venerdì 20 gennaio, h 17: ‘Un corpo nel legno: le metamorfosi di Pinocchio, libero burattino’. Intervengono Giovanni Turchetta (direttore del Dipartimento di Scienze della Mediazione Linguistica e di Studi interculturali Università degli Studi di Milano) e Alessandro Franzini Tibaldeo (direttore del Museo del Giocattolo e del Bambino).
– Martedì 24 gennaio, h 17: ‘Il Pinocchio di Antonio Latella’. Incontro con la compagnia dello spettacolo. L’incontro approfondisce il lavoro degli attori con il regista, a partire dalla drammaturgia dal testo di Collodi scritta da Latella con Federico Bellini e Linda Dalisi, fino alla messa in scena.
– Martedì 31 gennaio, h 17: ‘Pinocchio sul lettino – I temi psicologici in Pinocchio, da Collodi allo spettacolo di Antonio Latella’. Interviene Alessandro Antonietti (professore ordinario di Psicologia cognitiva applicata all’Università Cattolica del Sacro Cuore)
– Martedì 7 febbraio, h 17: ‘Conversazione intorno a Pinocchio tra sociologia e musica’. Intervengono Francesca Zajczyk e Anna Morazzoni (Dipartimento di sociologia e ricerca sociale all’Università degli Studi Milano Bicocca).
– Venerdì 10 febbraio, h 17: ‘I molti viaggi di Pinocchio dal reale al digitale’. Incontro con Maurizio Porro
L’ingresso agli incontri è gratuito con prenotazione sul sito www.piccoloteatro.org