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Pinkenero: incroci letterari al Manin, l’hotel degli scrittori

Redazione 10 anni fa
buozzi roversi manin pinkenero

buozzi roversi manin pinkenero

Moglie e marito, entrambi scrittori, a confronto davanti alla stampa e agli appassionati di libri, in uno degli alberghi di Milano che sono diventati celebri proprio per gli aneddoti e le frequentazioni di penne famose: loro sono Bea Buozzi e Paolo Roversi, protagonisti della serata Pinkenero che si è svolta all’Hotel Manin.

Da un lato, quindi, l’autrice della trilogia Il club dei tacchi a spillo, dall’altro lato la firma dei misteri di Milano, del noir metropolitano e delle atmosfere bukowskiane del Taccuino di una sbronza: un modo originale per festeggiare un po’ in anticipo #ioleggoperché, l’iniziativa che parte ad aprile per poi fiorire in tutta Italia a maggio (eletto “mese dei libri”) con l’obiettivo di sostenere la diffusione della lettura.

Bea con le sue “Matta per Manolo”, “Tutte Choo per terra”, “La vita è una Loubou meravigliosa” (Mondadori) e Paolo con il dittico “La città rossa” formato da “Milano criminale” e “Solo il tempo di morire” (Marsilio). Dal quadrilatero della moda alle rapine sotto la Madunina, dal glamour ai pugni nello stomaco: dal pink al nero, insomma, che convivono letteralmente sotto lo stesso tetto di questa speciale coppia, accomunata dall’ironia.

Un modo per ritrovarsi all’ora dell’aperitivo (o meglio: aperilibro) con i prodotti tipici del territorio, a cura del supermercato online Ufoody e dell’associazione regionale Movimento Turismo del Vino Lombardo.

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