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Quando il cielo è limpido a Milano si vedono le montagne: una corona di cime innevate che sembra invitare i milanesi a partire per vederle più da vicino. Sembrano così distanti, quasi il frutto di un miraggio in una città adagiata nel mezzo della più grande pianura italiana. Eppure le montagne non sono così distanti: in due ore di auto o di treno ecco aprirsi davanti a noi lo scenario delle Alpi: siamo arrivati in Val D’Aosta.
Aosta, tra storia e folklore
Aosta è adagiata nella piana della Dora Baltea, protetta dalle sue Alpi, che in inverno offrono uno spettacolo indimenticabile, con le cime aguzze ricoperte dalla neve contro il cielo limpido della montagna. Il capoluogo valdostano conserva ancora le vestigia dell’importantissima roccaforte romana che fu, con parte delle mura che ancora cingono il centro storico. Si tratta della seconda città dopo Roma per quantità di resti romani ancora visibili, tra cui l’imponente Arco di Augusto, i resti dell’anfiteatro, la Porta Pretoria e il teatro romano.
La “Roma delle Alpi” ospita anche l’antica collegiata di Sant’Orso, chiesa di epoca medioevale che conserva intatti bellissimi affreschi nello stile tipico del Nord Europa, oltre a uno degli alberi più antichi d’Italia, un tiglio piantato tra il 1530 e il 1550. Al santo a cui è dedicato questo bellissimo luogo di culto, è intitolata anche la più grande festa della Val D’Aosta, che da millenni si celebra il 30 e 31 gennaio di ogni anno.
Nei due giorni della Fiera di Sant’Orso le botteghe di Aosta espongono artigianato e prodotti enogastronomici locali, dai famosissimi formaggi ai vini. Il folklore locale, i prodotti tipici e l’artigianato valdostano attirano ogni anno migliaia di turisti, per la festa in assoluto più amata dai locali. La tradizione fa risalire questa antica fiera all’anno Mille, quando davanti alla collegiata, Sant’Orso distribuiva ai poveri indumenti e “sabot”, le tipiche scarpe di legno che ancora oggi si trovano tra i banchi della fiera, realizzate a mano dagli artigiani locali.
Pila, tra sci, escursioni e buona cucina
Affacciata su Aosta c’è Pila, punto nevralgico del turismo invernale (e non solo) valdostano. Raggiungibile comodamente dalla stazione di Aosta tramite telecabina, a Pila si viene da decenni a sciare. Dall’ampio parcheggio si arriva direttamente sulle piste in circa 20 minuti. Qui è possibile sciare, fare snowboard e cimentarsi negli sport invernali da soli o seguiti da maestri esperti.
Lo skipass giornaliero per gli adulti costa 50 €, mentre per gli under 18 ha un prezzo di 44,50 €. Gli impianti comprendono 4 piste nere, 21 rosse, 4 blu, per circa 70 km di piste adatte a tutti, dai principianti ai più esperti. La stagione è iniziata a novembre e terminerà il 16 aprile, un periodo tanto bello quanto sottovalutato per la frequentazione delle piste: il clima è più mite e le folle del periodo gennaio-febbraio si sono dileguate, mentre le condizioni della neve sono ancora ottimali per farsi una splendida sciata primaverile con una vista a 360 gradi sulle montagne.
Per chi invece non è avvezzo alle discese in pista, la zona di Pila è un vero tesoro da scoprire: le esperienze nella natura non si contano, tra ciaspolate invernali ed escursioni estive, mountain biking e sci alpinismo. Sono tantissimi i modi per avvicinarsi alla bellezza delle Alpi, camminando tra i boschi di abeti e larici, riconoscendo le impronte delle lepri nella neve e dando un nome ai crinali delle montagne: il massiccio del Monte Rosa, il Cervino, il Monte Bianco, la Becca di Nona e tutte le creste che abbracciano Pila e la Val D’Aosta.
Non può poi mancare la componente gastronomica! Dopo una giornata passata sulle piste o a fare escursioni, anche lo stomaco vuole la sua parte. E Pila risponde con ristoranti, rifugi e locali per tutti i gusti e tutte le tasche, raggiungibili direttamente dalle piste. Al ristorante Lo Yeti, situato a pochi passi dall’arrivo della telecabina si possono gustare piatti contemporanei realizzati con le migliori materie prime della Val D’Aosta, accompagnati dalla curatissima carta dei vini realizzata da Katia Albanese, che predilige etichette locali d’eccellenza, come il Muscat Petit Grain della cantina Taema di Aosta, una realtà giovanissima, gestita con entusiasmo da due fratelli aostani doc.
Anche in quota arriva l’ottima tradizione della tavola locale, come a Lo Baoutson, rifugio affacciato direttamente sulla pista n° 15 del Grimod, perfetta per una pausa pranzo a base di polenta concia, formaggi locali e soprattutto la tradizionale Seupa alla Valpellenentze, preparata con brodo, fontina, pane nero, cavolo verza e burro. Un vero riassunto gastronomico della Val D’Aosta. Al rifugio è possibile arrivare anche con un bellissimo percorso con le ciaspole (o a piedi durante i mesi estivi) che sale da Pila attraverso i boschi e i pascoli montani, da cui si gode una vista magnifica sulla valle e le sue montagne.
Altro punto strategico per ristorarsi dopo una lunga giornata sugli sci è sicuramente la Trattoria dei Maestri, a pochi passi dall’arrivo della seggiovia e dalle scuole del comprensorio. Qui, in un’atmosfera causal chic si possono provare specialità della tradizione francese, valdostana e italiana: pizze e focacce sono da non perdere!
Allein, piccolo angolo di storia delle Alpi
Lungo il crinale, guardando verso la Valle del Gran San Bernardo si può scorgere il borgo di Allein, un comune che conta solo 209 abitanti, adagiato in una splendida vallata panoramica ai piedi del Mont Saron. Da questa località, importante via di snodo tra la Svizzera e la Val D’Aosta sin dall’epoca preromana, si gode di una vista magnifica, aperta sulle Alpi, oltre che della bellezza di un borgo rurale di montagna, dove il tempo scorre a un ritmo più calmo e dove si conservano le tradizioni locali, come l’intaglio del legno e la produzione della Fontina, tra le più apprezzate in valle.
Da qui partono numerosi percorsi escursionistici, noti per i paesaggi mozzafiato e i tracciati all’interno dei bellissimi boschi della zona. Ogni agosto Allein diventa un’importante attrattiva turistica e gastronomica della zona grazie alla Fëta di Trifolle, che celebra le patate di montagna e le ricette a base di questo tubero, coltivato da millenni nella zona.
Light Pila: la fiaccolata sulla neve per la lotta al tumore al seno
Sabato 4 febbraio 2023 torna, dopo due anni di stop causati dall’emergenza Covid, Light Pila, la fiaccolata “a luce rosa” aperta a tutti, ideata per sostenere i progetti di Komen Italia per la lotta ai tumori del seno.
Un fiume di luce rosa sullo sfondo del bianco della neve all’imbrunire ed ogni luce nel fiume è una persona che aiuta il prossimo, per questo tutta la comunità di Pila si mobilita nell’organizzazione, testimoniando concretamente la propria passione per la solidarietà. Il ricavato di donazioni e iscrizioni viene devoluto all’Associazione senza scopo di lucro Komen Italia, attiva dal 2000 nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale e, grazie alla propria attività, dal 2000 ad oggi sono stati investiti più di 23 milioni di euro in oltre 1500 nuovi progetti per la salute delle donne.
Come nel 2020 torna ad animare la festa Radio DEEJAY con la conduzione di Nicola Vitiello, Gianluca Vitiello, DJ Tato, e per la prima volta ad I Light Pila gli Sciattori con Roberto Ciufoli, Fabio Ferrari, Max Paiella, Roberta Beta, Heron Borelli, Matteo Nicoletta, Antonello Liberatore.
Come da tradizione, tutti possono partecipare alla fiaccolata con le torce a luce led rosa: bambini e adulti, con gli sci, lo snowboard, le racchette da neve, a piedi ed in compagnia del proprio cane. Ci si può iscrivere direttamente presso gli uffici e alle biglietterie della telecabina Aosta- Pila, online sul sito di Pila e direttamente sul sito di Komen Italia nei ristoranti in quota, e il giorno stesso della fiaccolata presso il village, area Baby Gorraz.
La discesa inizierà verso le 18 sabato 4, ma già dalle 13.30 il village sarà allestito nell’area Baby Gorraz con la possibilità di iscriversi in loco e, per chi già iscritto, ritirare le fiaccole. Ed è da qui che inizia la festa, a base di musica con la regia di Dj Tato e la conduzione di Nicola e Gianluca che animeranno il parterre fin dai preparativi, sul palco da dove si festeggerà l’arrivo della fiaccolata assieme alle autorità di Pila e di Komen Italia.