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Il Piccolo Teatro e i suoi primi settant’anni: svelata la stagione 2017 – 2018

Pensando alla stagione 2017 – 2018 del Piccolo Teatro di Milano viene in mente una percezione ambivalente (nell’accezione costruttiva del termine): da un lato settant’anni e non sentirli, ma allo stesso tempo ci si accorge di quanto cammino sia stato fatto. Basta ascoltare alcune parole del direttore Sergio Escobar per rendersi conto di come a distanza di tempo si abbia ancora tanta voglia di mettersi in discussione e crescere, anche grazie a quel pubblico giovane che costituisce una larga fetta e verso cui si è molto attenti. Dall’altro lato, però, c’è una grande consapevolezza di ciò che Giorgio Strehler, Paolo Grassi, Nina Vinchi e Luca Ronconi hanno creato in questi 25.500 giorni di teatro – è così che il direttore preferisce indicare i settant’anni.

Per l’occasione sono previste diverse iniziative, dalla ripresa – a distanza di tempo – di ‘In cerca d’autore. Studio sui Sei personaggi di Luigi Pirandello’ (verso la conclusione della stagione corrente, dal 3 al 21 maggio 2017) all’immancabile ‘Arlecchino servitore di due padroni’ con Ferruccio Soleri (dal 6 al 28 maggio 2017, il 30 maggio arriverà all’Anfiteatro Martesana, mentre il 31 all’Istituto Penitenziario Minorile Beccaria).

Maggio 2017 sarà un mese molto ricco di appuntamenti celebrativi, senza mai voler scadere nella retorica. La ricorrenza cade precisamente il 14 maggio 2017. Via Dante vedrà l’esposizione fotografica dal titolo ‘La ricerca della bellezza’ con cinquanta gigantografie degli spettacoli del Piccolo Teatro dal 1947 a oggi; ma anche il pubblico continuerà a esser protagonista con le immagini all’interno del Chiostro Nina Vinchi. Sarà omaggiato anche Fiorenzo Carpi, dalla giornata di studi coordinata da Davide Verga ed Emilio Sala (16 maggio) al concerto in cui laVerdi propone un’antologia di brani del maestro per il teatro e il cinema.

Inutile dirvi come la conferenza stampa di martedì 11 aprile 2017 sia stata sentita e anche molto densa. Prendendo in prestito le parole di Escobar “è impossibile riassumere una stagione con delle parole” ed effettivamente non è semplice restituirvi tutto il programma pensato da lui in stretto dialogo con il consulente artistico Stefano Massini e tutto lo staff. A riaprire il Teatro Strehler dopo una breve chiusura estiva per interventi straordinari, sarà Ornella Vanoni il 28 ottobre 2017. Una scelta emerge in maniera forte, dettata anche dal coraggio, ma certo dalla consapevolezza di poterselo permettere visti anche gli ottimi riscontri con alcuni spettacoli – basti pensare al capolavoro di ‘Lehman Trilogy‘ e non solo. Ci riferiamo alla lunga tenitura.

La Milano che tanto amiamo verrà affrontata in una delle nuove produzioni, ‘Uomini e no’, dal romanzo di Elio Vittorini sulla resistenza, la cui drammaturgia è stata curata da Michele Santeramo, per la regia di Carmelo Rifici. In scena ci saranno gli attori professionisti appena diplomatisi (dal 24 ottobre al 19 novembre 2017). Un’altra prima assoluta, che incuriosisce come operazione (l’opera non è mai stata portata in scena) è ‘L’interpretazione dei sogni’ da Freud, ripensato come scrittura scenica da Massini. A dirigerlo Federico Tiezzi, alla sua seconda produzione col Piccolo Teatro; mentre sul palco non mancheranno ottimi interpreti da Fabrizio Gifuni a Giulia Lazzarini, da Marco Foschi a Giovanni Franzoni, da Valentina Picello a Sandra Toffolatti (dal 23 gennaio all’11 marzo 2018).

Ripensando ai classici, ma in modo originale, arriva dal 20 febbraio al 25 marzo 2018 Roberto Latini con ‘Il teatro comico’ di Carlo Goldoni. Franco Branciaroli, invece, ha voluto far rivivere la ‘Medea’ diretta da Ronconi – qui ripresa da Daniele Salvo – con cui debuttò al Donizetti nel 1996 (dal 13 al 29 marzo 2018).

Sono previste delle riprese come il ‘Pinocchio‘ di Latella (dal 7 al 19 novembre 2017 e poi in tournée) e ‘Bestie di scena‘ di Emma Dante (dal 9 al 20 maggio 2018 allo Strehler, ma anche in tournée). In un teatro con questa vocazione all’internazionalità non potevano mancare gli spettacoli in lingua originale, si va dal gradito ritorno di Lev Dodin con ‘Il giardino dei ciliegi’ (dal 23 al 26 novembre 2017) a Luk Perceval che porta una sua regia per la prima volta in Italia (‘The year of cancer’ dal 5 all’8 aprile 2018).

Per quanto riguarda le ospitalità italiane sono ben sedici, tra cui dodici testi contemporanei. Dopo il grande successo del debutto nel corso della stagione 2016 – 2017, sarà possibile vedere ‘Emilia’, scritto e diretto da Claudio Tolcachir, con Giulia Lazzarini, Pia Lanciotti, Paolo Mazzarelli e Josafat Vagni (dal 17 al 29 ottobre 2017); parallelamente non potete perdere un’altra prova d’attrice, Maria Paiato in ‘Stabat Mater’ (dal 13 al 18 febbraio 2018, regia di Giuseppe Marini). Un giovane e sempre più promettente artista, Fabrizio Falco, proporrà in qualità di regista e interprete ‘Galois’ di Paolo Giordano (dal 29 novembre al 3 dicembre 2017).

Se il 2018, stando alle parole di Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, sarà l’anno dedicato al Novecento, non poteva mancare Eduardo De Filippo. Dal 9 al 28 gennaio 2018 sarà possibile assistere a ‘Il sindaco del Rione Sanità’ per la regia di Mario Martone; mentre dal 10 al 22 aprile 2018 arriva ‘Questi fantasmi!’ con cui la compagnia di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, ha ripreso il lavoro. A dirigere questo allestimento: Marco Tullio Giordana. In un’arte sempre aperta anche a commistioni, non poteva mancare il riferimento al cinema – scopriremo come – con ‘La classe operaia va in paradiso’ (dalla sceneggiatura di Elio PetriSimone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Simone Tangolo e un cast in divenire, il tutto sotto l’occhio di Claudio Longhi (dal 15 al 20 maggio 2018).

Un’anticipazione: per i vent’anni dalla morte di Giorgio Strehler è prevista a Palazzo Reale una mostra, si ipotizza tra fine 2017 e inizi 2018.

Il nostro invito è quello di prendere visione del cartellone, di tutte le iniziative e delle manifestazioni (da Tramedautore al Festival Mix per citarne alcuni) in programma, cominciando a segnarvi sin da ora ciò che non volete perdervi.

 

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