La piazza riqualificata e l’Albergo Diurno aperto al pubblico nei mesi di dicembre e gennaio. Piazza Oberdan rinasce con un nuovo look dopo un intervento di arredo urbano durato circa un anno. La nuova fisionomia dell’area è completata dalla possibilità di visitare l’Albergo Diurno grazie all’apertura straordinaria ad opera del FAI.
L’obiettivo dell’intervento è stato di restituire alla piazza il ruolo storico di porte di ingresso di Milano. Gli interventi di restauro hanno riguardato, in modo particolare, l’area che definisce l‘ex albergo diurno con una pavimentazione dotata di materiale al quarzo. L’area pedonalizzata accanto agli esercizi e alle abitazioni è stata pavimentata con lastre in beola, i marciapiedi asfalto colato.
I lavori hanno mirato a salvaguardare con interventi di restauro conservativo le canne di ventilazione dell’Albergo Diurno e la pensilina che sono vincolati per il loro carattere storico. L’opera di arredo urbano è stata completata con la rimozione dei lucernari sostituiti con lucernari simili a quelli storici in vetrocemento e di tutte le griglie di areazione che sono state coperte con lamiera e asfalto.
Infine il verde: le alberature esistenti sono state salvaguardate con apposite vasche e, inoltre, sono state realizzate due nuove aiuole sul lato di via Vittorio Veneto.
Foto: Comune di Milano
Il FAI sta anche studiando altre attività per la valorizzazione dell’Albergo Diurno, in particolare studi e ricerche per impostare un restauro. Il FAI e il Comune di Milano stanno anche valutando l’opportunità di lanciare un concorso di idee per offrire a giovani professionisti la possibilità di contribuire a scrivere il futuro di questo luogo.
Sempre per rilanciare l’Albergo Diurno è partita la campagna del FAI per la raccolta di documenti e testimonianze Diurno Venezia. In cerca di memoria. chiunque possieda materiale, fotografie e ricordi privati è invitato a condividerli attraverso la pagina Facebook FAI-Albergo Diurno Venezia, oppure a inviarli all’indirizzo faidiurno@fondoambiente.it o ancora a consegnarli in occasione delle aperture previste nei prossimi mesi.
Infine, grazie alla collaborazione tra Fondo Ambiente Italiano e Fondazione Piero Portaluppi, l’Albergo Diurno Venezia sarà proposto ai visitatori come prima tappa di un itinerario cittadino alla scoperta delle architetture del Portaluppi, che impreziosiscono e caratterizzano la zona di Porta Venezia e l’intera città, tra cui anche Villa Necchi Campiglio, bene del FAI in via Mozart.