È a due passi dal centro storico di Milano ed è il cuore economico della città meneghina. Il Palazzo Mezzanotte, conosciuto col nome di Palazzo della Borsa si colloca in piazza Affari e fu progettato appositamente per ospitare la Borsa dei Valori di Milano dall’architetto Paolo Mezzanotte negli anni ’30 del Novecento.
Storia e architettura del Palazzo Mezzanotte
Precedentemente la più importante piazza del credito italiana era collocata nella sede del Palazzo Giureconsulti, dove rimase per tutto l’Ottocento. Nei primi anni del Novecento si trasferì in piazza Cordusio. Oggi la Borsa è stata privatizzata diventando Borsa Italiana Spa e dal 2007, con l’integrazione con il London Stock Exchange, il gruppo è diventato leader europeo del settore.
Il Palazzo ha subito nel corso del tempo interventi, edificazioni e ristrutturazioni per adeguarsi alle esigenze del mercato. Tra questi il cambiamento più forte è avvenuto con l’informatizzazione dei mercati. Con questa evoluzione, le sale dapprima adibite a contrattazioni a chiamata, con aste grida e persone che gesticolavano in modo bizzarro, sono oggi sale di Congress Center e Services.
Esternamente il palazzo della Borsa presenta un aspetto imponente con una facciata in marmo bianco intervallata da quattro colonne che sorreggono il timpano. Sulla sommità ergono delle sculture in alto rilievo che simboleggiano delle figure allegoriche dei Valori.
All’interno invece si alternano decorazioni con maioliche di Giò Ponti, nel seminterrato dove un tempo si tenevano le contrattazioni dedicate al commercio alimentare, a resti a vista del tempio romano che in epoche antiche occupava la zona dove oggi sorge la Borsa.
Piazza Affari e la statua di Cattelan
Nel Novecento la piazza acquistò l’attuale fisionomia con la costruzione di tutti i palazzi che oggi le conferiscono la sua forma semi rettangolare. Il centro è occupato dal 2010 da una particolare scultura realizzata da Cattelan: L.O.V.E. L’acronimo rimanda a “libertà, odio, vendetta ed eternità” e, nei primi anni, fu su ogni genere di giornale informativo.
L’opera infatti si erge per 11 metri d’altezza rappresentando il gesto del dito medio. Come si può facilmente dedurre L.O.V.E. è stata oggetto di critiche d’ogni genere per la sua natura offensiva nei confronti del mondo della finanza e della Borsa in generale.