Dopo Bulgari, Emilio Pucci e Fendi, la holding francese del lusso LVMH (proprietaria di Louis Vitton, Dior, Moet e tanti altri brand famosi) ha acquistato un altro marchio made in Italy, la storica Pasticceria Cova in via Montenapoleone a Milano, fondata nel 1817 e frequentata – tra gli altri, in quasi due secoli di storia – anche da Mazzini, Garibaldi, Puccini e Verga.
Fu infatti sia il ritrovo raffinato di artisti che quello dei patrioti nel 1848 durante le Cinque Giornate di Milano. A questo esercizio commerciale, come pochi altri, sono legati aneddoti e storie dell’aristocrazia, della borghesia e della cultura nel capoluogo lombardo.
La famiglia Faccioli, finora proprietaria di questo elegante locale che iniziò la sua storia accanto al Teatro La Scala, fondato da Antonio Cova – un soldato di Napoleone – resterà però nel management per assicurare “continuità” alla gestione. Nel 1994 Cova ha inaugurato la prima caffetteria ristorante a Hong Kong; in seguito l’espansione in Giappone, Singapore e Cina (Shangai).
Nel sito web ufficiale, la Pasticceria Cova denuncia numerose segnalazioni in merito a presunti prodotti contraffatti e precisa che – a parte il negozio storico di via Montenapoleone, i franchisee in Asia e una ristretta selezione di enoteche e locali storici, non è possibile trovare “in alcun supermercato, ipermercato o singolo corner, alcuna delle nostre creazioni”.