Esisteva già come Parco Nazionale ma adesso è ufficialmente diventato Parco Letterario Eugenio Montale e delle Cinque Terre: se vi occorreva un motivo in più per pianificare un viaggio in Liguria, l’avete trovato.
Vigneti, ulivi, terrazze, acciughe e l’immancabile mare blu di questa regione si fondono con le suggestioni letterarie che questa natura e questi paesaggi hanno ispirato e raccontato, offrendo una proposta turistica che mette in risalto la conoscenza dei luoghi e delle tradizioni italiane.
Il territorio delle Cinque Terre entra così a far parte della rete dei Parchi Letterari che fanno capo alla Società Dante Alighieri, omaggiando uno dei più grandi poeti italiani del ‘900, premio Nobel per la letteratura: i visitatori vengono accompagnati dalle guide tra terrazze a picco sul mare nell’ambiente che ispirò la stesura di ‘Ossi di seppia‘.
I versi immortali di Eugenio Montale (che proprio a Monterosso e nelle Cinque Terre trascorse molti anni sia da bambino che da adulto) e i suoi scritti sui luoghi che il poeta ha frequentato fanno parte del territorio perché “quello delle Cinque Terre è anche paesaggio culturale“, commenta il Presidente del Parco Nazionale, Vittorio Alessandro.
E proprio su Monterosso il poeta scriveva nel 1921:
“Per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l’odore dei limoni.“
Ecco perché cultura, paesaggio, ambiente, natura e identità si fondono ed ecco perché il lettore ha una chiave di lettura in più per visitare il Parco: un viaggio reso reale dall’incontro con personaggi realmente esistiti, che li introducono alle località dove sono ospiti. Dove la guida migliore è la raccolta di poesie ‘Ossi di seppia‘.
L’anno scorso il Parco Nazionale delle Cinque Terre aveva ricevuto la menzione speciale del Premio Europeo del Paesaggio da parte del Ministero dei Beni Culturali e la Carta Europea del Turismo Sostenibile da parte del Parlamento Europeo.