Un gradito ritorno per il pubblico milanese in un imperdibile varietà teatrale e musicale. Paolo Rossi è, infatti, il protagonista dello spettacolo Il colore è una variabile dell’infinito (Storia di lambrette, rose e matematica) che debutta al CRT – Teatro dell’Arte martedì 13 maggio.
Il colore è una variabile dell’infinito vede collaborare due grandi talenti come Paolo Rossi e la regista Roberta Torre, regista milanese nota al grande pubblico per i film Tano da morire, Mare nero e I baci mai dati, oltre che per gli spettacoli teatrali La ciociara, Trash the Dress e Insanamente Riccardo III.
“Il colore è una variabile dell’infinito” replicava l’ingegnere Pier Luigi Torre cinquant’anni fa a chi sosteneva fosse impossibile creare una rosa blu.
La rosa blu, l’ibrido tanto sognato e cercato, sbocciò davvero nei giardini della sua villa di Stresa e oggi, a distanza di mezzo secolo, Roberta Torre, ripercorre la vicenda umana ed emozionante di suo nonno: ingegnere e botanico, matematico e idealista, progettista all’avanguardia, uomo schivo e introverso, Pier Luigi Torre attraversa gli anni della guerra e poi della ricostruzione del Dopoguerra, regalando all’Italia i propri sogni e le sue geniali invenzioni.
Prende vita così uno spettacolo che porta la cifra stilistica della regista, in cui teatro musica e cinema si fondono per dare vita a un varietà pop e surreale, dove Paolo Rossi interpreta Pier Luigi Torre, incarnazione funzionale e perfetta di uno spirito geniale e anarchico, inventore della Lambretta e icona del design italiano.
Il colore è una variabile dell’infinito è una produzione CRT Milano | Centro Ricerche Teatrali realizzata in collaborazione con Triennale Design Museum.
Paolo Rossi sarà affiancato sul palcoscenico da Camilla Barbarito, Rocco Castrocielo, Aurora Falcone e Giuditta Jesu. Il testo dello spettacolo è di Renata M. Molinari e Roberta Torre, la drammaturgia di Renata M. Molinari.
Il colore è una variabile dell’infinito sarà replicato al CRT fino all’8 giugno.