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Paolo Fresu e Uri Caine all’Elfo Puccini: non solo jazz

Paolo Crespi 10 anni fa
fresu caine Elfo Puccini

fresu caine Elfo PucciniTwo for Three, ovvero due grandi, grandissimi musicisti per tre concerti completamente diversi in una stessa sede milanese, il Teatro Elfo Puccini, che rischia di fare l’en plein (si parla già di quasi esaurito, alla faccia del weekend fuori città) con un pubblico solo parzialmente diverso di sera in sera.

Si inizia venerdì 27 con un repertorio squisitamente jazz, si prosegue sabato 28 con un programma “classic” e si chiude in bellezza domenica 1 marzo con l’incursione nel pop del duo Paolo Fresu e Uri Caine, tromba lirica e pianoforte ipercitazionista, tra i più espressivi ed eclettici del panorama musicale, non solo jazzistico, di questi anni.

Il segreto dell’alchimia? Quello di essere due personalità forti, quasi prorompenti. E di essere entrambi disposti a correre rischi per il puro piacere di sperimentare cose nuove, maneggiando come in questo caso un materiale potenzialmente pericoloso proprio per la sua enorme popolarità.

Parliamo naturalmente degli standard jazz, ma anche di chicche come il “Lascia ch’io pianga” di Haendel in una versione del tutto inedita o il medley che unisce un classico della canzone italiana come “Non ti scordar di me” con “Centochiodi”, brano originale di Fresu per la colonna sonora del film di Ermanno Olmi. Da non perdere, a costo di finire in “waiting list” per una qualunque delle serate. O per tutte e tre.

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