In altri tempi Milano era ricca di palazzi lussureggianti, dal grande valore architettonico e artistico. Tra questi c’è il Palazzo Reale, oggi tra le sedi espositive più rappresentative di Milano. Basta trovarsi davanti all’edificio per capire lo stile dell’epoca e il lusso, immaginandosi le signore che attraversano le stanze reali con i loro abiti d’epoca. Ancora oggi, ripercorrendo la storia del luogo o passeggiando tra le sue sale, si può respirare l’aria di un’epoca ormai passata.
Le diverse facce del Palazzo Reale
Nel corso degli anni il Palazzo Reale è passato dall’essere sede del governo a centro politico a teatro: luogo d’incontri e rappresentanza della vita sfarzosa del periodo per le figure che vi passarono e per l’arte che racchiude sin dalle sue origini. Come per molti altri edifici della stessa portata, la sua storia si incrocia costantemente con quella di Milano, influenzando di conseguenza la struttura e le funzioni del Palazzo.
In origine venne chiamato Palazzo del Broletto, al quale venne aggiunto l’appellativo Vecchio per differenziarlo col nuovo, ovvero l’attuale Palazzo della Ragione in Piazza Mercanti. Fu inizialmente sede del Municipio per poi diventare luogo di rappresentanza sotto le signorie Visconti e successivamente degli Sforza: infatti, seppure residenti ufficialmente al Castello Sforzesco, i nobili costruirono la struttura sullo stile delle corti rinascimentali per esprimere la loro magnificenza.
Verso la fine del Cinquecento Palazzo Reale divenne il primo teatro di Milano per importanza fino al 1776, quando venne costruita la Scala. Con l’arrivo degli austriaci al governo, Palazzo Reale divenne luogo di Corte dove alloggiò anche Maria Teresa D’Austria.
In questo periodo avvenne la ristrutturazione degli esterni dell’edifico e i lavori del Piermarini. Egli, nei sette anni di riedificazione, eliminò le tracce di arte lombarda realizzando una Reggia neoclassica: demolì l’ala d’ingresso e ridusse il cortile a una piazza aperta con affaccio sul Duomo. Infine si occupò della realizzazione del bellissimo scalone d’onore che porta direttamente al primo piano nobile e, con l’aiuto di diversi artisti, arricchì le sale di dipinti e decorazioni.
Già Palazzo del Broletto Vecchio, venne rinominato Regio Duca Palazzo e poi Palazzo Nazionale finché, con l’arrivo di Napoleone, divenne dapprima Regia Corte, poi Palazzo della Corte Reale e infine assunse il nome di Palazzo Reale che oggi conosciamo. Con l’avvento del Regno d’Italia cambia definitamente la funzione del Palazzo che inizia a diventare sede di eventi: l’ultima visita ufficiale sarà quella del presidente Wilson accolto da Vittorio Emanuele III.
Arte e meraviglie a Palazzo Reale
Fu nel 1951 che iniziò la vera storia espositiva dell’edificio, dando poi vita a una serie straordinaria di mostre che ancora oggi continuano e animano il principale polo culturale di Milano. La prima mostra fu di Caravaggio alla quale segui Van Gogh e Pablo Picasso che espose la sua Guernica.
Oggi i suoi 7mila metri quadrati ospitano ogni anno circa 1.500 opere provenienti da ogni parte del mondo, offrendo a tutti i cittadini e i turisti pittura contemporanea, moderna, design e moda. Negli ultimi anni nelle sue sale si sono alternati, tra gli altri, nomi come Kandinsky, Monet, Botero, Boccioni e Balla.
Ogni anno Palazzo Reale ospita delle grandi mostre, per restare sempre aggiornati e sapere quali sono assolutamente imperdibili qui trovate i nostri consigli.