Molti hanno di Milano l’immagine di una città grigia, caotica e che corre sempre. È vero, Milano è anche questo, ma non solo. Milano è fatta anche di angoli, cortili, palazzi, chiese, storia e cultura, dispersi per le vie del centro, dove a volte si trovano anche angoli di immenso silenzio.
È il caso di piazza Sant’Alessandro, situata proprio dietro a via Torino e piazza Missori. Qui è possibile ammirare la bellissima chiesa che dà il nome alla piazza ma anche particolari palazzi, tra cui Palazzo Pusterla Brivio.
Palazzo Pusterla Brivio: storia di un amore sfortunato
Il palazzo Pusterla Brivio fu proprietà per lunghissimo tempo della famiglia Pusterla, nota a Milano grazie alla grande quantità di terreni posseduti e per figure di spicco come Angiberto II, vescovo della città nel IX secolo. Tra le mura dell’edificio si nasconde però la storia di un amore tragico che potrebbe essere quasi accostato a quello di Romeo e Giulietta.
Nel XIV secolo Margherita Visconti si sposò giovane con Francesco Pusterla, erede di una potente famiglia milanese. Ma la bellezza di Margherita aveva attirato gli sguardi del cugino Luchino Visconti, che tentò più volte di insidiarla. Francesco, insieme ad altre famiglie aristocratiche, per difendere la sua amata tentò di contrastare il potere dei Visconti tramite una congiura che avrebbe istituito un governo collegiale.
Il Signore di Milano, scoperto l’intrigo, e adirato per i rifiuti di Margherita, fece imprigionare Francesco e la sua famiglia che venne decapitata per intero nel 1341.
Margherita invece, dopo aver perso la famiglia, tocco un destino peggiore. Dopo ulteriori dinieghi, Luchino Visconti la fece murare viva nel castello di Invorio.
La storia di Margherita e Francesco venne narrata qualche anno più tardi da Cesare Cantù che ne trasse un romanzo nel 1848.
Palazzo Pusterla Brivio: l’architettura e il cortile
Nonostante il suo triste passato Palazzo Pusterla Brivio è un bellissimo edificio che merita uno sguardo approfondito, dal cortile alle mura esterne. Venne costruito sulle mura romane e il bellissimo cortile porticato sul lato d’ingresso e sul lato opposto tradisce un’impronta seicentesca. Un balcone di pietra col parapetto in ferro battuto contorna inoltre il perimetro del cortile dal piano nobile.
Il Palazzo si affaccia anche sul vicolo cieco di Pusterla dove si trova un affresco di origine, presumibilmente, cinquecentesca, che raffigura una Madonna col Bambino.