Tra le innumerevoli opere di Giuseppe Piermarini ci sono anche palazzi di pregio, oggi divenuti semplici edifici privati oppure uffici, non sempre visitabili.
Uno di questi è Palazzo Belgiojoso, situato nell’omonima via al civico numero 2, proprio di fianco alla Casa del Manzoni.
Palazzo Belgiojoso uno degli edifici più belli di Milano
Giuseppe Piermarini era reduce del grandissimo successo del Teatro della Scala quando i principi di Belgiojoso d’Este lo richiesero per la costruzione di Palazzo Belgiojoso. L’architetto lo realizzò nel 1781, ispirandosi alla famosa Reggia di Caserta di Vanvitelli.
Il palazzo si presenta esternamente con una imponente facciata con quattro enormi colonne poste sopra il portone d’ingresso. L’edificio è realizzato con uno stile neoclassico, alternato al barocco, che al tempo andava estinguendosi, dei bassorilievi e delle semicolonne e del timpano. La struttura si sviluppa attorno al cortile d’onore, porticato sui lati paralleli, alla facciata e a due cortiletti laterali. Al lato opposto all’ingresso si apre un altro cortile interno che, fino ai primi anni dell’Ottocento, si estendeva fino via Bigli.
Le decorazioni interne invece sono state eseguite, sempre su progetto del Piermarini, da artisti neoclassici del valore di Giocondo Albertolli e Martino Knoller.
Il palazzo oggi non è visitabile se non in rare occasioni.
Palazzo Belgiojoso, luogo d’incontro degli intellettuali
Palazzo Belgiojoso fu luogo d’incontro di innumerevoli intellettuali amici del principe Alberico. Furono molte le serate che videro come tematica la poesia e l’arte; si dice infatti che in altri tempi era facile passare di qui e incrociare Giuseppe Parini o Ugo Foscolo uscire dall’immenso portone neoclassico.
Il palazzo fu inoltre dimora per un breve periodo di Napoleone Bonaparte, quando nel 1796 giunsero i francesi a Milano.