Mini appartamenti a canoni agevolati ai giovani e nuovi servizi di vicinato utili al quartiere. È questo il duplice importante obiettivo del progetto Ospitalità Solidale.
Un bando, aperto ieri, per selezionare, nelle prossime settimane, 24 giovani tra i 18 e i 30 anni cui assegnare altrettanti alloggi sottosoglia nei quartieri di edilizia popolare Ponti e Ca’ Granda-Monterotondo.
Gli alloggi si trovano in via Del Turchino 18/20/22 (13 appartamenti tra i 23 e i 24 metri quadri circa), via Demonte 8 (6 appartamenti di 23 metri quadri circa) e via Monte Rotondo 10 (5 appartamenti di 26 metri quadri circa). A questi si aggiungono 3 spazi comuni ad uso diverso che verranno fortemente valorizzati per attività di vicinato solidale nell’ottica della socializzazione e del miglioramento della qualità dell’abitare.
Il bando resterà aperto fino al 7 agosto, termine dopo il quale verrà stilata una graduatoria pubblica e trasparente. Potranno presentare domanda giovani tra i 18 e i 30 anni, con reddito non superiore ai 1.500 euro. Saranno quindi ammessi alla graduatoria studenti, ricercatori, studenti-lavoratori, lavoratori precari (contratti di stage, formazione, apprendistato, a tempo determinato, a progetto, ritenuta d’acconto occasionale) con la sola esclusione per i giovani assunti a tempo indeterminato.
La selezione dei giovani verrà fatta da un’apposita commissione (costituita da membri delle 3 organizzazioni) a seguito di colloqui personali con i candidati che partiranno dal mese di settembre.
I giovani assegnatari pagheranno una retta di 300 euro al mese e potranno usufruire di un percorso di orientamento all’autonomia abitativa e lavorativa.
In cambio si chiederà loro di dedicare almeno 10 ore al mese come volontari alle attività e agli interventi sociali che verranno realizzati nel quartiere sotto il coordinamento delle associazioni.
Le attività proposte partiranno dai bisogni della popolazione, interesseranno bambini, adulti e anziani e potranno essere sia individuali che di gruppo: dal contrasto alla solitudine degli anziani soli, al supporto scolastico per i bambini, passando per l’uso condiviso degli spazi comuni. Interventi che saranno aperti alle proposte, ai gruppi ed alle attività già esistenti nei quartieri.