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Unāora in piĆ¹, sicuramente per dormire ma non solo: magari stare con gli amici, leggere, pulire casa, fare sport e perchĆ© no, riscoprire Milano.
Lo potete fare domenica 29 ottobre quando scatterĆ lāora solare. Anzi, a essere esatti, nella notte tra sabato 28 e domenica 29 quando dovrete spostare lāorologio di unāora indietro.
Ecco 10 cose da fare, da soli o in compagnia. ChĆ©, in fondo, le gioie e le scoperte sono piĆ¹ belle quando condivise.
Riscoprire la Stazione Centrale
Il primo suggerimento vi sembrerĆ strano. Penserete āse non devo partire, che ci vado a fare?ā. Molto, vi diciamo noi. PerchĆ© laĀ Stazione, oltre a essere un centro per lo shopping, ĆØ soprattutto una vera e propria āCattedrale del movimentoā e lo ĆØ dal 1931, anno in cui fu definitivamente inaugurata dopo molte rivisitazioni del progetto, tanti bandi e una guerra in mezzo.
PerchĆ© ve la consigliamo? PerchĆ© allāesterno ĆØ molto ricca di statue, ognuna con una sua simbologia: dalle aquile che rappresentano la conquista di Trento e Trieste, ai cavalli alati dei bassorilievi raffiguranti lavoro, agricoltura, scienza e commercio fino ai quattro mascheroni di Mercurio, simboli del progresso delle ferrovie.
Potrete poi vedere luoghi come il Padiglione Reale e la Sala delle Armi, concepito in origine per accogliere i Savoia, e che oggi ĆØ visitabile e affittabile per eventi, e ilĀ Binario 21, purtroppo noto per essere il luogo di partenza di centinaia di deportati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Bramante alla chiesaĀ di Santa Maria presso San SatiroĀ
Dalla stazione potete arrivare facilmente in Duomo: vi basta prendere la metro gialla. Qui cāĆØ una chicca che molti in cittĆ non conoscono.
SarĆ perchĆ© bisogna arrivare entro le 17.30, sarĆ perchĆ© ĆØ un poā nascosta rispetto a via Torino, ma se vi trovate da queste parti andate alla Chiesa di Santa MariaĀ presso San Satiro. PerchĆ© vederla?
PerchĆ© la basilica, che ĆØ composta da tre navate, ha una caratteristica che ha a che fare con il Bramante. Basta guardare verso lāaltare non appena entrate e poi avvicinarvi pian piano: vi accorgerete che quello che sembra un finto presbiterio ĆØ in realtĆ uno splendido effetto ottico, con unāapparente volta a botte cassonata sopra lāaltare maggiore. Ā Sul retro della chiesa, invece, cāĆØ un campanile in stile romano risalente al X secolo, tra i piĆ¹ antichi di Milano.
Impaurirsi allaĀ Chiesa di San Bernardino alle Ossa
Sempre di una chiesa si tratta, ma molto molto particolare. Siamo in piazza Santo Stefano, vicino al Duomo, la chiesa ĆØ quella di San Bernardino alle Ossa, e qui si puĆ² vedere un complesso che risale alla prima metĆ del XII secolo.
PerchĆ© si chiama cosƬ? PerchĆ© le sue origini sono legate allāOspedale del Brolo dove venivano curati i lebbrosi e anche sepolti. Non essendoci piĆ¹ spazio per loro, si pensĆ² di creare un ossario e una piccola chiesa accanto che nel corso degli anni, grazie allāarchitetto Carlo Buzzi, vide una decorazione con teschi e tibie.
La visita qui ĆØ doppia: allāossario che si trova sulla destra e alla chiesa che ha pianta ottagonale e nel centro una grata che porta alla Cripta dei Disciplini. Andateci questa domenica, ma non il giorno di Ognissanti: la leggenda vuole che tra le ossa ci siano quelle di una bambina che ogni primo novembre prende vita e fa irruzione nella cappella insieme agli altri scheletri.
Visitare iĀ tanti museiĀ del Castello Sforzesco
In molti lo conoscono da fuori, ma in pochi ne hanno approfittato per vederlo tutto e avere unāora in piĆ¹Ā puĆ² servirvi ad amarlo ancora di piĆ¹. Parliamo del Castello Sforzesco, uno dei simboli di Milano.
Oltre a essere ricco di storia ā anche se il nome Sforzesco risale al ā900 ā ha dalla sua che ĆØ pieno di musei e il costo per entrarci ĆØ di 5 euro (a meno che non entriate dopo leĀ 16.30 e allora ĆØ gratis).
Qualche nome? CāĆØ il museo di arte antica, quello della PietĆ Rondanini, ma anche il Museo dei mobili e delle sculture lignee, oltre che lāarcheologico e quello degli strumenti musicali. In unāora forse non li vedrete tutti, ma potete pur sempre tornarci.
Leggere un libro o chiacchierare ai Giardini Montanelli
VabbĆ©, direte voi āHo unāora in piĆ¹ e voglio rilassarmi facendo poco o nullaā. O magari restando un poā allāaria aperta. Allora, vi consigliamo di prendere un libro o semplicemente andare con un amico/a o fidanzato/a ai Giardini Montanelli. Se non lo fate da tempo, approfittate di queste belle giornate di ottobre.
I Giardini per altro sono proprio nati come parco milanese ā il primo ā dedicato allo svago di tutti, un grande spazio in origine dietro le mura spagnole. Risale perĆ² a fine ā700 lāidea di Ferdinando dāAsburgo dāEste di ingrandirli unendo nello spazio anche due monasteri.
Oltre a essere un posto ideale dove passeggiare a camminare, sono sede sia del Museo di storia naturale che del Planetario. Casomai vi venisse voglia di fare qualcosa di āmeno rilassanteā, vi basta solo abbandonare la panchina…
Ammirare la Fontana Quattro Stagioni a Citylife
Se amate le fontane, lo sapete, Milano ne ĆØ piena, ma in questo caso vi consigliamo la Fontana Quattro Stagioni, realizzata da Renzo Gorla nel 1927. Lunga 50 metri e larga fino a 18, ovviamente al centro, ha 4 statue che raffigurano le 4 stagioni e che sono state ricostruite nel 1943 perchĆ© distrutte durante la seconda guerra mondiale.
Se non la vedete subito, non vi preoccupate: ĆØ un poā nascosta dal parco davanti. Cercate bene perchĆ© sarete poi ripagati dallo spettacolo dei giochi dāacqua.
āPerdersi in biciā con Ofo e Mobike
Le avete viste in giro: sono grigio/arancioĀ e gialle. Parliamo delle nuove bici in condivisione e in free floating che sono la novitĆ di Milano di fine estate, ossiaĀ Ofo e Mobike. Se la giornata lo consente, prendete la prima che trovate e provatela.
Magari non scegliete neanche dove andare: pensate solo a farvi guidare dalla strada e della sensazioni che vi dĆ man mano che pedalate. Tanto, poi, potrete lasciarla dove volete. Vale se lo stesso se avete una bici vostra, ma volete mettere quella bella sensazione di lasciare la bici, girare a piedi e non doversi ricordare dove lāavete lasciata?
Provare il DialogoĀ nel Buio all’Istituto per i Ciechi
āNon occorre guardare per vedere lontanoā, ĆØ la bella frase nonchĆ© il claim dei DialoghiĀ nel Buio, lāiniziativa promossa dallāIstituto per i Ciechi di via Vivaio. Si tratta di un percorso a occhi chiusi per trasformare una passeggiate o il sorseggiare una tazzina di caffĆØ in modo diverso.
Non una replica dellāesperienza della cecitĆ , ma una mostra percorso in cui si usano tutti gli altri sensi fuorchĆ© la vista. In assenza della luce, ma magari in presenza di altro. Il percorso dura unāora e 15 minuti, ma siamo sicuri ne valga la pena.
Scoprire la storia del calcio… in un museo
Non tutte le cittĆ hanno un museo del calcio, ma Milano fa eccezione. Questo ĆØ il vostro postoĀ se amate il pallone sia da giocatori che da tifosi: troverete 150 cimeli che raccontano i giocatori e i campi piĆ¹ importanti del mondo.
Il Museo Internazionale del calcio ā questo il nome vero – si trova in pieno centro ed espone tra le altre cose 84 paia di scarpe che hanno calciato i palloni di tutto il mondo. E se siete donne? Non vi preoccupate: una sezione ā sempre in crescita ā ĆØ riservata anche alle protagoniste femminili.
Infine, da ammirare e anche la riproduzione dellaĀ coppa della Champions League, la piĆ¹ amata e ambita dai tifosi, che introdurrĆ la sezione dedicataĀ alla Champions League per Club e il Campionato del Mondo per Nazionali.
Relax nei caffĆØ letterari
Tutto questo girare vi ha fatto stancare? Allora fermatevi in uno dei tanti caffĆØ letterariĀ di Milano. In questo pezzo ne trovate tanti, ma vi consigliamo in particolare il Joy Bar, poco distante dalla metro Lambrate.
PerchĆ©? PerchĆ© si trova allāinterno degli spazi della biblioteca comunale Valvassori Peroni, potete bere e mangiare qualcosa allāaperto e sentirvi lontano da traffico e caos. Inoltre, cāĆØ spazio sia per parcheggiare (in strada) che rastrelliere per le bici. E cosa tuttāaltro che trascurabile, potete stare seduti ai tavolini, magari leggendo un libro, quanto volete. Anche piĆ¹ di un’ora…