Farà il suo esordio giovedì 8 maggio al Teatro Filodrammatici lo spettacolo Nuvole barocche, una storia di disagio sociale in un’epoca (fine degli anni settanta e inizio anni ottanta) dominata da un profondo senso di smarrimento e inquietudine, destinate a manifestarsi anche nei modi più drammatici.
1979: l’estate dei grandi sequestri e del rapimento di Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi. Nello stesso periodo tre ragazzi, in passato amici e da diverso tempo lontani tra loro, si ritrovano in uno scantinato per rapire un bambino. Essi hanno, per tre motivi diversi, un disperato bisogno di denaro. La disillusione, il rapporto con la loro infanzia, l’amicizia ormai tramutata in qualcos’altro e la perdita della loro innocenza, sono i temi che dominano i dialoghi. La periferia: luogo border-line, luogo di confine tra il lecito ed illecito, tra l’illusione e la disillusione, tra sogno e realtà.
Vorrebbero tornare indietro alla loro giovinezza per recuperare uno sguardo ormai perso, ma tutto è svanito per sempre, tutto ormai ruota intorno all’inganno e alla speranza di un riscatto sociale. L’anarchia (Nico), l’alcolismo (Beppe) e l’emarginazione (Pier) come punti di contatto tra i tre protagonisti ed il cantautore genovese. La vicenda come simbolo della crisi sociale all’interno del proletariato e come culmine dei tormentati anni ‘70 con un occhio di speranza ai vicini ’80.
Nuvole barocche è anche il titolo del secondo album di Fabrizio De Andrè.
La regia di Nuvole barocche è curata da Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e Luca Stano che saranno sul palcoscenico anche in qualità di interpreti, affiancati da Fabrizia Boffelli.
Co-produzione tra Carrozzeria Orfeo e l’Associazione Questa Nave, Nuvole barocche sarà in replica al Teatro Filodrammatici fino a domenica 18 maggio.