Una lunga tradizione che affonda le sue radici in un passato lontano, la festa dei falò di Sant’Antonio torna ad “illuminare” la cittĂ di Milano. “Lilì, lilò, damm j legn de fĂ el falò” si diceva un tempo, e ancora oggi, dal 16 al 19 gennaio 2014, si potrĂ ammirare la bellezza suggestiva dei grandi fuochi accesi nelle campagne milanesi.
La manifestazione inizierĂ domani, giovedì 16 gennaio, al Parco del Ticinello (Cascina Campazzo), per proseguire il giorno successivo nei borghi di Figino e Muggiano (Cascina Molino del Paradiso) ed al Parco delle Cave (Cava Aurora). Sabato 18 gennaio sarĂ invece il turno del Parco Lambro (Cascina Biblioteca), del Parco delle Cave (Cascina Linterno) e a BoscoincittĂ Â (Cascina San Romano). L’evento si conclude domenica 19 gennaio nel borgo di Quinto Romano (Cascina del Bosco).
I falò saranno spesso preceduti dalla benedizione degli animali e animati da accompagnamenti musicali. Ovunque punti di ristoro con vin brulé, the caldo, cioccolata, latte e dolci. Qui il calendario e gli orari delle accensioni dei falò.
«Ogni anno che passa – prosegue Gianni Bianchi, presidente di Amici Cascina Linterno – aumenta il numero di partecipanti, grandi e piccini, che assistono ad uno spettacolo unico, con lingue di fuoco che raggiungono decine di metri di altezza, ed esprimono un gesto di vicinanza a chi lavora la terra anche nella nostra città ».
Anche se molti non lo sanno, Milano è il secondo Comune agricolo d’Italia,  con 3 mila ettari di territorio coltivati e 110 aziende presenti sul suo territorio. Per far conoscere anche ai non addetti ai lavori la realtà agricola milanese, da qualche anno ha ripreso vigore la tradizione dei falò, grazie all’iniziativa sia di aziende agricole sia di associazioni culturali.
Collegata alla festa liturgica di Sant’Antonio Abate, patrono di macellai e salumai, contadini e allevatori, e protettore degli animali domestici, il 17 gennaio le campagne milanesi venivano illuminate da migliaia di falò: le fiamme, con funzione purificatrice e propiziatoria per il nuovo raccolto, avevano anche un ruolo simbolico. Servivano, infatti, a bruciare le sofferenze e i dolori dell’anno precedente.
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