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La Martesana e il suo naviglio: recensione e incontro

Gioia Reffo 10 anni fa
villa lecchi crescenzago

Un viaggio nel tempo alla scoperta delle storie e delle leggende che hanno reso unico il territorio racchiuso tra l’Adda e Milano. La Martesana e il suo naviglio (Meravigli edizioni) di Giancarlo Mele, giornalista e autore di testi teatrali, sarà presentato mercoledì 28 gennaio alle ore 18.30 presso la biblioteca Crescenzago di via don Orione 19, sopra la metro verde Cimiano.

Il giorno seguente, giovedì 29 gennaio, appuntamento con l’autore all’Urban Center della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano (ore 18) per ripercorrere insieme i 35 chilometri che separano il castello di Trezzo sull’Adda dalla Conca dell’incoronata di via San Marco a Milano.

Il racconto di Mele parte dagli Etruschi per arrivare fino ai giorni nostri, seguendo prima le tracce delle invasioni celtiche e longobarde, poi gli intrighi politici di Bernabò Visconti a Trezzo e il passaggio di Leonardo da Vinci a Cassano D’Adda.

Tra le leggende c’è invece posto per il racconto di come le falangi dei Re Magi vennero donate da sant’Ambrogio alla sorella Marcellina e siano ancora oggi nella chiesa di Brugherio o di come nacque il formaggio Gorgonzola. Senza dimenticare la fuga da Milano di Renzo e le avventure amorose di Casanova a Cassina de’ Pomm.

A dare uniformità a un territorio da sempre considerato terra di confine fu la costruzione del Naviglio Martesana, avvenuta nel XV secolo per volere degli Sforza: un canale navigabile utilizzato per il trasporto delle merci, le cui sponde però finirono per trasformarsi in un luogo di villeggiatura per i nobili austriaci e per la borghesia milanese.

A cura di www.navigli24.it