Aumenta ancora l’offerta museale di Milano, come se la città non fosse già fulcro di una serie di proposte culturali di altissimo livello che tutto il mondo le invidia.
L’8 aprile è stato infatti inaugurato il Museo del Design Italiano di Triennale Milano, per la Direzione Artistica di Joseph Grima. Reso possibile grazie al sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il museo ospita una selezione dei pezzi più iconici e rappresentativi del design italiano, parte dei 1.600 oggetti della Collezione di Triennale
Frutto della sinergia nata tra Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, e i Consigli di Amministrazione delle Fondazioni di Triennale, il Museo è il frutto degli stimoli di un comitato scientifico che riunisce alcune delle
figure di rilievo del mondo del design e dell’architettura italiani: Paola Antonelli, Mario Bellini, Andrea Branzi, Antonio Citterio, Michele De Lucchi, Piero Lissoni, Claudio Luti, Fabio Novembre, Patricia Urquiola. Prevista a brave la nomina di uno specifico comitato, appannaggio di Triennale, che si dedicherà alle acquisizioni che nei prossimi anni andranno ad arricchire la collezione permanente.
Stefano Boeri ha infatti parlato di una “prima fase di un progetto più ampio e a lungo termine, sostenuto dal Mibac e
dagli altri soci di Triennale e concordato con ADI e Assolombarda, con cui Triennale sta costituendo un’associazione. L’obiettivo è sia l’arricchimento della nostra collezione attraverso politiche d’acquisizione mirate e nuove collaborazioni con archivi, aziende, scuole, università, musei, sia l’ampliamento in Triennale degli spazi destinati al Design, allo scopo di fare della nostra istituzione il più importante centro internazionale dedicato al Design italiano”.
È già prevista a questo riguarda un’espansione per includere nuovi spazi espositivi in grado di accogliere la collezione nella sua totalità e le aree destinate ai servizi per il pubblico, oltre a una riorganizzazione degli Archivi, per un totale di 6.000 mq. La prima fase del Museo, dunque, prevede l’occupazione dello spazio della curva al piano terra del Palazzo dell’Arte, su una superficie di circa 1.300 mq. In esposizione circa 200 oggetti che raccontano la storia di 30 anni di sperimentazione radicale in cui nuovi materiali, nuove tecniche e nuovi codici estetici hanno rivoluzionato l’ordine prestabilito nella sfera domestica e nella società.
L’ordine prescelto è quello cronologico, dal 1946 al 1981: la selezione presenta infatti uno dei periodi di più grande influenza del design e dei designer italiani nel mondo, ovvero quello intercorso tra gli anni dell’immediato dopoguerra e del miracolo economico successivo fino ai primi anni Ottanta. A quei tempi l’arrivo sulla scena di nuove esuberanti correnti come Memphis diede avvio – in Italia e nel mondo – a una nuova era nella produzione del design.
A supporto del progetto anche l’esposizione di materiali in gran parte inediti provenienti dagli Archivi della Triennale: fotografie, campagne pubblicitarie, packaging originali. In determinati casi, inoltre, gli oggetti sono messi in dialogo con i corrispondenti modelli in legno realizzati da Giovanni Sacchi per mostrare così l’evoluzione del progetto dalla fase di studio e sviluppo fino alla sua realizzazione e messa in produzione.
Per offrire al visitatore ulteriori approfondimenti sul contesto in cui le opere sono state create, una timeline corre sulle pareti della curva presentando eventi storici, politici, sociali e di costume italiani e internazionali.
Museo del Design di Milano: orari, biglietti e informazioni utili
Viale Alemagna 6
Apertura al pubblico dal 9 aprile 2019
Orari: da martedì a domenica dalle 10.30 alle 20.30
Biglietto: Museo del Design Italiano + Triennale di Milano Broken Nature: 18 euro (intero) / 14 euro (ridotto)
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