Il Mudec – Museo delle Culture ha aperto i battenti 10 anni fa, negli spazi ristrutturati dell’ex Ansaldo, reinventati da David Chipperfield. La creazione del museo ha dato il via al rilancio dell’ex quartiere operaio di Tortona, diventato negli anni un vero centro della cultura e della moda, oltre che uno dei più importanti hub del Fuorisalone.
Per celebrare questa ricorrenza il Mudec propone un ricco palinsesto di eventi dedicati al viaggio. Da marzo a settembre si alterneranno conferenze, laboratori, proiezioni e due grandi mostre gratuite, aperte entrambe a partire dal 20 marzo: TRAVELOGUE. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore e Dal muralismo alla street art. MUDEC Invasion.
TRAVELOGUE. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore

La mostra, aperta dal 20 marzo al 21 settembre, è un omaggio alle storie, ai viaggi e alle contaminazioni dalle culture del mondo che hanno creato la ricchezza della collezione del Mudec. Durante il percorso della mostra, realizzato con un approccio moderno e innovativo, si analizzano le motivazioni del viaggio, spinto da motivi di studio, ricerca, avventura, arricchimento e appropriazione delle risorse.
Le opere conservate al Mudec si uniscono a reperti in prestito da importanti collezioni italiane e internazionali, per completare un percorso espositivo che si interroga sui cambiamenti sociali e culturali legati al viaggio e all’esplorazione, ripercorrendo anche il cammino delle migrazioni e delle diaspore, sottolineando il loro ruolo nello scambio di tradizioni e culture.
Il racconto del viaggio sarà un filo conduttore che guida l’intera mostra: dai romanzi ai resoconti dei primi esploratori ai mercanti che si inoltravano in terre sconosciute fino ai moderni reportage e alla visione di culture diverse con gli occhi dello straniero.
Dal muralismo alla street art. MUDEC Invasion
La seconda mostra in programma al Mudec apre dal 20 marzo al 29 giugno e si tratta di un progetto molto ambizioso. portare il muralismo all’interno di un’istituzione pubblica. La mostra, curata da Alice Cosmai con la collaborazione scientifica di Silvia Bignami, esplora la street art e il ruolo che essa avuto nel contaminare l’arte contemporanea.
Dieci muralisti internazionali sono chiamati a realizzare altrettante opere site-specific all’interno degli spazi del museo, in una mostra che travalica il concetto stesso di esposizione nel senso classico del termine. Gli artisti saranno al lavoro durante l’apertura al pubblico, lasciando i visitatori interagire con le opere. In questo modo arte, artista e fruitore possono influenzarsi gli uni con gli altri in un reciproco scambio.