Mettete un furente Leonardo Da Vinci davanti alla sua imbronciata Gioconda, una regina Maria Antonietta nel bel mezzo della Rivoluzione francese intenta a trangugiare avidamente dolci di ogni sorta, un Tutankhamon viziato, un Cavallo di Troia sui generis che schizza senza meta fra le vie dell’antica città, questi sono gli incredibili ingredienti del film d’animazione in 3D Mr. Peabody e Sherman.
La pellicola, i cui protagonisti sono tratti della serie The Rocky e Bullwinkle primi anni ‘60, è in uscita nelle sale il 13 marzo, ed è firmata da Rob Minkoff che dal Re Leone ora si cimenta su una particolare “famiglia” formata dal piccolo Sherman un bambino vivace e dal suo papà Mr Peabody ovvero un cane di razza dotato di una eccezionale genialità.
A differenza del classico rapporto padrone / cane come ad esempio ne La Carica dei 101, qui un umano viene adottato dal suo amico a quattro zampe. Mr Peabody è un cane intelligente, acutissimo con grandi occhiali e un farfallino rosso, la sua vita da cucciolo consisteva nelle letture di Platone, nella scienza e nella matematica, nobile passatempo: ma un cane erudito a chi può interessare? Così Mr Peabody rimane nel suo canile, crescendo però arriva il riscatto e con esso pure un Nobel e tanti riconoscimenti scientifici.
Pago della sua forte personalità il genio a quattro zampe adotta e istruisce il suo piccolo “figlio” Sherman con frequenti viaggi nel tempo, già perché per imparare bene la Storia, bisogna viverla! Mr Peabody ha costruito una straordinaria macchina del tempo con la quale programma insieme al suo “piccolo” le incursioni non “dove” , ma “quando” .
Mr. Peabody e Sherman è un film molto intelligente e piacevole, di fatto giocato sull’aspetto emotivo, ossia il rapporto fra un padre dotato di una grande personalità e conoscenza, ma troppo concentrato sulle nozioni da tramandare, anziché sulla vita reale e un figlio che si sente inadeguato al suo genitore. Sherman desidera, proprio attraverso la sua incoscienza e l’incredibile viaggio con la sua compagna di scuola, imporsi e dimostrare all’adulto che finalmente è in grado di affrontare i pericoli, nonostante di fatto sia lui stesso a provocarli. Ma anche Mr Peabody deve combattere con il suo principale “pericolo” ovvero il sospetto, per le istituzioni, che un cane non possa far crescere un bambino in modo sano ed equilibrato.
Così fra piramidi assolate, ghigliottine affilate, mura antiche e macchine progettate da uno stralunato Leonardo e personalmente testate da Sherman, il rapporto fra un padre e un figlio vedrà il consolidamento. In un epilogo apocalittico alla Ghostbusters, in cui il passato con situazioni grottesche e personaggi macchietta da Washinghton a Lincoln, invade il presente con risvolti davvero originali, Mr Peabody sarà in grado di dimostrare la sua adeguatezza al ruolo di genitore.
Rob Minkoff ha voluto confezionare un film per tutte le età, che oltre al divertimento offre una sana riflessione sulla relazione fra un padre e un figlio, così come un cane e un bambino.
Voto per noi: 8