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Ottobre è appena iniziato e porta con sé tante novità per quanto riguarda le mostre, oltre a darvi modo di vederne tante in corso, sia a Milano che fuori. Se non sapete quale scegliere, ecco che come ogni mercoledì, il nostro #spiegonemostre ne seleziona 5 che non potete perdervi e vi dice anche il perché. Pronti a scegliere quella che fa al caso vostro?
Mostre alla Permanente
Si intitola Kuniyoshi il visionario del mondo fluttante, la nuova mostra alla Permanente di Milano che, dopo Love, promette di avere tanti visitatori, tra chi è amante del Giappone, ma anche tra chi a questo mondo sta avvicinandosi pian piano.
Un’esposizione che vi consigliamo di vedere per tanti motivi: in primis perché è la prima volta che l’Italia rende omaggio al maestro giapponese vissuto a cavallo tra il ‘700 e l’800. In secondo luogo perché avrete modo di ammirare l’ukyioe, di cui Kuniyoshi è maestro indiscusso, un genere di stampa artistica giapponese su carta, impressa su matrici di legno. E poi anche per il fatto che l’artista nipponico tanta influenza ha avuto sulla cultura dei manga, degli anime (film di animazione giappone e non, molto amati anche in Italia), dei tatuaggi e della cultura pop contemporanea.
Alla Permanente di via Turati 34, vi immergerete dunque in un mondo fatto di paesaggi visionari, belle donne, ma anche attori kabuki (rappresentazione teatrale nata all’inizio del XVII secolo che punta sull’emotività e la comunicazione non verbale), gatti, carpe e animali mitici, eroi leggendari, samurai e briganti per un totale di 165 silografie policrome, provenienti dal Giappone. Il tutto in un percorso fatto di 5 sezioni: Beltà, Paesaggi, Eroi e guerrieri, Animali e Parodie, Gatti.
La mostra, prodotta da MondoMostre Skira e curata da Rossella Menegazzo, sarà aperta fino al 28 gennaio 2018.
Kuniyoshi il visionario del mondo fluttante
4 ottobre 2017 – 28 gennaio 2018
Museo della Permanente
Per ulteriori informazioni:www.kuniyoshimilano.it
Mostre al Museo Archeologico
L’Egitto è protagonista a Milano e oltre al Mudec dove c’è la bella esposizione dedicata ad Amenofi II, se amate il mondo dei papiri e delle piramidi, dovete fare un salto al Museo Archeologico di corso Magenta 15. È qui che potrete vedere la mostra Milano in Egitto. Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum che espone reperti e opere provenienti da Tebtynis e Medînet Mâdi, due importanti località su cui fece le sue ricerche Vogliano, importante papirologo del primo ‘900.
In che modo queste due località ci permettono di saperne di più sulla cultura egizia? Perché a Tetbynis sono stati rinvenuti oggetti di vita quotidiana e papiri mentre a Medînet Mâdi, Vogliano scoprì un importantissimo tempio di Medio Regno (XIX secolo a. C) dedicato alla dea-crobra Renenutet e al dio-coccodrillo Sobek. Inoltre, potrete vedere statue, stele e alcuni elementi architettonici che vi daranno un’immagine vivida di come era la vita in un villaggio egizio in epoca greco-romana e come la cultura dei Faraoni si è evoluta nel tempo.
Milano in Egitto. Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum
17 maggio – 15 dicembre 2017
Civico Museo Archeologico
Per ulteriori informazioni: www.museoarcheologicomilano.it
Mostre alla Triennale
Si intitola Il Bel Paese. 1 progetto per 22.621 centri storici la mostra in corso alla Triennale fino al 26 novembre e dedicata a Leonardo Benevolo, architetto, storico dell’architettura e urbanista, di cui l’esposizione presenta disegni originali, oltre a video, elaborazioni grafiche e fotografie. Obiettivo è raccontare gli oltre 22mila centri storici dell’Italia che costituiscono una moltitudine di singolarità, analizzate, normate, tutelate, mantenute, restaurate o abbandonate nel tempo.
È attraverso i disegni di Benevolo che viene illustrata, sotto forma di racconto, l’idea originale di città, elaborata a partire dalla fine degli anni Cinquanta e perfezionata negli anni Settanta, Ottanta e che è stata anche un modello che si è diffuso in Europa e nel mondo. Il progetto della città storica è infatti il più rilevante e originale contributo che l’Italia ha dato alla ricerca internazionale nel campo dell’architettura e dell’urbanistica del XX secolo.
La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 20.30, costo del biglietto 7 euro l’intero, il ridotto tra i 6 e i 5 euro.
Il Bel Paese. 1 progetto per 22.621 centri storici
27 settembre – 26 novembre 2017
Palazzo della Triennale
Per ulteriori informazioni: www.triennale.org
Mostre alla Fabbrica del Vapore
Dall’Italia dei nostri giorni a quella che era durante la Grande Guerra con una mostra fotografica adatta sia a chi ama le immagini, ma anche a chi è appassionato di storia. Fino al 5 novembre, alla Fabbrica del Vapore, potete visitare La Guerra Bianca, esposizione ideata e prodotta da National Geographic Italia con oltre 70 immagini, di grande formato, realizzate dal fotografo Stefano Torrione.
Le immagini di Torrione raccontano la Prima Guerra Mondiale che fu anche e drammaticamente una guerra di montagna e lo fanno puntando l’obiettivo su scheletri di baracche, trincee, gallerie scavate nella roccia, passerelle affacciate sul vuoto, reticolati, scaglie di pietra e di legno, cannoni, fucili, persino scarponi che riaffiorano con il ritiro dei ghiacciai. E poi ci sono anche oggetti dei combattenti, foto d’epoca come quelle delle fidanzate e tanto altro.
Il reportage che è nato dal viaggio di Torrione è stato pubblicato da National Geographic Italia nel marzo 2014 ed è stato anche il primo a essere tradotto e ripreso dal sito internazionale di National Geographic.
La Guerra Bianca 1915-18: Vivere e morire sul fronte dei ghiacciai
14 luglio – 5 novembre 2017
Fabbrica del Vapore
Per ulteriori informazioni: www.fabbricadelvapore.org
Mostre ad Arcore
Prende il via sabato 7 ottobre una mostra che sicuramente appassionerà chi ha amato Hokusai mentre “era” a Palazzo Reale a Milano. In questo caso siamo ad Arcore e oltre a essere diversa la location, ossia le Scuderie di Villa Borromeo, anche la lettura dell’opera del maestro giapponese è inedita.
L’esposizione, dal titolo Hokusai. 1000 vedute del Fuji. Centro modi per parlare di Dio senza mai nominarlo, propone una nuova e diversa interpretazione spirituale dell’artista giapponese, facendo vedere come il monte Fuji fosse assunto da Hokusai anche come elemento spirituale oltre che naturalistico. Per capire meglio questo aspetto della sua produzione, sono presenti anche alcune copie del testo esegetico, da consultare gratuitamente come del resto è visibile anche la mostra.
Inoltre, domenica 8 alle 17, potrete approfondire i temi trattati con l’incontro, sempre a ingresso libero, dal titolo “Arte, natura, religione nella sensibilità giapponese” con Giuseppe Jiso Forzani.
Hokusai. 100 vedute del Fuji. Cento modi per parlare di Dio senza nominarlo
7 – 22 ottobre 2017
Scuderie di Villa Borromeo
Ingresso libero