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È la settimana in cui protagonista assoluto è sicuramente Caravaggio che a Milano è presente in due mostre, alla Pinacoteca di Brera e alla Pinacoteca Ambrosiana.
Ma la città, in questo autunno ricco di tante offerte culturali, viene incontro alle passioni di tutti: a chi ama le opere insolite, magari fatte con i mattoncini Lego, a chi ha la passione per il passato e vuole sapere come era Milano tanti anni fa e per chi non disdegna la tecnologia e le sue evoluzioni che sconfinano nella “biorobotica”. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e per aiutarvi a capire quali mostre incontrano i vostri, ecco le 5 selezionate da #lospiegonemostre.
Mostre alla Pinacoteca Ambrosiana
Via la Canestra di Frutta che va a Roma, con esattezza alla Galleria Borghese, ed ecco che alla Pinacoteca arriva una delle opere più belle di Caravaggio: il San Girolamo Scrivente. Realistica, ma allo stesso intima, questa raffigurazione di uno degli artisti più controversi del ‘500 siamo certi che vi lascerà senza parole. Situata nella sala federiciana, catturerà da subito il vostro sguardo e vi porterà nel mondo di quello studio certosino e di quella passione atavica che caratterizza chi sta traducendo da una lingua all’altra, come fa San Girolamo.
La mostra è anche l’occasione per vedere come il santo patrono dei traduttori è stato rappresentato nell’iconografia tradizionale: da un lato come l’uomo che è stato nel deserto della Calcide, smagrito, emaciato e smunto e dall’altro come l’appassionato e studioso. Oltre a Caravaggio infatti presenti numerose raffigurazioni ad opera di Guercino, Donato Preti e Giulio Romano, solo per citarne alcuni.
San Girolamo Scrivente – Caravaggio
9 novembre 2016 – 19 febbraio 2017
Pinacoteca Ambrosiana
Per ulteriori informazioni: www.leonardo-ambrosiana.it
Mostre alla Pinacoteca di Brera
Sempre Caravaggio, ma non solo: anche opere che sono di dubbia attribuzione nei confronti del maestro ma che alla Pinacoteca di Brera diventano le protagoniste del terzo dialogo, quello “Attorno a Caravaggio”. Dopo Raffaello e Perugino e Mantegna e Carracci, la Pinacoteca mette a confronto 6 quadri: parte dalla Cena di Emmaus di Caravaggio che cambia posizione e arriva nella sala 28 e la “mette a dialogare” con la controversa (attribuita a Caravaggio, ma con riserva) Giuditta che decapita Oloforne posta accanto all’opera omonima di Louis Finson con la Maddalena in estasi sempre di Finson e quella del 1610 che è ritenuta una delle tante derivazioni dell’originale di Caravaggio che in realtà non fu mai trovata. Infine, con queste cinque opere dialogano anche il Sansone e Dalila di Finson.
Una mostra che vuole essere soprattutto un’occasione di scambio e ricerca su Caravaggio, artista che vuoi per la sua vita burrascosa, vuoi per il fatto che la sua arte fosse tutt’altro che lineare continua a porre, a distanza di più di 400 anni, questioni cruciali che appassionano anche il pubblico.
Giovedì 10 novembre, giorno dell’inaugurazione, la mostra sarà visibile gratuitamente così come ogni prima domenica del mese.
Terzo Dialogo Attorno a Caravaggio
Pinacoteca di Brera
10 novembre 2016 – 5 febbraio 2017
Per ulteriori informazioni: pinacotecabrera.org
Mostre a Palazzo Morando
Avete mai pensato a come fosse Milano dopo i bombardamenti e a come pian piano riuscì a ricostruirsi? A testimoniare questo periodo delicato per la città c’è una mostra dal titolo Milano, storia di una rinascita che, attraverso 160 immagini, racconta il capoluogo meneghino dal 1943 al 1953, anni in cui il volto della città è davvero cambiato.
Foto d’epoca, documenti, reperti bellici, oggetti di design, cimeli: tutto serve a raccontare quel decennio fatto di sofferenza, lotta e inclusione. Una mostra in cui si alternano sentimenti di dispiacere e nostalgia per le opere che, distrutte dalla guerra, vennero cancellate per sempre, come il Palazzo Trivulzio, il Palazzo Visconti e quelle che videro la nascita proprio in questi anni come il quartiere QT8. Un salto nel passato che permette di capire meglio la Milano del presente.
Milano, storia di una rinascita. 1943-1953 dai bombardamenti alla ricostruzione
10 novembre 2016 – al 12 febbraio 2017
Palazzo Morando
Per ulteriori informazioni: www.costumemodaimmagine.mi.it
Mostre alla Fabbrica del Vapore
È una delle mostre più visitate di questo autunno e non è difficile capire il perché: permette di passare un pomeriggio diverso e di mescolare l’amore per l’arte con quella sana passione delle “costruzioni” con tutti da bambini ci siamo cimentati. The art of the Brick inizia così: con un video in cui il suo ideatore Nathan Sawaya racconta come progetta le sue opere, come disegni ogni qual volta trovi ispirazione e come questa mostra fatta con i Lego gli abbia cambiato la vita.
Da avvocato qual era è ritornato al suo sogno di bambino e a far sognare tutti coloro che vengono a vedere questa singolare esposizione: bimbi, mamme e papà, ma anche chi una famiglia non ce l’ha ancora, ma si ferma a guardare ammirato il Partenone fatto di Lego, Il bacio di Klimt che piacerebbe allo stesso pittore austriaco, ma anche l’Onda di Hokusai, la Venere di Milo, la Gioconda e tanto altro ancora.
Bella anche la sala più “originale” in cui Nathan Sawaya non si rifà a opere d’arte ma ricostruisce con i mattoncini le tante sfumature ed emozioni dell’animo umano. Altrettanto bello il progetto che lo vede collaborare con il fotografo australiano Dean West per creare una serie di composizioni illustrate che coniugano le tecniche di fotografia con oggetti realizzati con Lego e posizionati all’interno delle scene. Tra tutti un abito rosso che vi lascerà a bocca aperta. Biglietto di ingresso 16 euro forse un po’ caro (previste riduzioni), ma non si può certo non dire che sia una mostra unica.
The Art of the Brick
Fabbrica del Vapore
18 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017
Per ulteriori informazioni: artofthebrick.it
Ecco alcune nostre foto, le altre le trovate sull’articolo della mostra
Mostre allo Spazio MIL
E dall’arte delle costruzioni alla tecnologia e alla scienza protagonista allo Spazio MIL a Sesto San Giovanni dove, fino al 20 novembre, potete vedere Nexus, L’incontro tra macchina e umano nell’immaginario, nella tecnica e nella scienza contemporanea.
La mostra ideata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dal Museo Galileo di Firenze e dall’Università di Siena, racconta la ricerca biorobotica contemporanea e i suoi risultati, mostrando i percorsi paralleli della scienza e dell’immaginario. Visitabile gratuitamente, prevede sabato 12 novembre anche un workshop, dal titolo Curare con i robot, aperto a studenti e ricercatori interessati al tema della robotica in campo medico. Il workshop sarà diviso in tavoli in cui verranno trattati quattro temi: la robotica riabilitativa; le neuroprotesi; la robotica in sala operatoria; il design per la cura.
Nexus, L’incontro tra macchina e umano nell’immaginario, nella tecnica e nella scienza contemporanea
8 – 20 novembre
Spazio MIL
Per ulteriori informazioni: www.spaziomil.it