Sommario di questo articolo:
Giugno: mese di tanti inizi. Si comincia ad andare al mare, si cominciano a programmare le vacanze (se non lo si è fatto già) e, se si riesce, si fanno molte gite fuori porta.
Ma se invece avete voglia di restare in città o magari vi vengono a trovare amici e parenti, che ne dite, tra un giro e un altro, di portarli a vedere una bella mostra?
Ecco cosa non dovete perdervi secondo il nostro #spiegonemostre.
Mostre a Palazzo Reale [fino al 9 settembre]
Chi l’ha detto che in estate si ferma tutto? Palazzo Reale è la dimostrazione di come anche l’estate possa riservare diverse novità in campo artistico. Apre infatti il 27 giugno la mostra Alik Cavaliere. L’universo verde, un’antologica a ingresso gratuito che ricostruisce il percorso dell’artista, soffermandosi sul tema della natura, nel ventennale della sua scomparsa.
La mostra ha il cuore nella prestigiosa Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, per estendersi poi ad altre cinque sedi in un percorso ampio e articolato che coinvolge non solo Palazzo Reale ma anche altri sedi milanesi: il Museo del Novecento, Palazzo Litta, Gallerie d’Italia, Università Bocconi e il Centro Artistico Alik Cavaliere.
Se non sapete chi è Alik Cavaliere, è un artista fra i maggiori della scultura italiana del secondo Novecento, che ha affrontato molti soggetti anche se al tema della natura ha dedicato tutto il suo operare. La mostra si sofferma inoltre su un tema ricorrente nella poetica dell’artista, la gabbia, come simbolo dei limiti e delle costrizioni che incombono sull’uomo.
Alik Cavaliere. L’universo verde
Palazzo Reale
fino al 9 settembre 2018
Per ulteriori informazioni: www.palazzorealemilano.it
Mostre alla Pinacoteca di Brera [fino all’1 luglio]
Ultimi giorni per vedere il Sesto Dialogo attorno a Camillo Boccaccino (Cremona 1504/5-1546), pittore manierista che già Luigi Lanzi nella sua “Storia pittorica dell’Italia” riteneva il genio più grande della scuola cremonese.
Avete tempo fino all’1 luglio per vedere il dipinto della Pinacoteca di Brera, Madonna con il Bambino in gloria con i Santi Bartolomeo, Giovanni Battista, Alberto da Trapani e Girolamo, proveniente dalla chiesa carmelitana di San Bartolomeo a Cremona, che dialoga con altre due opere del pittore: quella Venere e Amore – proveniente dalla collezione Geo Poletti – che nel Cinquecento Giovan Paolo Lomazzo vide in una casa milanese, restandone colpito al punto da celebrarlo con un sonetto; e una recentissima scoperta, sempre di argomento profano, Amore si specchia nello scudo, di collezione privata.
La terza opera in dialogo con il quadro di Brera è la tavola Venere e Amore di Giulio Cesare Procaccini, nudo di donna accosciato su un prato sempre di proprietà privata e proveniente dalla Francia, a documentare il fascino persistente del modello anche sulla generazione successiva.
Sesto Dialogo attorno a Camillo Boccaccino
Pinatoca di Brera
fino all’1 luglio 2018
Per ulteriori informazioni: pinacotecabrera.org
Mostre al Museo del Novecento [fino al 28 ottobre]
La nuova mostra al Museo del Novecento è dedicata ad Agostino Ferrari e si intitola “Segni nel tempo”. Inaugurazione prevista il 21 giugno alle 18 mentre l’esposizione sarà aperta fino al 28 ottobre.
Di cosa si tratta? Di un’antologica che ricostruisce l’intero percorso dell’artista milanese che ha sempre usato il segno come strumento espressivo capace di raccontare le sue emozioni personali e le reazioni verso la realtà esterna.
Nel primo ambiente sono esposte nove opere di formato grande o grandissimo, pietre miliari che scandiscono l’ultima parte dell’itinerario di Agostino Ferrari dopo la “rifondazione”: dai Palinsesti ai recentissimi Prosegni (Interno/Esterno), compresa anche un’opera inedita, eseguita appositamente per l’occasione.
L’archivio invece accoglieuna serie di pezzi piccoli, esemplificativi della prima parte del percorso, dai Racconti del 1963 ai Teatri del Segno, alle Forme totali agli studi per Autoritratto (l’Alfabeto) e le analisi del colore. Molti gli studi e le carte, che permettono per la prima volta di vedere dall’interno i processi seguiti dall’artista milanese nel suo lavoro.
In totale, un centinaio di opere originali.
Potete vedere la mostra il lunedì dalle 14.30 alle 19.30, gli altri giorni dalle 9.30 alle 19.30, mentre sia giovedì che sabato sarà aperta fino alle 22.30.
Segni nel tempo – Agostino Ferrari
fino al 28 ottobre 2018
Museo del Novecento
Per ulteriori informazioni: museodelnovecento.org
Mostre al Civico Museo Archeologico [fino al 23 settembre]
La M4, ne siamo certi, cambierà ancora di più il volto di una città in continuo mutamento qual è Milano. Ma cosa sta succedendo e cosa è successo in questi anni di cantieri? Quali scoperte ha riservato il sottosuolo?
A raccontarlo una mostra dal titolo “Viaggio nel tempo con M4. Le nuove scoperte archeologiche lungo la Linea Blu”.
Un’esposizione, al Civico Museo Archeologico di Corso Magenta, che raccoglie le principali scoperte rinvenute nel sottosuolo in occasione degli scavi per la Blu, pannelli informativi posizionati sui cantieri e la possibilità di vedere da vicino tanti reperti inediti che “raccontano” la storia di Milano.
Potrete vedere la mostra fino al 23 settembre, dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 17.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Ingresso gratis, visto che si tratta di un museo civico per il quale sono in vigore le nuove tariffe, il primo e il terzo martedì del mese.
Viaggio nel tempo con M4. Le nuove scoperte archeologiche lungo la Linea Blu
fino al 23 settembre 2018
Civico Museo Archeologico
Per ulteriorii informazioni: www.metro4milano.it
Mostre allo Spazio Kryptos e in luoghi vari
Un progetto fotografico in cui protagonisti sono performer, dj, ballerini, artisti che hanno animato l’ultima stagione invernale di q|LAB a Milano.
Il titolo è P.A.R.T.Y, acronimo che sta per Pride And Revolution To Youth, progetto a cura di Nils Rossi che ha l’obiettivo di raccontare l’identità nightlife QLGBT attraverso 22 scatti.
Protagonisti per l’appunto coloro che si sono esibiti, nella scorsa stagione, al q|LAB, il contenitore musicale internazionale per creativi con sede presso il Q21 di Milano, in via Padova 21.
La mostra si inserisce nel calendario di iniziative della Milano Pride Week 2018, in programma dal 22 giugno al 1 luglio, ed è patrocinata da Milano Pride Week e Rainbow District Milano.
La curatela di P.A.R.T.Y. porta invece la firma di Sanni Agostinelli, photoeditor e producer,
responsabile degli studi fotografici e allestimenti mostre presso l’Istituto Italiano di
Fotografia. Non una sola tappa, la mostra è un viaggio itinerante che coinvolte, oltre allo spazio Kryptos, LeccoMilano, Memà, Mono, Red Cafè, e il 35, i locali più rappresentativi del quartiere Rainbow di Porta Venezia che hanno aderito al progetto e dove le foto rimarranno esposte fino alla fine di luglio.
Il viaggio inizia il 22 luglio con la presentazione della mostra agli studenti del Politecnico, prosegue con la preview di 8 scatti al Teatro Elfo Puccini per poi arrivare dal 24 al 28 giugno nei locali. Il 29 viene inaugurata allo Spazio Kryptos (in via Panfilo Castaldi), dalle 18.30 alle 22 con dj-set e vernissage.
Dal 9 al 31 luglio, gli scatti saranno esposti presso LeccoMilano, Memà, Mono, Red Cafè, 35.
P.A.R.T.Y
fino al 31 luglio
Spazio Kryptos e luoghi vari
Mostre alla Triennale [fino al 26 agosto]
Luighi Ghirri. Il paesaggio dell’architettura
La Triennale è uno di quei posti che potremmo considerare un evergreen, ossia sempre validi in tutte le stagioni. E in questa primavera inoltrata che strizza l’occhio all’estate, presenta una mostra che è sicuramente da non perdere. Si intitola “Luighi Ghirri. Il paesaggio dell’architettura” ed è appunto un’esposizione dedicata al fotografo emiliano di cui si vuole mettere in luce l’importanza della sua opera nell’ambito dell’architettura.
Lo si fa attraverso la sua decennale collaborazione con la rivista “Lotus International”. Ghirri ha infatti saputo dare all’architettura un nuovo modo di guardare, capace di comprendere il progetto in relazione agli aspetti contraddittori e alle aporie dei paesaggi contemporanei.
Sono esposte circa 200 stampe originali e oltre 100 immagini proiettate, edite e inedite, ordinate secondo tre sezioni: Paesaggio Italiano, Progetto domestico,Immagini di architettura commissionate dalla rivista, a cui si aggiunge un nucleo di fotografie realizzate nel 1986 su Palazzo dell’Arte e Parco Sempione.
La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 20.30, costo del biglietto a prezzo intero 7 euro, ridotto 6.
Luighi Ghirri. Il paesaggio dell’architettura
Triennale di Milano
fino al 26 agosto 2018
Per ulteriori informazioni: www.triennale.org
Mostre al Museo Poldi Pezzoli [fino all’8 settembre]
Il Museo Poldi Pezzoli prosegue nella sua linea espositiva che vuole incoraggiare il dialogo tra antico e contemporaneo e lo fa con una mostra dedicato alla figura di Paolo Gioli dal titolo “Paolo Gioli. Transfer di volti dell’arte”. Gioli, classe 1942, è infatti un artista noto per l’originalità della sua ricerca nel campo della fotografia e del cinema e questa esposizione, curata da Roberta Valtorta e in corso fino al 10 settembre 2018, presenta diciotto opere Polaroid ispirate e dedicate ad alcuni dei più importanti pittori del Rinascimento e da lui realizzate nella prima metà degli anni Ottanta.
Questo per creare un dialogo costante tra l’immagine “meccanica” del cinema e della fotografia e la pittura, l’arte “manuale” che l’ha preceduta e generata. In questo percorso, la Polaroid con la sua istantaneità diventa protagonista perché per l’artista rappresenta uno strumento particolarmente duttile e adatto a mettere in evidenza le profonde stratificazioni storiche e linguistiche presenti nell’immagine tecnologica contemporanea.
La mostra è un’indagine sul volto, oltre che una forma di omaggio ai maestri del Rinascimento: da Pollaiolo a Cranach, da Signorelli a Mantegna, da Piero della Francesca a Dürer, da Caravaggio a Raffaello, da Donatello a Gentile da Fabriano, in una particolare congiunzione tra pittura e fotografia.
I volti ricavati dalle opere dei pittori vengono analizzati, sdoppiati, rispecchiati, talvolta fantasiosamente accostati in dialoghi immaginari tra un artista e l’altro. Gioli non fotografa i dipinti originali, ma utilizza le diapositive proiettandole sul materiale Polaroid, che poi trasferisce su carta da disegno e su seta serigrafica, secondo procedimenti tecnici da lui inventati e dei quali è riconosciuto maestro: da qui il titolo della mostra Transfer di volti dell’arte.
Lavorando sul concetto di unicità dell’opera d’arte (il dipinto), passa attraverso la riproduzione fotografica (la diapositiva e la Polaroid) per poi approdare nuovamente all’opera unica (la Polaroid, resa ancora più unica dalle elaborazioni complesse alle quali la sottopone).
Paolo Gioli. Transfer di volti dell’arte
fino all’8 settembre
Museo Poldi Pezzoli
Per ulteriori informazioni: www.museopoldipezzoli.it
Mostre al Museo Bagatti Valsecchi [fino al 24 giugno]
Al Museo Bagatti Valsecchi in queste giornate di giugno avete più di un motivo per andare. Intanto, perché è una delle più belle case museo di Milano proprio nel mezzo del Quadrilatero della Moda, in secondo luogo, perché se non l’avete ancora vista, dovete sicuramente fare un salto alla mostra “Amore, musei, ispirazione. Il museo dell’innocenza di Orhan Pamuk a Milano”, che è molto più di un’esposizione. Un progetto che unisce letteratura e arte, che mette insieme due musei distanti fisicamente come quello dell’Innocenza di Istanbul e la Casa Museo di via Gesù a Milano e che fa vedere come un romanzo possa andare oltre la realtà e suggerirla al tempo stesso.
Avete tempo fino al 24 giugno e se volete sapere perché non perderla leggete la nostra recensione.
Amore, musei, ispirazione. Il museo dell’innocenza di Orhan Pamuk a Milano
fino al 24 giugno
Museo Bagatti Valsecchi
Per ulteriori informazioni: museobagattivalsecchi.org
Mostre al Mudec [fino al 26 agosto]
Archiviata – si fa per dire – la mostra su Frida Kahlo, il Mudec non sta di certo a guardare e fino al 26 agosto 2018 ospita un progetto espositivo molto particolare che mette in mostra una selezione di preziosi batik indonesiani, provenienti in gran parte da collezioni private con l’obiettivo di narrare la storia di questo tessuto che si porta dietro cultura, tradizione e che ancora oggi viene lavorato artigianalmente.
Il progetto, dal titolo “Dal batik all’Art Nouveau” è curato e promosso dall’Associazione Culturale Paths, associazione nata con l’obiettivo di far conoscere al pubblico italiano, con esposizioni e attività culturali, arti e artigianato ancora poco noti o purtroppo dimenticati, italiani ma non solo, e ripresentarli, in forma nuova, nella realtà contemporanea.
Vuole infatti mettere in evidenza i diversi stimoli culturali e artistici che legarono il mondo europeo ad alcuni paesi asiatici, in particolare all’Isola di Giava in Indonesia, verso la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo scorso, periodo in cui, in Europa, si diffuse il movimento artistico e filosofico dell’Art Nouveau.
Un filone culturale intenso e ricco di novità che contaminò le arti visive dall’architettura alle arti applicate e decorative e, in parte, anche nella pittura e scultura, creando così un gran fermento culturale dal quale nacque una “moda” e un gusto nuovo.
Vedrete pertanto raffinati tessuti, disegni e pattern, che racconteranno non solo la storia e la cultura che accompagnano già da secoli le lavorazioni artigianali indonesiane, ma focalizzerà l’attenzione, nello specifico, sui raffinatissimi tessuti batik prodotti nel periodo dell’Art Nouveau.
La mostra è a ingresso libero.
Dal batik all’Art Nouveau
fino al 26 agosto 2018
Mudec – Museo delle Culture
Per ulteriori informazioni: www.mudec.it
Mostre da We Are Town
Una mostra sul Novecento italiano ospitata negli spazi di Palazzo Rasini del broker immobiliare We Are Town.
Si intitola Art in Town Vol. III Omaggio al ‘900 e avrete modo di visitarla fino al 22 giugno, su appuntamento. Cosa vedrete? Opere di autori quali Giacomo Balla, Mimmo Paladino, Mimmo Rotella, Mario Schifano e tanti altri che hanno fatto la storia della pittura italiana contemporanea.
Palazzo Rasini – Bastioni di Porta Venezia
fino al 22 giugno 2018
Mostra su appuntamento, per visitarla chiamare lo 02.36591467 oppure events@wearetown.
Mostre al WOW – Spazio Fumetto
Alieni [fino al 30 settembre]
Se siete appassionati di alieni, se quando vedete i mostri verdi o grigiasti o dalle forme umane, fermate il vostro zapping o stoppate la vostra ricerca su YouTube, questa è una mostra che non dovete perdervi. Si intitola, naturalmente, Alieni e potrete vederla fino al 30 settembre (eccezion fatta per il mese di agosto).
Una mostra che prende il via con le illustrazioni dei primi romanzi romanzi di fantascienza di fine Ottocento per arrivare alle più recenti creazioni computerizzate dell’industria cinematografica.
Durante il percorso scoprirete mondi lontani come il famoso pianeta di Superman, Krypton, Acheron (LV 426) del ben più spaventoso Alien che è presenteanche con una statua a grandezza naturale originale, realizzata dal suo creatore Hans Ruedi Giger.
E poi albi rari, tavole originali, manifesti cinematografici, statue, ricostruzioni in 3D, maschere, gadget, filmati e libri d’epoca e tanto altro. Ne siamo certi: una volta entrati, faticherete a uscire 😉
Alien
fino al 30 settembre
WOW – Spazio Fumetto
Per ulteriori informazioni: www.museowow.it
Il Vittorioso [fino al 29 giugno]
81 anni fa viene pubblicato il primo numero de Il Vittorioso, lo storico giornale a fumetti cattolico che per trent’anni ha accompagnato i ragazzi, lanciando artisti come Benito Jacovitti, stabilendo un filo diretto con i lettori personale e inedito e accompagnando i ragazzi anche a scuola con il celeberrimo Diario Vitt.
A questo giornale, praticamente indimenticato e in collaborazione con l’Associazione Amici del Vittorioso, viene dedicata al WOW – Spazio Fumetto una mostra a ingresso libero che, dal 2 giugno al 29 luglio, espone i numeri e le pagine più significative di un percorso editoriale fondamentale per la storia dell’editoria per ragazzi.
Grazie ai materiali provenienti dall’archivio della Fondazione Franco Fossati, dagli eredi degli artisti, dai collezionisti e dai membri dell’Associazione sarà possibile ammirare il mitico numero 1, i numeri più importanti della lunga vita editoriale del settimanale, splendide tavole originali dei maggiori collaboratori del Vitt e ripercorrere le rubriche e i momenti fondamentali di trent’anni di storia del fumetto e del Paese.
L’inaugurazione si terrà sabato 2 giugno alle 17 alla presenza degli artisti Athos Careghi e Luca Salvagno, dello studioso Ernesto Preziosi e dei membri dell’Associazione Amici del Vittorioso. Modera Loris Cantarelli, direttore editoriale di Fumo di China.
Per l’occasione verrà realizzato uno speciale annullo filatelico commemorativo, dedicato ai trent’anni dell’Associazione.
Il Vittorioso
fino al 29 giugno
WOW – Spazio Fumetto
Per ulteriori informazioni: www.museowow.it
Mostre passate
Che le tue scelte rispecchino le tue speranze non le tue paure [fino al 24 giugno]
Già il titolo fa venire voglia di questa mostra o, se non la fa venire, sicuramente un po’ mette in crisi e porta a fare domande. Parliamo della mostra, a ingresso libero, di una giovane fotografa, Micol Sabbadini, che potrete vedere sempre in Triennale fino al 24 giugno.
La fotografa ha portato in giro la sua Polaroid in giro per New York per cogliere le continue e civili proteste tra il novembre 2016 e l’inizio del 2017, segni tangibili di movimenti collettivi spontanei, quelli che creano coesione sociale, radice di ogni comunità.
La Sabbadini riesce a cogliere l’energia positiva di questi momenti documentando volti e testimoniando, attraverso il suo occhio fotografico, la pluralità di voci e di idee tipica di questo attivismo civile.
“Mi ha colpito il clima gioioso, teso solo al rinnovamento” racconta la fotografa. Osservare per documentare, dunque. Usando Polaroid a creare un cortocircuito temporale perché “… automaticamente le immagino appaiono vintage. Ma parlano di oggi… ed è il messaggio senza tempo che vuol dialogare con le nuove generazioni, meno aduse alla protesta collettiva”.
La mostra è aperta da martedì alla domenica dalle 10.30 alle 20.30.
Che le tue scelte rispecchino le tue speranze non le tue paure
Triennale di Milano
fino al 24 giugno
Per ulteriori informazioni: www.triennale.org
Milano Photo Week dal 4 al 10 giugno
Finiamo – solo momentaneamente – questa carrellata con un evento che è sicuramente da non perdere. Parliamo della Milano Photo Week, manifestazione con cui Milano rende per 7 giorni omaggio alla fotografia con un palinsesto diffuso in tutta la città. Mostre, visite guidate, progetti editoriali,
Dal 4 al 10 giugno 2018, Milano rende omaggio alla fotografia con la seconda edizione della Milano PhotoWeek. Un palinsesto diffuso che coinvolgerà la città, con un calendario di appuntamenti appositamente ideati per la Milano PhotoWeek, cui si aggiungerà un’intensa programmazione di mostre, incontri di approfondimento, visite guidate, laboratori, progetti editoriali, opening, finissage, proiezioni, film e molto altro ancora.
L’edizione 2018 dà voce alla fotografia promuovendo lectio magistralis e dialoghi sul ruolo della fotografia come strumento principe di indagine sulla contemporaneità, anche grazie alla partnership con BNL Gruppo BNP Paribas e alla collaborazione con Internazionale e World Press Photo.
Centro nevralgico dell’edizione è Palazzo Reale con ben quattro mostre gratuite promosse e prodotte da Palazzo Reale, con i Musei Vaticani, il Centro Ceco di Milano, Whirlpool EMEA e ArtsFor in collaborazione con Expowall, oltre a un ciclo di film con Anteo.
E poi Accademia di Belle Arti di Brera, Armani/Silos, BASE Milano, Fondazione Prada, Fondazione Stelline, Frigoriferi Milanesi, Galleria Carla Sozzani, GAM Milano, MiBACT, MiCamera, MUFOCO, Palazzo Litta e tanto altro ancora.
Milano Photo Week
dal 4 al 10 giugno 2018
luoghi vari
Per ulteriori informazioni: www.photoweekmilano.it
Mostre alla Scuola Mohole [fino al 9 giugno]
Se siete appassionati di fotografia, probabilmente conoscete la Scuola Mohole che ha sede a Lambrate.
In questi giorni, oltre a essere la sede di diverse lezioni sul mondo della fotografia, diventa un posto per riflettere sul tema della felicità. Come? Attraverso una mostra fotografica dal titolo Halfway Mountain in cui sono esposte le fotografie di Giulia Mangione.
L’esposizione, curata da Leonardo Brogioni e aperta fino al 9 giugno, parte dell’idea o meglio dalla ricerca dell’autrice che, durante un periodo di permanenza in Danimarca, si è chiesta cosa rendesse davvero questo paese il “più felice del mondo”.
“L’ho fotografato dal 2014 al 2017”, ha spiegato. “Pur perseguendo la mia ricerca visiva, ero interessata a capire quali parametri fossero stati presi in considerazione negli studi scientifici sulla felicità”.
Così Giulia contatta l’economista canadese John Helliwell, redattore del World Happiness Report, il principale studio sulla felicità commissionato ogni anno dalle Nazioni Unite e Meik Wiking, CEO dell’Happiness Research Institute di Copenhagen.
E non si ferma qui: redige un questionario sulla felicità che manda a un numero diverso di esperti per potere raccontare la felicità nel paese della felicità. Una ricerca fotografica che diventa artistica e anche un po’ sociale.
Ingresso libero.
Halfway Mountain
fino al 9 giugno
Scuola Mohole
Per ulteriori informazioni: scuola.mohole.it
Mostre alla Galleria Sozzani [fino al 10 giugno]
Sempre per chi ama la fotografia, in particolare di reportage, è da segnalare che fino al 10 giugno alla Galleria Carla Sozzani di Corso Como sono in esposizione le fotografie della 61esima edizione del World Press Photo.
Una mostra indubbiamente da non perdere perché, come sicuramente saprete, il premio viene assegnato per varie categorie e a chi, con creatività visiva e competenza, è riuscito a fotografare un grande avvenimento o un fatto di particolare rilevanza giornalistica.
A vincere quest’anno è stato Ronaldo Schemidt con “Venezuela Crisis” che ha vinto il primo premio della categoria Spot News.
L’immagine del fotografo venezuelano dell’Agence France-Presse che ha fatto il giro del mondo mostra un ragazzo in fiamme che scappa durante una manifestazione di protesta del maggio 2017 contro il presidente Nicolás Maduro, a Caracas: il ragazzo, investito dalle fiamme dopo l’esplosione di una motocicletta, è sopravvissuto riportando delle ustioni di primo e secondo grado.
World Press Photo
fino al 10 giugno 2018
Galleria Sozzani
Per ulteriori informazioni: www.galleriacarlasozzani.org
Mostre al Mudec
Non potevamo che iniziare con lei, la grande Frida Kahlo, che dopo 4 mesi sta per lasciare Milano e il Mudec dove, dal 31 gennaio, è aperta la mostra dal titolo Frida Kahlo. Oltre il mito.
Avete tempo fino a domenica 3 giugno per vedere una di quelle che possiamo affermare con certezza è stata tra “le mostre dell’anno”. Un progetto espositivo frutto di sei anni di studi e ricerche, che ha cercato di portare una nuova chiave di lettura attorno alla figura dell’artista, evitando ricostruzioni forzate, interpretazioni sistematiche o letture biografiche troppo comode, e con la registrazione di inediti e sorprendenti materiali d’archivio.
E per la prima volta in Italia e dopo quindici anni dall’ultima volta tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo.
Se riuscite a passare dal Mudec il 31 maggio, vi segnaliamo l’ultimo degli appuntamenti all’interno della mostra ossia la presentazione del “Frida Vestida. Abiti e accessori di Frida Kahlo”, libro edito da 24Ore Cultura Ed che si terrà alle 18.30 al Design Store del Mudec.
Presenzieranno l’autrice, Alessandra Galasso che dialogherà con Cristina Morozzi, director of Education dell’Istituto Marangoni di Milano e Diego Sileo, curatore della mostra “Frida Kahlo. Oltre il mito”. L’evento è a ingresso libero.
Frida Kahlo. Oltre il mito
Mudec – Museo delle Culture
Dall’1 febbraio al 3 giugno 2018
Per ulteriori informazioni: www.mudec.it