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Cosa ci riserverà l’autunno 2024 in fatto d’arte a Milano? Tante, tantissime mostre! Palazzo Reale prepara una grande stagione autunnale con mostre di artisti immensi quali Munch e Picasso, accanto alle celebrazioni per i 100 anni di una vera icona della televisione italiana: Mike Bongiorno. Il Mudec non sarà da meno, con due mostre in previsione per ottobre dedicate rispettivamente a Niki de Saint Phalle e Dubuffet. Scopriamo allora quali sono le mostre da non perdere a Milano nell’autunno 2024!
Mudec
Niki de Saint Phalle (5 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025)
Realizzata in collaborazione con la Niki Charitable Art Foundation, la mostra espone 110 opere della grande artista francese Niki de Saint Phalle, di cui una decina di grandi dimensioni, oltre a una elegante selezione di vestiti della Maison Dior, che ricordano anche il suo passato di modella nei bellissimi scatti fotografici che la ritraggono.
Strutturato in otto sezioni, il percorso espositivo racconta la vita artistica e umana di Niki de Saint Phalle, in una contrapposizione tra le sue gioiose, colorate e materne Nanas e vicende personali più oscure e dolorose. La retrospettiva si presenta come la prima e più completa dell’artista in Italia, paese che ha amato e visitato innumerevoli volte, tanto da sceglierlo per il suo onirico Giardino dei Tarocchi a Capalbio, nelle campagne toscane.
Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider (12 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025)
La mostra racconta la straordinaria potenza espressiva dell’Art Brut, una visione artistica e rivoluzionaria da cui hanno tratto ispirazione molti artisti contemporanei e che ancora oggi continua ad essere vitale, nella convinzione che l’arte sia per chiunque abbia una voce da far risuonare attraverso l’espressione di una bellezza inaspettata.
Attraverso un percorso quadripartito, l’esposizione presenta in un primo spazio un corpus di opere e di documenti che collocano in una prospettiva storica l’invenzione del concetto di Art Brut, relativamente al lavoro di Jean Dubuffet quale artista, scrittore e collezionista.
A seguire una selezione di opere provenienti dalle sue esplorazioni attesta l’ampiezza e la qualità delle sue ricerche in questo campo a monte della donazione del 1971. Un terzo insieme di creazioni artistiche provenienti dai cinque continenti è legato alle tematiche del corpo e delle credenze, entrambe ricorrenti nell’Art Brut. Per i loro soggetti e le loro origini, queste opere e questi autori entrano dunque particolarmente in risonanza con le collezioni del Museo.
Palazzo Reale
Munch. Il grido interiore (dal 14 settembre 2024)
In occasione dell’80° anniversario della sua morte, Palazzo Reale e Arthemisia in collaborazione con il Museo MUNCH presentano un prestigioso evento culturale, una grande mostra monografica dedicata a uno degli artisti più amati e popolari del secolo scorso: Edvard Munch.
Nel corso della sua carriera artistica Edvard Munch ha esplorato questioni di perenne significato esistenziale e ha sfidato le espressioni dell’arte. In questa ampia mostra, l’arte di Munch sarà esplorata dal 1880 fino alla sua morte nel 1944. La mostra comprende 100 opere tra dipinti, disegni e stampe tutti provenienti dal Museo MUNCH.
Picasso lo straniero (dal 20 settembre 2024)
La mostra Picasso lo straniero presenta più di 90 opere dell’artista, oltre a documenti, fotografie, lettere e video, e offre una nuova e audace interpretazione dell’artista, che affronta tematiche urgenti del nostro presente. Â
Grazie a un approccio multidisciplinare e alla straordinaria ricerca negli archivi della polizia francese, e del Museo Picasso a Parigi, Annie Cohen-Solal rivela questa storia affascinante a partire da numerosissimi documenti inediti.
Mike Bongiorno (dal 17 settembre 2024)
In occasione del centenario della nascita di Mike Bongiorno, Palazzo Reale presenta una mostra inedita che ripercorre la vicenda personale e professionale del grande presentatore: protagonista della storia della tv, ma anche di quella del nostro Paese.Â
La mostra ha come obiettivo quello di raccontare come la vita di Mike Bongiorno sia stata non solo quella di un grande comunicatore, iconico presentatore televisivo tra i padri fondatori della televisione italiana, ma anche di un profondo innovatore e interprete dei cambiamenti che hanno attraversato la nostra società per decenni.
Grande impatto all’interno dell’esposizione avranno le ricostruzioni scenografiche che contestualizzeranno alcuni momenti focali della carriera di Mike, consentendo al visitatore di attraversare varie epoche e di interagire dal vivo con il mondo dei quiz. Filo conduttore del percorso i filmati biografici, nei quali, attraverso le stesse parole del presentatore, si ripercorrerà la sua storia dagli anni ’20 ai giorni nostri.
Valerio Adami. Pittore di idee (fino al 22 settembre 2024)
A Palazzo Reale, un’antologica dell’artista Valerio Adami (Bologna, 1935) celebra i sessantacinque anni di carriera e ricerca di uno dei maggiori artisti italiani del Dopoguerra. Curata da Marco Meneguzzo, con il coordinamento generale di Valeria Cantoni Mamiani, presidente dell’Archivio Valerio Adami, la rassegna presenta oltre settanta grandi quadri e circa cinquanta disegni, dal 1957 al 2023, tra i più significativi dell’opera del Maestro. Pittore stimato in tutto il mondo, Valerio Adami incarna perfettamente l’idea dell’artista internazionale e aperto a tutte le suggestioni derivate da altri linguaggi, come la letteratura, la filosofia, la musica.
Fondazione Prada
Pino Pascali (fino al 23 settembre 2024)
Pino Pascali (1935-1968) ha contribuito in modo significativo agli sviluppi della scena artistica italiana e internazionale del secondo dopoguerra. L’intento di questa mostra è approfondire il carattere innovativo della sua opera, specialmente in relazione alla produzione scultorea, che negli ultimi cinquant’anni ha avuto un impatto fondamentale su diverse generazioni di artisti e critici e continua ad attirare l’attenzione del pubblico internazionale.
Il progetto espositivo si divide in quattro sezioni, ciascuna delle quali propone una precisa prospettiva sulla produzione di Pascali, e si sviluppa in tre edifici della sede di Milano: il Podium, la galleria Nord e la galleria Sud. Concepito da 2×4, il percorso allestitivo include quarantanove opere di Pino Pascali provenienti da musei italiani e internazionali e da prestigiose collezioni private; nove lavori di artisti del secondo dopoguerra; una selezione di fotografie che ritraggono l’artista con le sue opere e un video.
Triennale Milano
Inga Sempé. La casa imperfetta (fino al 15 settembre 2024)
La casa imperfetta mette in scena progetti, oggetti e disegni in uno scenario domestico, reso accessibile grazie al percorso espositivo sviluppato da un’idea di Inga Sempé e progettato da Studio A/C di Alessia Pessano e Chiara Novello. Una vera e propria abitazione che ha l’obiettivo di trasmettere al visitatore la complessità e l’approfondimento del suo lavoro. La costruzione di ambienti dedicati accoglie l’universo dei prodotti realizzati dalla designer francese, che rifugge un’idea di target, di marketing, di genere, recuperando la tradizione degli oggetti anonimi.
Il visitatore può interagire con ambienti come camera da letto, cucina, corridoio, disimpegno, spazio esterno, e svolgere delle azioni come leggere un libro, sedersi sul divano, accendere e spegnere le luci: gesti quotidiani che generalmente non sono permessi all’interno delle mostre. Sono inoltre esposti alcuni oggetti disegnati da Vico Magistretti e Massimo Morozzi, e opere di artisti internazionali, tra cui Gilbert & George, Domenico Gnoli, Mette Ivers, oltre a 7 opere di Saul Steinberg.
Gae Aulenti (1927-2012) (fino al 12 gennaio 2025)
Un’ampia retrospettiva dedicata a Gae Aulenti (1927-2012), una delle figure più rappresentative dell’architettura e del design contemporanei. In oltre sessant’anni di carriera, la poliedrica progettista ha toccato numerosi ambiti: dal disegno a scala urbana all’exhibition design, dall’architettura del paesaggio alla progettazione degli interni, dal furniture design alla grafica, fino alla scenografia teatrale.
La vicenda di Gae Aulenti è presentata in forme analitiche e spettacolari, per raccontare un modo personale di vedere, immaginare e progettare la realtà che ha segnato contesti italiani e stranieri del secondo Novecento. Il percorso espositivo è costituito da ambienti in scala 1:1, grazie ai materiali originali conservati nell’archivio milanese dell’architetto, tra disegni, fotografie e maquette.
Gallerie d’Italia
Felice Carena (fino al 29 settembre 2024)
A 145 anni dalla nascita, questa mostra vuole ricostruire la parabola artistica del grande pittore torinese, ma fiorentino e veneziano d’adozione – considerato fino agli anni Quaranta uno dei grandi maestri del Novecento europeo – che ebbe una straordinaria produzione grazie alla sua ricerca pittorica, luminista e poetica. In mostra oltre cento opere, oggi conservate in collezioni pubbliche e private delle città in cui il pittore visse e lavorò (Torino, Roma, Firenze e infine Venezia), e anche importanti e sorprendenti inediti.
L’esposizione illustra la carriera e i successi di Carena che attraversa la prima metà del XX secolo con sperimentazioni sempre nuove, che spaziano dal simbolismo all’espressionismo, in una continua ricerca di dialogo con la tradizione classica e rinascimentale.