Sommario di questo articolo:
Manca poco, pochissimo alle agognate vacanze di Pasqua e sperando che il meteo continui a sorridere come sta facendo in questi giorni, cosa fare? Quali mostre vedere se restate a Milano, se vengono a trovarvi amici o parenti o se siete voi che avete deciso di passare qui la Pasqua 2017? Come al solito, la città offre tanto, ma qui, con il nostro #spiegonemostre, ne abbiamo selezionate 5 che secondo noi sono da non perdere.
Pronti a iniziare questo tour nell’arte? Partiamo!
Mostre all’Albergo Diurno Venezia
E già, uno dei posti più belli e suggestivi della Milano che fu e che è difficile trovare aperto, lo sarà invece fino al 14 maggio. Questo grazie al Fai, Fondo Ambiente italiano, che organizza all’interno dell‘Albergo Diurno, gioiello di Art Decò che si trova sotto Piazza Oberdan, la mostra dal titolo Senso 80.
La mostra, a ingresso libero, ha un titolo non casuale: rimanda infatti ai ‘sensi’ come valori fisici, ossia alla materialità e al piacere e non poteva essere in un posto diverso visto che l’Albergo Diurno fu per tanti anni un luogo dedicato alla cura della persona, dove chi arrivava alla Stazione Centrale o viveva a Milano andava per farsi tagliare i capelli, per fare la doccia e per tanto altro.
Ideata da Flavio Favelli e realizzata con riproduzioni di arredi originali ed elementi pop insieme, la mostra coinvolge il visitatore in un dialogo attraverso i tempi con le decorazioni in stile Déco, rievocando l’atmosfera che aleggiò nel Diurno dalla sua inaugurazione, nel 1925, fino alla chiusura, nel 2006. Nella mostra c’è poi il richiamo nostalgico a titoli di grandi film e alla grafica delle immagini anni Ottanta, anni molto importanti per l’esperienza di Favelli.
Una sorta di installazione site specific attraverso cui l’artista costruisce un percorso in relazione all’architettura e agli spazi dell’ambiente partendo dagli elementi originali che ne hanno tracciato in modo profondo la poetica e la sua inconfondibile atmosfera.
L’Albergo Diurno è aperto anche nei giorni festivi dalle 12 alle 19.30.
Senso 80 – Flavio Favelli interpreta l’Albergo Diurno Venezia
Albergo Diurno Porta Venezia
10 aprile – 14 maggio 2017
Per ulteriori informazioni: www.fondoambiente.it
Mostre al Museo del Novecento e alle Gallerie d’Italia
Apre al pubblico giovedì 13 aprile una nuova esposizione che vede insieme il Museo del Novecento e le Gallerie d’Italia. Si intitola NEW YORK NEW YORK. Arte Italiana: la riscoperta dell’America, a cura di Francesco Tedeschi con Francesca Pola e Federica Boragina, ed è un percorso espositivo che comprende oltre 150 opere che potrete vedere nelle due sedi museali.
Attraverso queste opere, come si può intuire dal titolo, sono raccontate le storie degli artisti italiani che hanno viaggiato, soggiornato, lavorato ed esposto negli Stati Uniti con particolare predilezione per New York, ma anche coloro che hanno solo immaginato il nuovo mondo, tutti mossi dalla voglia di ricercare uno spirito più libero e modelli differenti da quelli della vecchia Europa.
New York pertanto, come scrive il curatore Tedeschi, “diventa, non solo simbolicamente, il centro della cultura artistica del Novecento, a partire dagli anni dell’immediato secondo dopoguerra. Vengono però qui considerati anche episodi precedenti, che hanno contribuito a preparare il terreno per vicende che si sono chiaramente manifestate in seguito, anche per le diverse maturazioni delle situazioni storiche attraversate dai due paesi”.
Negli spazi del Museo del Novecento riflettori puntati sul rapporto intenso con la città di New York così come percepito dagli artisti italiani, con opere di Afro, Paolo Baratella, Corrado Cagli, Pietro Consagra, Giorgio De Chirico, Fortunato Depero, Tano Festa, Lucio Fontana, Emilio Isgrò, Sergio Lombardo, Titina Maselli, Costantino Nivola, Gastone Novelli, Vinicio Paladini, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Alberto Savinio, Toti Scialoja, Tancredi, Giulio Turcato. Una sezione a sé è dedicata all’opera fotografica di Ugo Mulas in relazione a New York e agli artisti statunitensi.
Mentre alle Gallerie d’Italia è invece proposta un’ampia ricostruzione dei rapporti con le istituzioni, le gallerie e i collezionisti americani che hanno valorizzato la presenza artistica italiana sul territorio americano.
Sia il Museo del Novecento che le Gallerie d’Italia sono aperte sia a Pasqua che a dalle 9.30 alle 19.30. A Pasquetta il Museo del Novecento apre dalle 14.30 alle 19.30 mentre le Gallerie d’Italia saranno aperte dalle 9.30 alle 19.30.
Le Gallerie d’Italia sono aperte sia a Pasqua che a Pasquetta dalle 9 alle 19.30.
NEW YORK NEW YORK
13 aprile – 17 settembre 2017
Museo del Novecento e Gallerie d’Italia
Mostre a Palazzo Reale
Da New York a Parigi la distanza è davvero breve. No, non siamo impazziti, ma sono i miracoli che riesce a fare il mondo dell’arte. Se vi trovate al Museo del Novecento vi basterà percorrere pochissimi passi per andare a Palazzo Reale per vedere la mostra che la nostra città dedica a Manet dal titolo appunto Manet e la Parigi Moderna.
Potrete infatti ammirare oltre un centinaio di opere tra dipinti, disegni, schizzi, acquerelli e sculture, provenienti dall’eccezionale collezione del Musée d’Orsay e selezionati dal suo storico presidente Guy Cogeval, che è anche curatore dell’esposizione.
Un percorso che piacerà tanto anche a chi ama Cézanne, Degas, Gauguin, Monet e Renoir: a Palazzo Reale potrete vedere infatti i dipinti di questi avanguardisti che hanno ritratto una Parigi bohémienne solo apparentemente lontana.
La mostra è suddivisa in 10 sezioni: Manet e la sua cerchia, Parigi città moderna, Sulle rive, Natura inanimata, L’heure espagnole, Il volto nascosto di Parigi, L’Opera, Parigi in festa, L’universo femminile. In bianco…, …e nero. La passante e il suo mistero. Sarà aperta fino al 2 luglio.
Apertura giorno di Pasqua e Pasquetta: dalle 9 alle 19.30.
Manet e la Parigi Moderna
8 marzo – 2 luglio 2017
Palazzo Reale
Per ulteriori informazioni: www.palazzorealemilano.it
Mostre al Mudec
Quanto l’immigrazione dei Cinesi ha influito sulla nostra città? E come è avvenuta? Per rispondere a queste domande e per capirne di più di una delle più numerose comunità che si sono insediate a Milano, vi consigliamo di fare un salto al Museo delle Culture a vedere la mostra Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano, a cura di Daniele Brigadoi Cologna.
Un’esposizione che si chiuderà lunedì 17 aprile ed è diversa dal solito ma non per questo meno importante specie per chi vive nel capoluogo meneghino e negli ultimi anni lo sta vedendo soggetto a diverse modifiche.
La mostra infatti è la conclusione del programma culturale “Milano Città Mondo #02 Cina”, organizzato dall’Ufficio Reti del Comune di Milano e dal Mudec con la collaborazione del Forum della Città Mondo, che mira, ogni anno, ad approfondire la cultura e le modalità di insediamento di una delle numerose comunità presenti nel territorio milanese.
Con un focus particolare sul periodo delle origini storiche della migrazione cinese (1906-1946), Chinamen vi farà scoprire, attraverso immagini, oggetti e testimonianze dirette, un percorso di storia inedito: la nascita dell’identità sino-milanese e le trasformazioni del quartiere di via Canonica, Sarpi e Porta Volta in Chinatown, articolando, sul filo della memoria ritrovata, una riflessione sul presente e sulla città.
All’esposizione sono collegate delle attività come quella prevista per giovedì 13 aprile dove negli spazi dell’Auditorium del Mudec sarà proiettato il filmato “I diari della Tigre Bianca”.
Apertura giorno di Pasqua e Pasquetta: dalle 9 alle 19.30.
Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano
Museo delle Culture
15 marzo – 17 aprile 2017
Ingresso gratuito
Per ulteriori informazioni: www.mudec.it
Mostre al Museo del Violino di Cremona
Se amate Monteverdi e la sua musica e allo stesso tempo siete affascinati dalla pittura realista di Caravaggio, la mostra Monteverdi e Caravaggio, sonar stromenti e figurar la musica è di quelle da non perdere. Fino al 23 luglio al Museo del Violino, potrete vedere la ricostruzione dell’orchestra dell’Orfeo attraverso l’esposizione degli strumenti originali dell’epoca, selezionati seguendo le indicazioni annotate nelle prime edizioni a stampa dell’opera, eseguita la prima volta esattamente 410 anni fa.
La partitura prevede: “duoi gravicembali, duoi contrabassi de viola, dieci viole da brazzo, un’arpa doppia, duoi violini piccoli alla francese, duoi chitaroni, duoi organi di legno, tre bassi da gamba, quattro tromboni, un regale, duoi cornetti, un flautino alla vigesima seconda, un clarino con tre trombe sordine”. Grazie ad applicazioni multimediali potrete inoltre ascoltare il suono di ognuno degli strumenti e inoltre durante l’esposizione, sarà possibile ripercorrere la nascita del violino grazie alla famiglia cremonese Amati.
Ma, come dicevamo, non solo strumenti ma è presente anche un’opera di Caravaggio, sempre a tema musicale: Il Suonatore di Liuto, realizzata nel 1597 da Caravaggio per il Cardinal del Monte, comprato dal Duca di Beaufort nel 1726-1737, portato a Badminton House nel Gloucestershire, dove è rimasto per due secoli e mezzo, venduto nel 1969 come una copia e infine nuovamente a New York nel 2011. La natura morta raffigurata in quest’opera dal pittore bergamasco è simile a quella utilizzata da Caravaggio per il Ragazzo morso da un ramarro e rivela una brillante osservazione degli effetti della luce sul vetro e attraverso l’acqua; tutto viene rappresentato con una eccezionale accuratezza, al punto da poter quasi determinare non solo l’età del liuto e del violino, ma anche seguire ciascun dettaglio delle corde, della scatola dei piroli, del ponticello, della cassa, della tastiera, della rosetta così come questi elementi erano nella realtà.
Monteverdi e Caravaggio, sonar stromenti e figurar la musica
8 aprile – 23 luglio 2017
Museo del Violino
Per ulteriori informazioni: www.museodelviolino.org
State pensando di andare fuori dalla Lombardia e fare un giro a Napoli, in Sicilia o a Bologna? Ecco la selezione di cinque mostre da non perdervi a Pasqua e Pasquetta.
Il museo è aperto a Pasqua dalle 10 alle 18 così come a Pasquetta.