In occasione di Expo 2015 e delle celebrazioni per i settecentocinquant’anni dalla nascita di Dante, il Castello Sforzesco organizza la mostra Il collezionismo di Dante in Casa Trivulzio nella Sala del Tesoro della Biblioteca Trivulziana, aperta al pubblico fino al 18 ottobre.
La mostra racconta la passione collezionistica e filologica tributata in casa Trivulzio, nella Milano dell’Ottocento, a uno degli autori più importanti della letteratura di tutti i tempi: Dante Alighieri.
Nell’articolato contesto culturale della Milano di inizio Ottocento, si aprì in casa Trivulzio una stagione di collezionismo librario e di riflessione filologica, che ebbe a oggetto gli autori più illustri della letteratura in volgare delle origini, in particolare Dante Alighieri. I personali interessi linguistici e letterari orientarono infatti il marchese Gian Giacomo Trivulzio (1774-1831), accademico della Crusca e amico di Vincenzo Monti, ad ampliare le collezioni di famiglia, ereditate dal padre, privilegiando l’acquisizione di esemplari, manoscritti e a stampa, di opere del sommo poeta. La costituzione in casa Trivulzio di uno scaffale di volumi danteschi, unici o comunque rarissimi, fu il presupposto indispensabile perché il gruppo dei cosiddetti ‘editori milanesi’ potesse misurarsi ad armi pari con gli studiosi fiorentini, che avevano accesso ai ricchi fondi manoscritti delle biblioteche della città.
La mostra si apre con le testimonianze relative al Convivio, alla Vita nuova, al De vulgari eloquentia e alla Monarchia. Un’attenzione peculiare è riservata poi alle edizioni manoscritte e a stampa della Commedia, che documentano l’evoluzione nel tempo del testo dantesco a partire dal famoso codice Trivulziano 1080, trascritto e miniato a Firenze nel 1337 appena sedici anni dopo la morte dell’autore, fino ad arrivare all’editio princeps stampata a Foligno nel 1472.
A corredo dell’esposizione dei manoscritti e degli incunaboli danteschi allestita presso la Sala del Tesoro, è disponibile on line la versione digitale della mostra, in cui si offre l’ulteriore opportunità di approfondire la conoscenza degli originali attraverso lo sfogliamento virtuale di una ricca selezione di fogli singoli o addirittura, per alcuni manoscritti, della loro riproduzione integrale.
All’interno della mostra virtuale, grande importanza è riservata alla sezione dedicata agli approfondimenti scientifici, dove sono raccolti contributi firmati da filologi ed esegeti delle opere di Dante, studiosi del libro antico, storici della miniatura e interpreti del contesto collezionistico in cui prese forma la raccolta dantesca di casa Trivulzio: non un catalogo in senso tradizionale, ma uno spazio di riflessione e comunicazione sul tema proposto.
La mostra a cura di Isabella Fiorentini e Marzia Pontone è stata realizzata in collaborazione con Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Studi Letterari, Filologici e Linguistici) e con il patrocinio di Centro Pio Rajna (Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica), Società Dante Alighieri, Università Cattolica del Sacro Cuore (Sede di Milano – Dipartimento di Studi Medievali, Umanistici e Rinascimentali) e Università degli Studi di Torino.