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Mini IMU a Milano: dal calcolo alle detrazioni, ecco tutto quello che dovete sapere

Valentina Fumo 11 anni fa
Mini_Imu_Milano

Mini_Imu_MilanoCi siamo: venerdì 24 gennaio scadono i termini per il pagamento della mini-Imu anche a Milano: la nostra città è, infatti, fra i 48 capoluoghi che hanno applicato l’ormai celebre imposta residuale sulle prime case, avendo previsto un’aliquota superiore al quattro per mille fissato dallo Stato e cioè il sei per mille. I proprietari saranno chiamati a pagare il 40% della differenza fra l’aliquota statale e la comunale.

La CGIA ha calcolato che saranno proprio i milanesi a versare di più rispetto agli altri italiani: mediamente 200 euro per gli immobili di tipo civile (categoria catastale A2) e 87 euro per quelli di tipo economico (categoria catastale A3), che costituiscono oltre il 70% delle prime abitazioni presenti in Italia.

 Chi deve pagare? Sono tenuti al versamento i proprietari di immobili qualificabili ai fini dell’Imu come abitazioni principali: si tratta dell’alloggio in cui il proprietario ha sia la residenza fiscale sia il domicilio fiscale o le abitazioni assimilate (come quelle dei rappresentanti delle forze dell’ordine in trasferta, dei vigili del fuoco e gli alloggi di persone ricoverate in casa di riposo); vi si aggiungono le relative pertinenze (C2, C6 e C7: cantine, solai, box, posti auto, tettoie), gli immobili e i terreni che non sono stati esentati per legge dal pagamento dell’Imu 2013. La mini-Imu va versata anche dai coniugi che hanno l’assegnazione della casa dopo una separazione o divorzio e dai soci assegnatari di case in cooperativa. Le abitazioni di coniugi che risiedono e dimorano in due case separate in comuni diversi sono entrambe considerate abitazioni principali.

Chi non deve pagare? Il pagamento della mini-Imu non riguarderà le seconde case; le prime case di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9, rispettivamente immobili signorili, ville, castelli e palazzi) che non hanno goduto della cancellazione dell’IMU introdotta dal governo Letta; gli immobili degli italiani residenti all’estero. Esistono poi esenzioni particolari, le stesse che erano state previste per l’IMU 2013: riguardano gli immobili di anziani ricoverati in ospedale, le abitazioni date in comodato ai figli (o comunque a parenti in linea retta).

Detrazioni. Si tratta di 200 euro per l’abitazione principale e 50 euro per ciascun figlio residente di età inferiore ai 26 anni.

Come si calcola? Innanzitutto va calcolato il valore catastale: per farlo è necessario moltiplicare la rendita catastale (se non è riportata sull’atto di acquisto, si può richiedere una visura online alla Agenzia delle Entrate) per la quota di possesso dell’immobile e delle pertinenze. Bisogna aumentare questo importo espresso in euro del 5% e poi moltiplicarlo per il 160%. Al valore catastale vanno applicate aliquota e detrazioni. Con un nuovo calcolo va, poi, individuato l’importo con aliquota e detrazioni questa volta decise dal proprio Comune. Poi va calcolata la differenza fra gli importi, ridotta del 60%. Troppo difficile? Niente paura: il Comune di Milano per aiutare i cittadini nel calcolo della mini Imu mette a disposizione uno strumento online, rapido e immediato, che permette di quantificare l’importo e di stampare direttamente il modulo F24 per il pagamento: cliccate qui per accedervi.

 Come si paga? I contribuenti non titolari di partita Iva, che non sono obbligati al pagamento in via telematica, devono presentare il modello F24 (se si opta per l’F24 bisogna utilizzare il codice tributo 3912, indicando che si tratta di un saldo per l’anno 2013) presso

-una tabaccheria associata ITB;

-qualsiasi sportello degli agenti della riscossione (Equitalia);

-una banca;

-un ufficio postale

Il versamento può essere effettuato in contanti o con i seguenti sistemi:

-presso le banche con assegni bancari e circolari;

-presso gli agenti della riscossione con assegni bancari e circolari e/o vaglia cambiari;

-presso gli sportelli bancari e degli agenti della riscossione dotati di terminali elettronici idonei tramite carta Pagobancomat;

-presso gli uffici postali con assegni postali, assegni bancari su piazza, assegni circolari, vaglia postali, o carta Postamat.

I contribuenti titolari di partita Iva hanno l’obbligo di effettuare i versamenti fiscali e previdenziali esclusivamente in via telematica direttamente oppure mediante il servizio telematico (Entratel o Fisconline) utilizzato per la presentazione telematica delle dichiarazioni fiscali oppure mediante i servizi di home banking delle banche e di Poste Italiane, o i servizi di remote banking (Cbi) offerti dal sistema bancario. Hanno l’obbligo di utilizzare il canale Entratel gli intermediari, le banche e le poste, i sostituti d’imposta (datori di lavoro o enti pensionistici) tenuti a presentare la dichiarazione modello 770 per più di 20 dipendenti, le società che trasmettono le dichiarazioni per conto delle società del gruppo di cui fanno parte, le Amministrazioni dello Stato e, infine, i soggetti delegati alla registrazione telematica dei contratti di locazione.

Ulteriori informazioni: www.comune.milano.it