I nomi delle vittime, i luoghi delle stragi e la memoria di quei giorni terribili noti come “Anni di Piombo“. A Milano una mappa interattiva raccoglie il ricordo del terrorismo e delle manifestazioni violente, da Piazza Fontana a San Babila, da via Palestro alla Questura.
I nomi delle vittime formano un reticolo della memoria nel Museo Diffuso urbano, in cui foto d’epoca e racconti storici prendono vita sulla mappa della città, permettendo ai visitatori della piattaforma di collocare tra le strade di Milano i giorni bui delle stragi.
Museo Diffuso urbano milanese: come funziona
Il sito è stato presentato il 9 maggio, in occasione del Giorno dedicato alle vittime del terrorismo e nasce come frutto di un progetto dell’Amministrazione, della Fondazione Carlo Perini, dell’Associazione italiana vittime del terrorismo (AIVITER) e dell’Associazione Piazza Fontana. È stato realizzato in collaborazione e con il supporto scientifico del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano e della Fondazione Rotary Club Milano, e rientra nel palinsesto della piattaforma comunale Milano è Memoria.
La mappa virtuale, che dà la possibilità di ricostruire la storia di un attentato o di una strage, e di ricordarne le vittime, partendo dal luogo in cui è avvenuto, utilizza la tecnologia del geoportale del Comune di Milano: cliccando sui nomi dei luoghi o delle vittime si apriranno schede, fotografie, documenti o atti processuali, come nel caso di Piazza Fontana, e si potranno leggere le biografie delle vittime.
“Si tratta del primo passo per la costruzione di una serie di itinerari, da percorrere online o nelle strade, per approfondire la conoscenza di fatti storici importanti per la nostra città e più in generale per il Paese – spiega l’Assessore Lipparini -. Un contributo molto importante all’azione di tutela e diffusione dei temi della memoria che, grazie alle potenzialità del nostro geoportale, offre a tutti l’opportunità di consultare documenti e ricordare le vittime del terrorismo.”
Il Museo Diffuso urbano verrà arricchito nel corso del tempo con l’aggiunta di ulteriori documenti, fotografie e informazioni, grazie anche alla disponibilità dei familiari delle vittime.
Il portale è dedicato alla memoria di Antonio Iosa, gambizzato dalle BR nel 1980 per il suo impegno nella diffusione della cultura soprattutto nei quartieri popolari di Milano. Iscritto tra i “grandi” al Famedio del Cimitero Monumentale, tra gli altri riconoscimenti Iosa ha ricevuto nel 2002 la Medaglia d’oro di Civica Benemerenza del Comune di Milano e nel 2010 la “Medaglia d’oro di Vittima del terrorismo” dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.