Uno degli appuntamenti più attesi da chi ama la fotografia e anche da chi la eletta come proprio lavoro.
Parliamo della Milano PhotoWeek 2018 che anche quest’anno animerà le vie, i quartieri e i palazzi di Milano con un palinsesto diffuso della durata di una settimana.
Dal 4 al 10 giugno, avrete oltre 170 occasioni per vedere, capire, scoprire, sentire, provare la fotografia, dal centro allaperiferia: dal racconto diretto dei grandi fotografi al lavoro dei giovani; dai reportage di guerra alle immagini dal mondo; dalle foto di architettura fino all’arte contemporanea; dalle biografie dei protagonisti, da scoprire guardando un film, alla descrizione delle città che cambiano.
Quali i passaggi dai luoghi della schiavitù agli spazi dell’accoglienza? Tra densità umana e architettura urbana è possibile trovare un equilibrio? Quali confini tra immagini commerciali e immaginario poetico e visionario? Come cambia la società e come cambiano le città: da Praga di ieri a Milano di oggi?
Dove si lavora e come e quali i mestieri del presente? È possibile rileggere un luogo storico grazie alla fotografia contemporanea?
Tante domande a cui si cercherà di rispondere con il calendario di appuntamenti speciali appositamente ideati per MPW, a cui si aggiunge un’intensa programmazione di iniziative raccolte tramite open call: mostre, incontri di approfondimento, visite guidate, laboratori, progetti didattici ed editoriali, proiezioni, film e molto altro ancora.
Il programma della Milano Photo Week
Al centro dell’edizione di Milano PhotoWeek 2018 è Palazzo Reale che ospita, nelle sale, quattro mostre promosse e prodotte da Palazzo Reale, con Musei Vaticani, Centro Ceco di Milano,
Whirlpool EMEA e ArtsFor_ in collaborazione con Expowall; nel cortile, tre serate di cinema all’aperto in collaborazione con Anteo, oltre al PhotoWeek Bookshop gestito da Contrasto Editore.
Sala delle Cariatidi, in particolare, è il fulcro dell’intera settimana, con una serie di incontri curati da ArtsFor_ a ingresso libero in cui si raccontano i protagonisti della fotografia e del fotogiornalismo in Italia a nel mondo.
L’edizione 2018 propone, infatti, un intenso programma di lectio magistralis e conversazioni sul ruolo della fotografia come strumento di indagine della contemporaneità, anche grazie alla partnership con BNL Gruppo BNP Paribas e alla collaborazione con “Internazionale” e World Press Photo che offre l’anteprima italiana dei 12 video vincitori del World Press Photo Digital Storytelling Contest.
Milano Photo Week: alcuni eventi da non perdere
Per il programma completo vi consigliamo di guardare il sito perché è davvero vastissimo, ma qui vi diciamo qualche appuntamento che secondo noi vale la pena non perdersi:
In piena Luce – Palazzo Reale
Mostra aperta ogni giorno e a ingresso libero che ha come obiettivo quello di creare il primo fondo di fotografia contemporanea nelle Collezioni dei Musei Vaticani.
Esigenza che si è trasformata in un’occasione di sperimentazione: fare di un luogo storico, politico, multiculturale, “rituale”, pienamente simbolico, come i Musei Vaticani, l’oggetto del lavoro creativo e interpretativo di una serie di artisti internazionali, diversi per prospettive di ricerca, formazione, stile e provenienza.
Gli autori coinvolti sono Mimmo Jodice, che ha lavorato sui visi della scultura romana; Massimo Siragusa, concentrato sugli spazi e le sale espositive; Alain Fleischer, che ha realizzato una serie di vertiginose visioni prospettiche degli ambienti dei Musei; Francesco Jodice e i suoi ritratti posati – a volte a grandezza 1:1 – dei visitatori; Martin Parr e il mondo colorato, debordante ma a suo modo coerente dei turisti; Peter Bialobrzeski, che ha lavorato sull’architettura esterna dei Musei; Antonio Biasiucci e il tempo sospeso delle opere nei depositi; Rinko Kawauchi e il suo profondo sguardo su tutto ciò che in un museo non è oggetto di contemplazione – come i pavimenti, le crepe nel muro, gli interstizi, ecc.; infine, Bill Armstrong, che propone una personalissima e sorprendente rilettura della Cappella Sistina.
Orari: lunedì 14:30 – 19:30/ martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9:30 – 19:30 / giovedì, sabato 9:30 – 22:30.
Magnum Photos Scholarship | Urban Transformation – Triennale
L’evento è a ingresso libero, ma è richiesta la prenotazione.
Life in cities – Palazzo delle Stelline
Si intitola Life in cities la prima grande mostra dedicata in Italia a Michael Wolf, artista e fotografo tedesco. 150 opere da 6 sue celebri serie mettono a fuoco la relazione tra densità umana e architettura urbana: dalla più recente Paris Rooftops (2014), alla serie più famosa Tokyo Compression (2010-2013), da Informal Solution (2003-2014), Architecture of Density (2003 – 2014) e Transparent City (2006) dedicate alla complessità delle città moderne, fino ai suoi primi lavori come fotografo documentarista.
La mostra, a cura di Wim van Sinderen e Alessandra Klimciuk, è realizzata dalla Fondazione Stelline in collaborazione con Fotomuseum Den Haag.
Nell’ambito della mostra di Michael Wolf. Life in cities la Fondazione Stelline organizza un public program a cura di Giulia Zorzi con Micamera, declinato sul tema della rappresentazione e della vita nelle città, oltre a un’accurata selezione editoriale presso il bookshop delle Stelline a cura di Micamera. Questo il programma:
Mercoledì 6 giugno ore 19
Michael Nyman. Tre partiture urbane. Immagini e musica
Ingresso libero fino a esaurmento posti
Michael Nyman, uno dei più innovativi compositori viventi che, parallelamente all’attività musicale, si dedica da tempo alla fotografia e alla regia, presenterà tre opere che intrecciano in modi diversi suoni e immagini della città.
Giovedì 7 giugno ore 19
Life in cities. Lecture di Michael Wolf
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
La mostra sarà aperta fino al 22 luglio.
Casa Corona – Bar fotografico
Dei nuovi confini della fotografia – Fabbrica del Vapore
Si intitola Dei nuovi confini della Fotografia la mostra alla Fabbrica del Vapore che vede coinvolti più di 50 partecipanti, suddivisi in 4 macro categorie e che intende esplorare e ridefinire i confini in cui ancora spesso gli stili fotografici vengono rin/racchiusi.
Il corpus espositivo, a priori senza distinzioni tra amatori e professionisti, è composto da immagini realizzate con qualsiasi medium fotografico e/o tecnica: dal banco ottico, alle scatole a foro stenopeico, dai “momenti personali” ripresi con uno smartphone ai collage creati con un ritrovato album di famiglia. Tutte le forme espressive entreranno a far parte di un mondo di Immagini che saprà trasformarsi, anche grazie alla loro inusuale fruibilità, in singole “emozioni collettive”. La mostra è curata da Massimiliano Monnecchi.
Mostra aperta dal 4 al 10 Giugno. Orari: martedì – venerdì 11:00 – 19:00. sabato – domenica 11:00 – 20:00. Ingresso libero