Per questa collezione Bottega Veneta non si è concentrata sulla meticolosità ma sull’approccio audace di materiali e colori, lavorando su capi classici dell’armadio femminile dando loro un ritmo ben definito grazie a texture ben scelte, fantasie invitanti e un utilizzo del colore brillante calibrato con decisione, all’insegna della personale interpretazione in assoluta libertà.
Grande attesa per la prima sfilata di Vivetta: è una moda che parla di libertà e di musica, di colori psichedelici e di viaggi immaginari. Una collezione che interpreta lo spirito libero degli anni ’60 con mini dress dalle gonne a ruota, con pantaloni capri e giacche a doppio petto, illuminate da ricami floreali e da decori surreali.
Ermanno Scervino gioca con l’identità femminile, velandola di tessuti maschili. Per il prossimo autunno/inverno 2015-16 lo stilista espande e ingigantisce il più classico dei pattern per lui: il pied-de-poule, addolcendo, però, il rigore cromatico del bianco e nero, con applicazioni floreali.
Roberto Cavalli parte dalla Cina per arrivare direttamente a Milano, le antiche tradizioni orientali diventano dettagli di uno stile cosmopolita e contemporaneo: dai bottoni a pagoda su maxi gilet ed abiti, alle fodere dei cappotti, prima dipinte e poi ricamate come gli smalti cloisonnè espressione della più alta artigianalità italiana.
Antonio Marras porta in passerella una donna regina, guerriera, che può permettersi tutto perché non ha bisogno di nulla, una collezione di assoluta eleganza, ispirata alla sua bellezza senza tempo e al suo inconfondibile carisma.
I segni caratteristici per Emilio Pucci sono l’iconografia dello zodiaco, le grafiche dei segni, i cieli notturni stellati dettano le regole di una collezione in cui il bianco ed il nero dominano la passerella accesi da tocchi di blu cobalto, vermiglio e verde wasabi.
Elisabetta Franchi prende ispirazione dall’oriente ed interpreta in chiave moderna e femminile l’attrattiva di quel mondo lontano: è evidente la contrapposizione tra la sensualità del Far East e la severità dell’abbigliamento maschile. La sfilata è dominata dalle stampe rappresentanti fiori e paesaggi innevati che riportano alla memoria le vie di Kyoto.
Isabella Ratti