Si svolgerà dall’8 al 18 settembre, il Milano Film Festival 2016, ventunesima edizione della kermesse che sposta il cuore della sua programmazione nel distretto creativo ex Ansaldo, in zona Tortona.
Le proiezioni in programma si terranno a BASE, il nuovo hub artistico e culturale da poco aperto alla città; al MUDEC, il Museo inaugurato un anno fa che ha nel dialogo tra tutte le culture del mondo la sua cifra identitaria; e nell’arena predisposta all’esterno, adiacente ai magazzini del Teatro La Scala. Restano confermati, in altre zone della città, sia il MIMAT che lo Spazio Oberdan della Cineteca, punto di riferimento imprescindibile per chi ama il cinema.
Il Mudec infatti ospiterà, tra l’altro, la sezione “Colpe di Stato” – una riflessione atipica sull’idea di confine – e la proiezione del film “Homo sapiens” di Nikolaus Geyrhalter venerdì 16 settembre alle ore 19, in relazione e come anticipazione dei temi affrontati dalla mostra “Homo sapiens” che aprirà proprio al Mudec il prossimo 30 settembre.
La collezione permanente del Museo delle culture, percorso espositivo intorno al quale sono costruiti tutti i percorsi di riflessione e d’incontro tra le culture del mondo, sarà visitabile gratuitamente durante il Milano Film Festival 2016 tutti i giorni, dall’8 al 18 settembre, dalle ore 9:30 alle 22:30.
La ricerca artistica del Milano Film Festival prosegue nella ventunesima edizione offrendo al pubblico il cinema emergente internazionale con 11 giorni di film e ospiti da tutto il mondo e sotto la direzione artistica di Alessandro Beretta e, da quest’anno, Carla Vulpiani, nel team da 5 anni. Storie, visioni e modi di raccontare, tra opere prime e seconde e giovani registi, che aprono prospettive su un’idea di cinema inattesa e brillante.
Non è solo il cinema, ma anche l’idea di far incontrare registi e pubblico, discutere, scoprire poetiche, avere occasioni formative, a muovere il Milano Film Festival 2016. Un’occasione culturale e sociale, diretta a un’idea di cinema aperto che sappia mettersi in discussione.
Il cuore del programma come ogni anno prevede il ‘concorso internazionale lungometraggi’, aperto solo a opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo, tutte in anteprima italiana. Filo conduttore delle opere scelte, la reinterpretazione dei generi cinematografici per dare anima a storie che puntino a volte allo spettacolo altre alla riflessione: dall’horror usato in chiave politica, al musical che rilegge una favola, al coming of age screziato di documentario, per fare alcuni esempi. Negli anni, infine, sono sempre più importanti i titoli che accettano il concorso Lungometraggi per l’anteprima italiana, segno della crescita di stima del panorama internazionale verso il Milano Film Festival 2016.