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Milano città da leggere, e oggi ancor di più. È infatti ufficiale: Milano è stata nominata dall’Unesco Città creativa per la letteratura. Buone notizie quindi per la candidatura che era stata presentata nei mesi scorsi e per la quale si aspettava un responso.
Un importante riconoscimento che viene attribuito per la prima volta a una città italiana, che conferma Milano come luogo di scrittori, lettori, librerie, biblioteche e amore per la lettura, grazie anche a esperienze come Bookcity, Tempo di Libri, al Patto per la Lettura e che si spera darà ancor più slancio alla promozione della lettura.
Diventare “Città creativa Unesco per la letteratura” permetterà infatti a Milano di fare ingresso in un circuito internazionale di città che hanno individuato nella creatività un fattore strategico per lo sviluppo sostenibile, declinato nelle sue componenti economica, sociale, culturale e ambientale.
Città della letteratura Unesco, cosa sono
Ma cosa vuol dire nello specifico diventare una città della letteratura Unesco? Le Cities of Literature a cui si aggiunge Milano sono venti nel mondo. Si tratta di un titolo conferito dall’Unesco alle città che custodiscono e valorizzano un ricco bagaglio culturale e un’eredità letteraria importante, ma non basta. Per entrare nel network Unesco occorre dimostrare di dare valore alla cultura e mantenerla viva. Sono città ricche di librerie e biblioteche, che ospitano festival letterari, che incoraggiano la lettura nelle scuole, dove si leggono, si comprano e si scambiano molti libri e i libri rivivono anche grazie agli eventi.
La prima città a essere designata come City of literature è stata Edimburgo nel 2004. A lei si sono aggiunte Melbourne, Iowa, Dublino, Reykjavik, Norwich, Cracovia, Dunedin, Praga, Heidelberg, Granada, Ulyanovsk, Baghdad, Tartu, Leopoli, Lubiana, Barcellona, Nottingham, Obidos, Montevideo.
Città creative Unesco, la rete
Le città della letteratura fanno capo a un’altra rete, più ampia, quella delle città creative Unesco (Creative City Network). Si tratta di una rete nata nel 2004 per legare insieme molto differenti tra loro – ne fanno parte a esempio città come Pechino, Montreal, Sydney, Bogotà e Sapporo – ma accomunate in realtà dal valore della loro industria creativa, e dall’impegno nella sua promozione, in sette aree in particolare: design, cinema, folk art, musica, gastronomia, media e letteratura appunto.
Oggi questa grande rete virtuosa si è allargata non solo con l’ingresso di Milano Città della Letteratura: sono state infatti in tutto 64 le nuove nominate creative cities e tra le new entry ci sono anche altre tre città italiane: Alba per la gastronomia, Carrara per crafts and folk art, Pesaro per la musica.
Milano Città della Letteratura Unesco, il progetto
Milano ha saputo convincere l’Unesco grazie a sei linee progettuali, tre rivolte alla città ed altrettante di respiro internazionale, che coinvolgeranno anche le altre città della letteratura in progetti di scambio e condivisione. Le possiamo sintetizzare così:
- Raccontare Milano letteraria ai milanesi, ai nuovi milanesi, figli di stranieri o stranieri venuti a vivere qui, e ai turisti, attraverso eventi e multimedialità.
- Lettura inclusiva: per diffondere la lettura presso le categorie disagiate, relativamente a problematiche fisiche o psichiche, o per varie situazioni di marginalità.
- Cross-pollination: con l’obiettivo di tessere rapporti e relazioni più strette tra le varie comunità creative presenti in città valorizzando la centralità del libro.
- Place to read per giovani scrittori: scambi di residenze ed esperienze per scrittori e traduttori come ambasciatori di letterature e culture nel mondo.
- Nuovi autori, nuovi libri, nuovi lavori: un laboratorio di ricerca su nuove profesisonalità e nuove opportunità tra i mestieri dei libro, nonché nuovi format per biblioteche e librerie.
- Sviluppo e ricerca su nuovi luoghi della cultura negli spazi urbani, compresi hub, incubatori e spazi multifunzionali.
Per l’occasione è stato anche creato un sito ad hoc per Milano Città della Letteratura Unesco, dove si può seguire l’evoluzione delle iniziative e rimanere aggiornati con news e approfondimenti.