Moda, artigianato, design e musica si incontrano sabato 18 maggio a Milano per un evento che strizza l’occhio a Londra, capitale britannica dell’underground. Un’occasione per scoprire i talenti locali, al di là dei circuiti commerciali tradizionali, con esposizione di abiti, accessori e oggetti di design che dura tutta la giornata, dalle ore 11 alle 19, al Teatro della Contraddizione in zona Porta Romana.
Luogo della sperimentazione di generi e linguaggi artistici diversi, lo spazio inaugura il primo di una serie di appuntamenti mensili che prenderanno avvio con la prossima stagione. Per l’intera giornata, ad ingresso libero, ci si potrà aggirare per i banchetti dello “Psicomarket”, accompagnati dai gruppi musicali che quel giorno avranno voglia di esibirsi. La festa entrerà nel vivo con una band di Dalston (nord Londra) The Great Malarkey, a partire dalle 21,15. Ad esibirsi anche l’ensemble formata da Nicoletta Bernardi (voce) – Gianni Consiglio(basso) – Lele Lomoro(chitarra classica).
Dalle ore 21.15 (ingresso 10 euro)
Il programma dell’evento:
– Dalle ore 11 alle ore 19 – ingresso libero – PsicoMarket – autoproduzione di idee, oggetti sensazioni
Esposizione e vendita di abiti, accessori e oggetti di stilisti e designer autoprodotti.
– Palco aperto: dalle 14 alle 18 il palco del Teatro della Contraddizione è aperto a chiunque voglia esibirsi in musica (previa prenotazione)
– Dalle ore 21.15 (ingresso 10 euro) per la prima volta in Italia la band ingleseThe Great Malarkey – gypsy folk punk and blues band
Band di Dalston nel nord di Londra, formatasi nel 2010 e costituita da Alex Ware-Woolf (voce e chitarra), Joni Belaruski (batteria), Jason Nash (fisarmonica), Owen Evans (banjo, chitarra, trombone), Aidan Banche (violino), Alex Newton (tromba) e Jake Appleby (basso). Sound irrefrenabile e coinvolgente capace di mescolare generi e cervelli. Ad esibirsi anche l’ensemble formata da Nicoletta Bernardi (voce) – Gianni Consiglio(basso) – Lele Lomoro(chitarra classica)
“Il teatro accoglie l’altro per immaginare insieme un luogo di controcultura. Abbiamo scelto di allestire un mercato di giorno e un club concerto di sera perché per far partire un incontro ci vuole un contesto concreto, un appuntamento, un gioco, un ruolo per liberarsi e poi perdersi sapendo dove tornare…” raccontano gli organizzatori “l’arte sarà nelle pieghe di un vestito, in un cristallo o nel rischio, innocuo, di un contatto… Potrebbe succedere che… nel mercato, mentre scegli un oggetto, qualcuno lo tocchi con una poesia… ma potresti perdere questo momento perché stai guardando un writer che racconta l’atmosfera su una parete… un pianoforte sveglia il desiderio di un’altra intimità… scoprire poi che pianoforte e parete sono suonati dalla stessa persona”