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Una grande metropoli sempre più internazionale, all’avanguardia e avveniristica come Milano non può non avere un occhio per tutto ciò che concerne l’architettura, la progettazione e il futuro delle città da un punto di vista strutturale. Si rinnova dunque l’appuntamento con Milano Arch Week, giunta alla seconda edizione dopo il successo dell’anno scorso.
Da mercoledì 23 a domenica 27 maggio partirà una settimana corta – 5 giorni in tutto – di eventi a tema per la direzione artistica di Stefano Boeri: la manifestazione è promossa dal Comune di Milano, e coinvolge il Politecnico di Milano, la Triennale di Milano e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che collabora all’iniziativa. A partecipare a questa riflessione a 360 gradi, tramite vari medium e attività, sono tre delle istituzioni più rappresentative per la formazione del pensiero e del dibattito sulla città.
Milano Arch Week: il programma degli eventi
Il Politecnico e la Triennale affronteranno i temi del futuro delle città da un punto di vista progettuale e architettonico. Urbania, uno sguardo sul futuro delle città è infatti il titolo di questa edizione che pone la sua riflessione sull’evoluzione dell’architettura e sulla complessità urbana contemporanea, coinvolgendo alcuni tra i più grandi architetti internazionali: un ricco palinsesto di conferenze, workshop, installazioni, mostre, performance, eventi aperti alla cittadinanza per riflettere sulle dinamiche dell’architettura coeva, con i maestri riconosciuti e i giovani architetti emergenti.
About a City. Places, ideas and rights for 2030 citizens è invece il titolo dell’iniziativa promossa da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che esplorerà le implicazioni e gli impatti delle trasformazioni urbane sulla cittadinanza attraverso un ricco programma di talk, dibattiti, spettacoli e proiezioni.
Articolata su un confronto tra Milano e altre città internazionali, il programma di About a City – con la curatela scientifica di Stefano Boeri, Mauro Magatti e Salvatore Settis – tratterà temi come la crescente diversità e le questioni di convivenza, i diritti delle minoranze, l’accesso ai servizi; l’avanzamento del digitale, l’infrastruttura tecnologica e la dimensione immateriale del futuro urbano; le soluzioni legate alla sostenibilità e agli approcci resilienti e green-based per una progettazione urbana in alleanza con la natura.
La giornata inaugurale della seconda edizione della Milano Arch Week sarà aperta mercoledì 23 maggio alle ore 18.30 al Politecnico di Milano alla presenza di Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, Stefano Boeri, Presidente della Triennale di Milano, Massimiliano Tarantino, Segretario Generale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Pierfrancesco Maran, Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano. Seguiranno le lecture di Massimiliano Fuksas (ore 19) e Alberto Campo Baeza (ore 20).
A questo link è possibile consultare il programma completo delle iniziative previste durante la Milano Arch Week 2018, oppure si può scorre il calendario interattivo e aggiornato sul sito ufficiale.
Milano Arch Week 2018: architetti e ospiti
Tra i nomi di peso ci sono infatti grandi protagonisti della scena internazionale, tra cui quattro vincitori del Premio Pritzker, invitati a tenere delle lecture sui temi centrali del loro lavoro: Jacques Herzog (24 maggio ore 18.30, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli), Kazujo Sejima (24 maggio ore 18.00, Politecnico di Milano) e Whang Shu (26 maggio ore 18.00, Triennale di Milano) e Toyo Ito (27 maggio ore 21.00, Triennale di Milano).
Ma il quartetto non esaurisce affatto la lista degli ospiti, che comprende anche Carrilho Da Graça, Oren Yiftachel, Charlie Peel, Harvey Molotch e Paolo Verri, Ensamble Studio, The Decorators, Cino Zucchi, Bjarke Ingels, Iñaqui Carnicero, Jeanne Gang, Alberto Rollo, Ecosistema Urbano, Sou Fujimoto e Juan Herreros e Patrick Blanc.
Milano Arch Week 2018: passeggiate, musica e mostre
Le mattinate di Milano Arch Week saranno dedicate a passeggiate, incursioni, visite guidate alle architetture milanesi e ai Vesparch, gli itinerari urbani in sella alla Vespa ideati da Stefano Boeri. Ma anche cinema, musica e teatro, come lo spettacolo Veduta di mk, una performance dedicata alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano.
Previste anche una serie di visite con guide d’autore (Stefano Boeri, Cino Zucchi) alle case museo di alcuni storici designer milanesi (tra gli altri Luigi Caccia Dominioni, Vico Magistretti) e ad alcune architetture, luoghi iconici della città e istituzioni culturali, come la Fondazione Prada, il MUDEC – Museo delle Culture e il MAUA, il nuovo museo di arte urbana aumentata, oltre ad alcune esperienze abitative tra San Siro e QT8 a cura di Francesca Cognetti e Anna Delera.
Tra le mostre in programma, il Politecnico ospiterà la monografica su Carrilho da Graça e Remix, a cura di Marco Biraghi. Il 24 maggio alle ore 19.00 inaugurerà alla Triennale Luigi Ghirri. Il paesaggio dell’architettura, retrospettiva sul grande fotografo modenese del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo e della Triennale di Milano (in programmazione fino al 26 agosto 2018). Sempre alla Triennale, una mostra di Armando Perna e Saba Innab curata da Emilia Giorgi e realizzata in collaborazione con la Fondazione Merz getterà uno sguardo sullo spazio urbano libanese.
La Milano Arch Week sarà animata anche dalla musica: mercoledì 23 maggio è in programma la serata A Tribute to Jimi Hendrix. Qui e ora, 50 anni fa, a cura di Enzo Gentile e Roberto Crema, che prevede le performance di Eugenio Finardi e di Stan Skibby & Friends all’Old Fashion, e sabato 26 maggio dalle ore 22.00 Le Cannibale inviterà nel Giardino della Triennale i dj Spiller e Tamati che saranno accompagnati dalla visual performance di Davide Rapp e Giorgio Zangrandi.