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Milano a Teatro – Settembre 2014: gli spettacoli da non perdere

Marco Valerio 10 anni fa

remulusOttobre è solitamente il mese in cui la programmazione teatrale riprende a pieni giri. Ma da qualche anno a questa parte la seconda metà del mese di settembre si presenta come una sorta gustosa anteprima di ciò che avverrà in autunno.

Settembre 2014 non fa eccezioni e anzi prepara il terreno per quella che sarà per molti stabili milanesi una stagione lunghissima inevitabilmente influenzata dal prossimo avvento di Expo che porterà alcuni teatri a rimanere aperti per 18 mesi consecutivi.

Il calendario teatrale di settembre è caratterizzato prevalentemente dal festival Tramedautore che si svolgerà al Piccolo Teatro. Si parte giovedì 18 alle 19 con Confessioni di un ex presidente di Davide Carnevali, storia di un ex capo di stato di un paese colpito dalla crisi come l’Argentina, famoso per saper sfruttare la sua immagine mediatica, costruendo un profilo “attraente” per i cittadini e rivolgendosi direttamente alla gente (pubblico), come fosse in tribunale, per spiegare tutto ciò che è successo durante il suo mandato.

Si prosegue alle 21 con lo spettacolo Roof (Il tetto) di Maria Tranou, testo chiamato a rappresentare la drammaturgia greca. Un padre, una madre, un figlio, una figlia, il gatto, un fornitore… Chiunque può perdere la testa in certi momenti, soprattutto se la casa sta cadendo a pezzi, se si è tormentati dalla curiosità dei vicini, se il gatto Giasone sparisce, se la moglie si lamenta della loro inadeguatezza, se i debiti crescono…

Il giorno dopo spazio al dramma portoghese Resgate (Il riscatto) di Armando Nascimento Rosa. Il banchiere portoghese Oliveira Lima, accusato di corruzione, viene rapito con il suo avvocato da due individui vestiti da Babbo Natale. Sono due disoccupati che si trovano ad affrontare situazioni estreme: uno ha bisogno di soldi per curare il cancro di sua figlia in Germania, l’altro vuole pagare l’istruzione universitaria dei figli.

Sempre venerdì 19 sarà rappresentato il testo irlandese Dayshift di Darren Donohue. Dayshift descrive le avventure di Mr. Day nel corso di una giornata cruciale, ovvero quella che lo vede come neoassunto di una vasta e complessa organizzazione aziendale. Fin dall’inizio, Day cerca di comprendere il funzionamento interno della società, ma proprio non ci riesce. Il testo è un affresco ampio e divertente della società irlandese, nella quale le esigenze del singolo sono in netto contrasto con gli imperativi del capitalismo.

Dopo un giorno di pausa, domenica 21 doppio appuntamento (alle 16 e alle 20.30) con lo spettacolo Remulus (nella foto) da un’idea di Andrei Feraru. Remulus è una nuova produzione francese con un cast di 12 attori, sul conflitto tra nomadismo e stanzialità, a partire dal concetto di cittadinanza. Il testo è stato creato come “drammaturgia collettiva” che riunisce autori italiani, rumeni, tedeschi, francesi.

Lunedì 22 settembre andrà in scena Confessions of Mr. Kim, Lee and Park di Kim Kwang-Lim: un ritratto spietato della società coreana attraverso l’indagine degli aspetti pubblici e privati della vita di tre uomini d’affari. I tre protagonisti si confessano sul palcoscenico, ripercorrendo la loro esistenza, dalla scuola e dai sogni dell’infanzia al servizio militare, dal sesso con prostitute alla vita coniugale, dalla ricerca di un impiego alle lunghe ore di lavoro in ufficio, alla ricerca del potere, alla corruzione e infine alla morte.

Ventiquattro ore dopo da Singapore arriva Best of di Haresh Sharma, testo che racconta come in una società moderna e multiculturale, una giovane moglie, affermata nella professione, non può chiedere il divorzio senza il consenso del marito.

La sezione italiana di Tramedautore, dedicata agli artisti “agitatori di coscienze”, apre con un omaggio a Dario Fo (agitatore per eccellenza). Mercoledì 24 alle 20.30 andrà in scena Studio per Storia di Qu, diretto da Massimo Navone e con un cast di oltre 25 giovani attori e musicisti, scelti tra i migliori dell’eccellenza formativa: un’esperienza di collaborazione tra giovani attori, scenografi, costumisti, musicisti e video maker. Lo spettacolo sarà replicato giovedì 25.

Venerdì 26 si inizia alle 19 con La mia massa muscolare magra di Tobia Rossi con Daniele Pitari. Un monologo scandito in quadri, ognuno della durata di 10 minuti, ovvero il tempo concesso a ciascuno dei partecipanti alle sedute di auto aiuto per il loro intervento. Una riflessione su quello che succede al corpo (al corpo maschile nello specifico) nell’era della non-continuità, nella società puntiforme e spersonalizzata del virtuale, degli Iphone e dei social network.

Alle 21, invece, spazio a Fiorirà la mandragola (una sit-com) testo e regia Massimo Sgorbani. Nel XXI secolo il dramma borghese si è trasformato in una sit-com televisiva. All’interno di questo format preconfezionato si svolge la vita di una famiglia atipica, nella quale una mamma continua a interpretare il proprio ruolo nonostante tutto e nonostante tutti.

Doppio appuntamento anche sabato 27. Si inizia alle 16 con Stupidorisiko, uno spettacolo prodotto da Emergency che è soprattutto una critica ragionata e ironica della guerra e delle sue conseguenze. Si parte dalla Prima Guerra mondiale, di cui quest’anno ricorre il centenario, per arrivare alle guerre dei nostri giorni. Un racconto storicamente documentato che parla di come la stupidità umana, unita spesso a interessi economici, sfoci in episodi di atroce tragicità.

Alle 20.30 andrà in scena Il partigiano Franca, omaggio di Tramedautore a Franca Rame con un testo che racconta la storia della sua famiglia a partire dal 1912. Uno spettacolo-narrazione sulla storia dei Rame, attori girovaghi lombardi fin dal ’600, e la vita vera di una donna tenace, nelle parole e nel ricordo di chi con lei ha lavorato e vissuto.

La giornata conclusiva del festival si apre alle 16 con Ummonte, spettacolo di e con Elisa Porciatti. Lo scandalo bancario e finanziario della banca più antica d’Italia diventa un monologo teatrale. Un’indagine narrativa, che si sofferma sulle vite piccole e concrete che muovono Siena e la “sua” banca.

A concludere Tramedautore ci penserà lo spettacolo Taddrarite (Pipistrelli) testo e regia Luana Rondinelli. Una lunga notte dedicata alla veglia di un defunto si trasforma per tre sorelle in un momento di profonda intimità, nella quale si squarcia il velo di bugie e di realtà inconfessate. Una notte che avvicina sempre di più le tre donne, nelle quali emerge un passato di violenze che nessuna aveva mai confessato. Una notte nella quale si ride e si piange, per poi ritrovarsi più unite che mai.

La stagione del Piccolo Teatro sarà poi aperta ufficialmente martedì 30 settembre da Hamlet, libero adattamento del Quantum Theater Group del testo di William Shakespaeare che rimarrà in scena fino al 4 ottobre.

Anche il Teatro Carcano aprirà la sua stagione verso fine settembre: debutterà il 22 la commedia Coppia aperta, quasi spalancata testo di Dario Fo e Franca Rama riadattato e interpretato da Antonio Salines e Francesca Bianco, in scena fino a sabato 27.

Uno degli eventi del settembre teatrale milanese è comunque il ritorno di Emma Dante o meglio il debutto della regista siciliana al Teatro Franco Parenti con lo spettacolo Io, nessuno e Polifemo che sarà rappresentato presso la Sala Grande di via Pierlombardo da giovedì 25 a martedì 30.

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