Il sindaco Beppe Sala lo aveva auspicato a settembre, anzi lo aveva proprio chiesto a Bruno Rota, presidente di Atm: anticipare di almeno trenta minuti l’apertura mattutina della metropolitana, pensando «soprattutto ai tanti che sono costretti ad alzarsi presto la mattina per andare a lavorare. Se possiamo dar loro una mano lo faremo». Un pensiero alle migliaia di pendolari costretti a utilizzare i mezzi sostitutivi prima dell’apertura della metrò, e anche alla sostenibilità, per permettere – e incentivare – di lasciare a casa l’auto sfruttando un orario più comodo dei mezzi pubblici.
L’azienda milanese dei trasporti ha accolto la sfida e si è messa al lavoro. Il risultato è un piano di aperture anticipate da quasi tutti i capolinea delle metropolitane milanesi, che è stato ripreso nei giorni scorsi da alcune testate online tra cui repubblica.it nelle sue pagine milanesi. Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, né certezza su quando le saracinesche delle stazioni si alzeranno prima. Si parla di un’attesa di un paio di mesi e altre fonti citano una possibile entrata in vigore entro dicembre.
Intanto, ecco cosa potrebbe cambiare. Sulla linea rossa M1 – quella che a prima vista sembra beneficiare maggiormente della novità – la prima partenza da Sesto 1° Maggio sarebbe anticipata alle 5.40 dalle 6.15, da Rho alle 5.50 dalle 6.16, da Bisceglie alle 5.50 dalle 6.20.
La linea verde M2 anticiperebbe dieci minuti da Assago – 5.50 al posto delle 6 -, venti minuti da Abbiategrasso – 5.40 invece che 6.00 e da Cascina Gobba – 5.45 al posto delle 6.05, si parte quindici minuti prima da Cologno Nord – alle 5.50 invece dell’attuale 6.05 -, mentre sembra rimanere invariato l’orario dal capolinea di Gessate, ore 5.55.
Sulla linea gialla M3 si partirebbe alle 5.45 da Comasina e alle 5.40 da San Donato (oggi il servizio inizia alle 6). Anticipi anche per la new entry più recente, la linea M5 Lilla: oggi si parte alle 6, col nuovo corso invece sia Bignami Parco Nord che San Siro aprirebbero alle 5.40.