Appuntamento con la storia e con la memoria al Teatro Franco Parenti a partire da martedì 11 marzo. La Sala Foyer Basso dello stabile di via Pier Lombardo ospita lo spettacolo Sono soltanto animali.
Sei voci in uno per raccontare l’orrore della Shoah, come in uno zapping impazzito, frenetico, sussultorio. Questa l’idea di messa in scena del regista Luciano Colavero che ha curato la drammaturgia insieme a Federico Olivetti. In questo modo viene costruito uno spettacolo costruito quasi esclusivamente basandosi sulla forza della parola e sulle capacità mimetiche e interpretative di Antonio Tintis, unico interprete sul palcoscenico che dà voce alle sei storie che si alternano nella narrazione.
Con originalità e intensità di scrittura, fuori dagli stereotipi sull’argomento, con un’acuta messa in scena e con una magistrale polifonia, lo spettacolo indaga la responsabilità dell’uomo di fronte alle proprie azioni, rimanendo il più lontano possibile dalla commemorazione dei morti o l’odio per i carnefici.
Rielaborando schegge di storia, testimonianze di sopravvissuti ad Auschwitz, diari delle vittime, documenti dei processi, dichiarazioni dei comandanti, lo spettacolo fa emergere la verità dell’affermazione del filosofo e sociologo polacco Zygmunt Bauman: la Shoah non è stata che un raro ma significativo e affidabile test delle possibilità occulte insite nella società moderna, che genera mostri terribilmente più vicini a noi di quanto sembri.
Sono soltanto animali è una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, realizzata in collaborazione con Associazione Strutture Primarie.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Parenti dall’11 al 19 marzo.