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Massimo Ranieri รจ Raffaele Viviani al Teatro Nuovo

Paolo Crespi 11 anni fa
massimo ranieri

massimo ranieriMassimo Ranieri รจ Raffaele Viviani, il grande attore, commediografo e compositoreย partenopeo vissuto a cavallo tra 800 e โ€˜900. In scena fino allโ€™11 maggio al Teatro Nuovo di Milano โ€“ tappa importante di una tournรฉe che porterร  lo spettacolo successivamente a Torino e a Roma โ€“, ย Viviani Varietร  รจ un sincero omaggio a una figura simbolo e la quintessenza di quel teatro musicale, molto fisico e partecipato, di cui il mattatore ha giร  dato innumerevoli prove nel corso della sua fortunata carriera (un titolo per tutti, Barnum) ma che qui si coniuga alla perfezione con la napoletanitร  che accomuna interprete e personaggio.

Costruito sulla base delle poesie, delle parole (testi a cura di Giuliano Longone Viviani) e delle musiche del Teatro di Raffaele Viviani in prova sulย piroscafo Duilio in viaggio da Napoli a Buenos Aires nel 1929, lo spettacolo si avvale della regia di Maurizio Scaparro, delle coreografie di Franco Miseria e di un ensemble musicale (la chitarra di Massimiliano Rosati, il pianoforte di Flavio Mazzocchi, il contrabbasso di Mario Guarini, i fiati di Donato Sensini, la batteria di Mario Zinno, con gli arrangiamenti di Pasquale Scialรฒ)ย in scena con Ranieri e con gli altri protagonisti del varietร : Ernesto Lama, Roberto Bani, Angelo De Matteo, Mario Zinno, Ivano Schiavi, Gaia Bassi, Rhuna Barduagni, Antonio Speranza, Simone Spirito, Martina Giordano.

Nelle sale di terza classe del Duilio (scene di Lorenzo Cutuli, autore anche dei costumi) rappresentano โ€œil popolo vitale e dolente degli scugnizzi, degli ambulanti, delle prostitute e della poveraย genteโ€, protagonisti e spettatori del varietร  popolare che va in scena…

Uno spettacolo molto godibile, abilmente condotto sul filo del classico โ€œteatro nel teatroโ€, lโ€™artificio per cui, all’interno di una rappresentazione, si mette in scena unโ€™ulteriore azione teatrale, qui nella variante delle prove del varietร  che la compagnia deve allestire per la sera stessa, come intrattenimento per i passeggeri del piroscafo durante il fatidico โ€œpassaggio allโ€™equatoreโ€.

Questa scelta registica consente a Ranieri-Viviani e agli attori della sua compagnia di giocare non poco con i โ€œnumeriโ€ da avanspettacolo, pieni di trovate e doppi sensi, di un varietร  ancora da assemblare e talmente inclusivo che anche lโ€™incontro con un estroverso passeggero di terza classe, o la necessitร  di nascondere alla vista del capitano un paio di clandestini in cerca di fortuna, puรฒ trasformarsi in unโ€™occasione di spettacolo. E cโ€™รจ molta ironia nel racconto di un teatrante che in tempi di crisi, non troppo diversi da quelli che viviamo oggi, si deve arrangiare recitando โ€œa cappelloโ€, sperando nella generositร  del pubblico, ma senza deviare dalla propria vocazione di cantore degli ultimi, dei disperati, spesso in rotta di collisione con lโ€™umore della gente che โ€œnon vuole pensareโ€.

La coralitร , nel rispetto dei pesi e dei ruoli tipici della compagnia capocomicale di un tempo, รจ la cifra di questa produzione che si avvantaggia molto della presenza sotto il palco, a un passo dagli spettatori, di una piccola ma affiatata orchestra che accompagna dal vivo, โ€œa comandoโ€, in unโ€™interazione continua con gli ordini impartiti dal โ€œdirettoreโ€, tutte le appassionate canzoni del varietร  โ€“ da โ€œBammenellaโ€ a โ€œO nnamurato mioโ€, da โ€œโ€™O cacciavinoโ€ a โ€œLavannarรจโ€ โ€“ firmate Viviani e magistralmente eseguite da Ranieri e dai suoi co-protagosti.

Ogni canzone (il cui testo viene tradotto su un display) รจ un mondo a sรฉ, pieno di immagini veraci e di poesia. Il Massimo nazionale (applaudito al Teatro Nuovo da un pubblico eterogeneo, che mescola fan storici e nuovi supporter, sintonie campane e la Brianza) sfoggia una forma invidiabile e anche gli altri bravi attori sono tutti in voce e nella parte, non di semplice contorno, che a loro compete.

Da non perdere.

Info: www.teatronuovo.it

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