Per chi ha memoria lunga e anni a sufficienza, il nome di Maguy Marin, coreografa francese di origine spagnola (padre e madre riparati a Tolosa per sfuggire al regime di Franco) è legato indelebilmente a uno straordinario spettacolo, May B, debuttato nel 1981 e amato un po’ ovunque, in Europa, dagli appassionati del nascente teatro-danza.
Trent’anni dopo la sua ultima apparizione a Milano, quando il CRT l’aveva invitata a presentare proprio al Teatro dell’Arte questa pietra miliare della sua (e nostra) biografia artistica, Maguy Marin torna sullo stesso palcoscenico con solo due repliche, stasera e domani, di BiT, la sua ultima, bellissima creazione, che rispecchia ancora il suo credo in “una danza politica, in cui teatralità sanguigna, rabbia e grottesco si mescolano a elementi di puro lirismo”.
Al posto di Bach e della musica ipnotica di Gavin Bryars (Jesus’ Blood Never Failed Me Yet), qui ci sono le musiche composte ad hoc da Charlie Aubry.
In scena i sei danzatori (Ulises Alvarez, Kaïs Chouibi, Laura Frigato, Daphné Koutsafti, Cathy Polo, Ennio Sammarco) si tengono per mano intrecciano passi che richiamano il sirtaki, salgono e scendono ripide pedane vestiti di abiti quotidiani o da sera. Il ritmo all’apparenza leggero diventa presto un elemento costrittivo dai risvolti inquietanti e trasgressivi, come spesso avviene nelle creazioni di Maguy Marin. Fino al finale mozzafiato, quando i ballerini si lasciano cadere dalle alte pedane verso un ignoto dove…
Al CRT – Teatro dell’Arte 28 e 29 maggio 2015 – ore 20.30