Guardando l’immagine selezionata penserete subito al monologo di Amleto, anche se, come si potrà notare, qui non ci troviamo di fronte al teschio. Dal 7 al 9 aprile, al Teatro Sala Fontana di Milano potrete vedere sì un classico shakespeariano, ma Macbeth. Preparatevi, però, idealmente a non approcciarvi con pregiudizio, predisponendovi ad accogliere anche nuove e personali interpretazioni di ciò che pensate di conoscere alla perfezione.
Questo teatro, ancor più in questa stagione, sta cercando di dar spazio a compagnie giovani, magari anche affermate com’è il caso di Archivio Zeta, ma con un piglio molto soggettivo. È il caso di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, i quali, dopo un’immersione nella tragedia greca, “hanno deciso di lavorare sull’impronunciabile dramma scozzese perché, oltre a essere azione tragica e criminale che ha legami profondi con le vicende di Oreste ed Edipo, questo copione è fonte inesauribile di riflessioni filosofiche e politiche.
In questo lavoro Macbeth è un uomo nuovo, un antieroe, portatore del giusto e dell’ingiusto, un Copernico, che sulla soglia tra Cinquecento e Seicento mette in discussione lo stato delle cose, si muove tra il retaggio simbolico ancora precario nella concezione del mondo e il nuovo relativismo che porta già verso la modernità ” (dalla nota ufficiale).
Come si potrà intuire siamo di fronte a una messa in scena che vuole “usare” quella vicenda per scandagliare la mente umana, come il male porti ad agire. Archivio Zeta mette così in campo un uomo, Macbeth,“formato da due persone, parti inseparabili dello stesso dramma, assassini che ci mostrano due aspetti della mente criminale, due lobi dello stesso cervello, entrambi coinvolti e risucchiati dal medesimo universo buio e pauroso. Siamo in un incubo ad occhi aperti, rinchiusi nel cerchio di un orologio fermo, una sincope, un arresto cardiaco che sospende, anzi annulla, il tempo: solo i ricorrenti battiti che risuonano a lungo potranno sbloccare la corona, far ripartire il polso, ricominciare a respirare”.
RIASSUMENDO
Macbeth
Teatro Sala Fontana
ORARI: venerdì e sabato ore 20,30; domenica ore 16.
PREZZI: intero 19; ridotto studenti universitari e convenzionati 14€; under 14 e over65 9,50€; gruppi scuola 9€.
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