Il Castello Sforzesco si illuminerà in un magico spettacolo di luci e musica che trasporterà gli spettatori dai giorni nostri alla Belle Epoque, e più esattamente all’anno 1906, anno della prima Esposizione Universale a Milano.
Da mercoledì 9 settembre a sabato 12 settembre, dalle 21 alle 23, nel Cortile delle Rocchetta del Castello Sforzesco tutte le facciate saranno animate da immagini tratte dalla Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” che sono custodite nel Castello Sforzesco e ci raccontano il quadro della vita e della cultura milanese degli inizi del secolo scorso.
Immagini, ma anche luci e musica danno vita allo spettacolo “Castello di Carta“, curato dallo scenografo Sebastiano Romano e dallo Studio Comunicazione & Immagine di Mariella Di Rao.
Un’occasione per celebrare l’Expo attraverso i fasti, i costumi e i padiglioni della prima Esposizione Universale realizzata a Milano attraverso la preziosa raccolta, alla quale è annessa una biblioteca specialistica che conserva, oltre a 600 testate di periodici cessati e correnti, 3.500 libri antichi illustrati e 20.000 volumi moderni sulla storia e le tecniche dell’incisione, la grafica editoriale e la grafica pubblicitaria, cataloghi di collezioni museali e di mostre.
Lo spettacolo, già presentato lo scorso anno in occasione dell’apertura dell’Expo Gate, viene ora riproposto in una versione più ricca di nuove immagini.
L’evento scenografico prevede anche proiezioni di raggi luminosi che disegneranno sulla facciata principale del Castello e nel Cortile Ducale fasci di luce colorate.
Accompagnano le immagini e le luci brani musicali tratti da Vangelis, Franz Lehàr, Dimitri Shostakovich.
Il progetto è così articolato:
Prima parte – ingresso Torre del Filarete
Frammenti di luce animano l’ingresso principale del Castello e il percorso interno che conduce nel Cortile della Rocchetta punteggiato da brani musicali tratti da “Beautiful Planet Earth” di Vangelis.
Seconda parte – Cortile della Rocchettta
Si parte con la celebrazione del traforo del Sempione documentato con cartoline e manifesti realizzati da famosi cartellonisti come Metlicovitz, alla quale si susseguono le cartoline che illustrano i progetti dei vari padiglioni espositivi tratti dagli acquarelli di Palanti (scenografo di importanti allestimenti al teatro alla Scala) e varie raffigurazioni per gli articoli pubblicati nell’Illustrazione Italiana del 1906. In queste immagini sono documentati momenti della manifestazione come l’inaugurazione ufficiale nella Sala delle Cariatidi con la presenza dei sovrani, le inaugurazioni dei vari padiglioni.
Le illustrazioni di Dalsani, tratte dalla rivista La Luna del 1906, mostrano uno spaccato della società dell’epoca con raffigurazioni di scene di vita mondana e di momenti della quotidianità.