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Milano ha fatto da sfondo a centinaia di film, videoclip e serie TV. Ma in quali angoli sono state girate le scene rimaste nell’immaginario collettivo del cinema italiano e internazionale?
Andiamo alla scoperta di 5 location cinematografiche milanesi e scopriamo anche l’inganno dietro tantissimi film ambientati in un posto e girati da tutt’altra parte!
Totò, Peppino e… la malafemmena (1956) – Stazione centrale
In questa divertentissima commedia del 1956 diretta da Camillo Mastrocinque, Totò e Peppino arrivano a Milano, alla ricerca del nipote Gianni, innamorato di Marisa, ballerina di nightclub milanese. I due scendono dal treno vestiti con pellicce e colbacchi, tra gli guardi realmente divertiti dei viaggiatori che frequentavano la Stazione Centrale. La scena infatti è stata girata senza comparse, ma con i veri passanti, tanto che per il rumore eccessivo dovette essere ridoppiata.
Il ragazzo di campagna (1984) – Corso Vittorio Emanuele II
La storia di Artemio, contadino che tenta la fortuna a Milano scontrandosi con la realtà frenetica e assurda della metropoli, è diventata un classico della commedia italiana, con un grandissimo Renato Pozzetto. Tra le tante scene cult sicuramente c’è quella di Artemio che, sprezzante degli insulti e dei clacson furibondi, attraversa Corso Vittorio Emanuele II a bordo di un enorme trattore.
Il lungo viale fu uno dei primi a essere trasformato in strada pedonale a Milano, con le conseguenti proteste di negozianti e cittadini. Dopo la chiusura al traffico lentamente sparirono molti dei cinema che affollavano la via, lasciando spazio ai grandi marchi di moda presenti oggi.
Chiedimi se sono felice (2000) – Piazza Mercanti
Tra i film più amati di Aldo, Giovanni e Giacomo, Chiedimi se sono felice è stato quasi interamente girato a Roma, così come tutti gli altri loro film, nonostante l’ambientazione milanese. Poche scene sono state effettivamente girate nella città del Trio, tra cui quella della “Coppa America” con i carabinieri, che finisce con il danneggiamento di una statua e la fuga di tutto il gruppo in bicicletta.
La location della scena è Piazza Mercanti, a due passi dal Duomo, dietro il Palazzo della Ragione. Al centro si vede il pozzo su cui siedono Giovanni e il carabiniere Catania a parlare, ma non cercate la statua del santo con l’aureola usata come canestro: è stata aggiunta per il film!
Rocco e i suoi fratelli (1960) – Idroscalo
Luchino Visconti rilegge Milano dal punto di vista degli emigrati che iniziavano ad affollarla nel Dopoguerra. La città diventa grigia e ostile, un luogo pericoloso dove i fratelli Vincenzo, Rocco, Ciro, Luca e Simone si vedono schiacciare dai problemi e dalla continua lotta per la sopravvivenza, in un luogo che non li vuole e guarda a loro con diffidenza.
Tutta la pellicola omaggia e distrugge Milano, ma abbiamo scelto una delle scene più significative, ambientata all’Idroscalo. Simone è innamorato di Nadia, una prostituta che lo considera solo un cliente come tanti. La donna si innamora di Rocco e per questo verrà stuprata da Simone. Nadia si vendicherà illudendolo e mandandolo in rovina. L’uomo decide di vendicarsi: raggiunge la prostituta all’Idroscalo e la uccide pugnalandola, in una scena profondamente tragica ispirata all’ultimo atto della Carmen di Bizet.
Maledetto il giorno che t’ho incontrato (1992) – Luna Park “Le Varesine”
In questo film Carlo Verdone lascia Roma e approda a Milano nei panni di Bernardo, un giornalista romano che sta ultimando una biografia su Jimi Hendrix. Durante le sue visite dall’analista incontra Camilla, una giovane attrice dipendente da ansiolitici e antidepressivi. Un giorno i due si fanno coraggio e salgono sulla ruota panoramica delle “Varesine”, il luna park in zona Porta Nuova attivo fino ai primi anni Duemila.
Oggi su quell’enorme spiazzo di terreno, dove si trovava anche il famoso “Bosco di Gioia”, sorge una delle zone della nuova Milano: il complesso di grattacieli di Piazza Gae Aulenti, la Biblioteca degli Alberi e il Bosco Verticale.
Miracolo a Milano (1951) – Via Valvassori Peroni
Usciva 70 anni fa, precisamente l’8 febbraio 1951 uno dei film più commoventi e “magici” di Vittorio de Sica: Miracolo a Milano. La storia del barbone Totò che realizza i desideri dei suoi compagni di sventura è un misto di meraviglia e crudo realismo, mostrando la vita durissima degli sfollati milanesi dopo la guerra.
Proprio in via Valvassori Peroni era ambientato il “villaggio Brambi”, la baraccopoli dei barboni, sotto la quale durante il film verrà trovato il petrolio, innescando le disavventure degli abitanti del villaggio.
Al tempo delle riprese la zona era formata da campi incolti dove i bambini del quartiere si trovavano per giocare a calcio. Oggi sul punto preciso scelto dal regista sorge un campo da rugby, attorniato dalle case dell’epoca da cui si affacciavano le massaie curiose durante le riprese, spesso finendo per essere sgridate da De Sica in persona per essere entrate in scena!