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Liechtenstein, cosa vedere nel Principato alpino a tre ore da Milano

Beatrice Curti 10 mesi fa
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Incastrato tra le montagne e i confini di tre nazioni, sorge il Liechtenstein, uno tra i paesi più piccoli al mondo, al quarto posto in Europa (dopo Vaticano, San Marino e Principato di Monaco). Con appena 39.000 abitanti, il Principato del Liechtenstein offre molto più che tassazioni agevolate per le aziende: splendidi paesaggi, castelli arroccati sulle montagne e rilassanti passeggiate in mezzo alla natura ad appena tre ore da Milano.

Paesaggi svizzeri lungo la strada

Il viaggio in auto che da Milano conduce alle porte del Liechtenstein è parte integrante dell’esperienza. Una volta pagata la vignetta annuale (dal 2024 acquistabile anche online), si può accedere alle autostrade elvetiche e agli splendidi paesaggi che attraversa. Per raggiungere il Principato si attraversano tre cantoni: Ticino, Grigioni e San Gallo.

A seconda della stagione fuori dal finestrino sfrecceranno montagne innevate, verdi pascoli e panorami da cartolina. Sul passo di San Bernardino è facile incontrare la neve fino al periodo primaverile (ricordate che il passo chiude alle 22, successivamente sarà necessaria una deviazione), ma nessuna paura: la nota efficienza svizzera fa sì che strade e piazzole siano sempre pulite, perfette per fermarsi e riempirsi gli occhi del più classico dei paesaggi invernali.

Una volta entrati nella Heidiland dei Grigioni, il percorso fino a San Gallo è punteggiato di pascoli verdissimi che si bloccano contro la muraglia delle Alpi svizzere, sotto alle quali riposano paesini deliziosi, con abitazioni in mattoni e chiese dai campanili appuntiti. A separare Liechtenstein e Svizzera c’è un ponte che unisce le due sponde del Reno, portando subito sul territorio di Vaduz, la capitale del regno.

Vaduz, la capitale del Principe

Vaduz è una cittadina di appena 5mila abitanti, capitale del Paese e sede della famiglia reale, che dal 1938 vive stabilmente nel castello medioevale che domina la città. Vaduz è incastrata tra il Reno, che la separa dalla Svizzera, e le montagne che la circondano. Questo la rende un perfetto punto di partenza per scampagnate a piedi o in bicicletta, soprattutto nella stagione calda. I sentieri sono segnalati molto bene e partono direttamente dal centro della capitale.

Per chi invece preferisce attività più tranquille, Vaduz è attraversata da Das Städtle, il viale principale lungo il quale si concentrano i principali negozi e palazzi del governo; per questo motivo è consigliabile lasciare l’auto appena entrati in città e continuare a piedi.

Il primo edificio che si incontra alle porte della capitale è la cattedrale di St. Florin, il più importante centro religioso del Liechtenstein, costruito in stile neogotico tra 1868 e il 1873. L’interno, molto semplice, brilla dei mille colori delle vetrate istoriate. Dal 1938, anno in cui la famiglia reale si è definitivamente stabilita a Vaduz, nella cripta della chiesa riposano i principi del Liechtenstein tra cui il padre dell’attuale sovrano, Francesco Giuseppe II morto nel 1989.

Una volta entrati in città si viene accolti da due edifici molto diversi tra loro, ma egualmente importanti per la storia del Liechtenstein: il più antico, costruito nel 1904 in stile neo barocco, è il palazzo del Governo. Questo grazioso palazzo fino al 2008 ospitava anche il Parlamento del Paese, composto da 25 rappresentanti degli undici comuni di cui è formato il Liechtenstein. A capo del Parlamento siede il Principe, in una forma di monarchia costituzionale che lascia ampi poteri al sovrano.

Il palazzo del Governo e la chiesa di San Florino

Proprio accanto al Governo sorge la nuova sede del Parlamento, aperta nel 2008 dopo sette anni di lavori. Si tratta di una costruzione in clinker e vetro dalle forme moderne, ma perfettamente inserito nel paesaggio alpino di Vaduz. Camminando per la capitale ci si rende conto di quanto sia essenzialmente moderna, con edifici costruiti perlopiù dagli anni Settanta, quando il Liechtenstein ha cominciato a ingolosire aziende europee e internazionali per le sue tassazioni favorevoli, trasformando de facto questo piccolo Stato in un paradiso fiscale, nonché nel Paese con il più alto PIL pro capite al mondo.

Lungo Das Städtle si trovano, insieme a negozi, cafè e a un casinò, i musei del Principe, dove sono raccolte le opere d’arte di proprietà della corona liechtensteiniana (vi sfidiamo a dirlo senza sbagliare). Il principale è il Kunstmuseum Liechtenstein, molto attivo nel circuito delle mostre internazionali. In questo severo edificio di cemento nero e basalto si conserva un’importante collezione di opere d’arte contemporanea dal XIX secolo a oggi, con particolare attenzione all’Arte Povera.

L’arte contemporanea si può trovare anche fuori dai musei, con un gran numero di opere d’arte pubblica disseminate per le vie della città, da Botero ad Arnoldi, che proprio davanti al municipio di Vaduz ha posizionato due dei suoi celebri cavalli in bronzo. Salvo poche eccezioni, le opere cambiano nel corso del tempo, quindi non sempre si vedranno le stesse!

Il castello di Vaduz visto dalla città

Tappa imprescindibile di Vaduz è senza dubbio il suo castello. L’ingresso è vietato, in quanto abitato in pianta stabile dalla famiglia reale, ma la passeggiata che porta fino al suo ingresso è consigliatissima, grazie alla splendida vista che offre sulla valle del Reno.

Ogni 15 agosto, festa nazionale del Liechtenstein, i cancelli del maniero vengono aperti e la popolazione può visitare i giardini, da quali si assiste ai tradizionali fuochi d’artificio. Dal castello partono diversi sentieri escursionistici che si inoltrano nei boschi e arrivano ai villaggi circostanti e ai ruderi del castello di Schalun, liberamente visitabile.

Balzers, Malbun e Triesenberg, il meglio del Liechtenstein

Muoversi in Liechtenstein non è particolarmente difficile. Le città sono ben collegate e anche le strade più impervie sono mantenute molto bene. Una volta lasciata Vaduz si può partire alla volta degli altri borghi del Principato, ognuno con i suoi punti di interesse.

La cittadina di Balzers ad esempio ospita uno dei castelli più antichi e meglio conservati del Liechtenstein: il Burg Gutenberg, risalente al XII secolo. Oggi il castello, che domina dall’alto la città in mezzo a campi e montagne, è di proprietà statale e ospita un museo. Da qui parte il sentiero Principe Francesco, un percorso di trekking adatto a tutti lungo le colline della zona.

Balzers è famosa anche per la produzione di birre artigianali, che si possono degustare nei tipici locali della cittadina.

Chi ama la montagna invece conosce già il nome di Malbun, famosa località sciistica che si sta facendo largo nel cuore degli appassionati grazie ai prezzi più competitivi rispetto alla carissima Svizzera e all’Austria. 23 km di discese e 15 km di piste da sci di fondo gareggiano con un gran numero di passeggiate naturalistiche da fare in estate o con le ciaspole ai piedi durante l’inverno. Un luogo ideale dove rilassarsi nel cuore delle Alpi con tutta la famiglia.

Triesenberg è forse una delle mete più interessanti per chi vuole stare a contatto con la natura e portare a casa un po’ della cultura del Liechtenstein. Qui è ancora molto forte la presenza della comunità Walser, discendenti di un gruppo di origine germanica insediatosi nel Medioevo.

Il dialetto locale è custodito gelosamente dagli abitanti, così come le tradizioni Walser. Per scoprire di più su questa minoranza linguistica è possibile visitare una casa risalente a più di 400 anni fa, completa di tutto il mobilio. All’interno del borgo sono presenti anche diverse locande e chiesette caratteristiche, una tra tutte la Chiesa parrocchiale di principe Josef Wenzel, con la sua particolare torre a cipolla.

Ogni anno, tra ottobre e novembre qui si svolge la Triesenberger Wochen, una festa enogastronomica importantissima nel Principato, dove degustare i piatti tipici del luogo, molto vicini alla tradizione culinaria svizzera e tedesca. C’è un prodotto su cui però il Liechtenstein primeggia: il vino.

Vini del Liechtenstein, tra cantine e vigne reali

La valle del Reno è da secoli una zona molto ambita per la sua posizione strategica e per il clima mite, ottimo per l’agricoltura. Sui versanti meridionali delle montagne, territorio del piccolo Principato, maturano uve perfette per la produzione di vini come Chardonnay, Pinot Nero e Rotburgunder /Zweigelt, Weissburgunder, Riesling, Sauvignon Blanc e Merlot.

In tutto il Liechtenstein ci sono più di 100 cantine, tra cui la Hofkellerei, la cantina del Principe a Vaduz, composta da 4 ettari, coltivati principalmente a Pinot Nero e lo Chardonnay. Qui si possono effettuare visite e degustazioni guidati da una sommelier d’eccezione: S.A.S. la Principessa Marie, nipote del re.

Molte altre cantine sul territorio offrono visite guidate e degustazioni dei propri prodotti, accompagnati dai deliziosi formaggi locali, premiati da una vista sulla valle del Reno e su questa piccola nazione nascosta tra le Alpi.