Alzi la mano chi non ha mai giocato con il Lego! Mille avventure e tanta fantasia ad assemblare quei mattoncini colorati, tanti mondi e personaggi che appartengono ad ogni bambino, come intimamente ad ogni adulto.
“Abbiamo costruito astronavi e tutte le cose più strane e assemblarli non era l’unico divertimento, quel che era più emozionante e irresistibile erano le infinite possibilità di montare e inventare cose” le parole del regista Christopher Miller che insieme al collega Phil Lord ha deciso di omaggiare questo mondo fantastico con un film: The Lego Movie in 3D.
Preparatevi a rivivere l’infanzia se siete adulti o ad affezionarvi a dei simpatici piccoli personaggi gialli e dotati di mani ad uncino, se siete bambini. Christopher Miller & Phil Lord, già accoppiata vincente del cinema di animazione con Piovono Polpette, hanno deciso di mettere sul grande schermo un film sgangherato, così scomposto da evocare un ritorno ai giochi dell’infanzia, come i mattoncini colorati alla rinfusa nella cameretta.
Un protagonista comune diventa l’eroe, in questo caso Emmet: un ordinario omino Lego che vive nella sua ordinata e omologata città (Bricksburg) una sorta di colorata New York piena di grattacieli composti da mattoncini edificati “seguendo le immancabili istruzioni” e governata dal malefico Lord Business che controlla l’intera comunità.
Emmet è un operaio indefesso e felice che lavora nei cantieri delle monumentali costruzioni di Mr Business, da bravo cittadino segue le regole e tutte le mattine si alza volenteroso, positivo per recarsi al lavoro. Al nostro amico piace proprio tutto del suo “meraviglioso” mondo, ma non si accorge di quello che si cela sotto le dorate apparenze.
Così un giorno il piccolo protagonista viene scaraventato nel suo ruolo di eroe , conosce Wylstyle carismatica e seducente co-protagonista che gli svela i piani del terribile Lord Business. L’ordinario omino diventa un reale paladino e verrà catapultato in diversi mondi Lego: il West, il mondo dei pirati, i “Maestri Costruttori” (omini lego nelle sembianze di personaggi leggendari come Shakespeare, Lincoln e Wonder Woman) in grado di trasformare i mattoncini in qualsiasi cosa perché dotati di fantasia, una realtà a lui ignota e aspramente contrastata da Lord Business.
Nell’impresa il piccolo operaio non é solo, con lui ci sono i suoi balordi amici: Vitruvius una sorta di anziano mentore alla Mago Merlino che lo aiuterà a trovare fiducia in se stesso, il buffissimo terzo incomodo Batman fidanzato di Wylstyle, oppure l’esuberante e bizzarro Barbacciao, un pirata in sembianze da transformer già rovinosamente battutosi con Mr Business. Infine, l’affannoso omino astronauta e la zuccherosa ma bisbetica Unkitty. Per osteggiare le gesta della ciurmaglia il malefico Lord Business assolda l’esilarante piedipiatti Poliduro / Politenero, omino con doppia faccia e identità.
The Lego Movie si delinea come una monumentale parodia che spazia da Guerre Stellari alle atmosfere di Ritorno al futuro, con cenni da Pirati dei Caraibi, o dei più comuni action movie, dialoghi folli e imprevedibili molto divertenti, situazioni assurde con un tocco di follia e balordaggine funzionale alla storia.
Un film dove a fare da padrone sono gli straordinari effetti: polvere, acqua, fuoco si materializzano attraverso i mattoncini, uno stile realistico, mai forzato ma familiare e vissuto, come lo è stato Lego per generazioni di bambini.
In questo senso i registi hanno deciso di non cedere alle animazioni computerizzate optando per lo stop motion. Un tripudio di colore e divertimento che quasi a sorpresa approda a una morale, il delicato rapporto tra padre e figlio e l’elogio dell’anticonformismo come fonte di rivoluzione.
Voto per noi: 9