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Cercare un lavoro senza esperienza può rappresentare una grande sfida, ma non è un’impresa impossibile. Ci sono diverse professioni, infatti, che offrono la possibilità di iniziare anche senza un vero e proprio background, semplicemente puntando su competenze trasversali, in grado di fare la differenza in qualsiasi contesto. Una delle principali attività lavorative che possono essere sostenute anche provenendo da altri percorsi di formazione o realtà professionali è quella dell’assistente virtuale: si tratta di una professione che sta guadagnando popolarità in virtù delle sue prospettive di crescita e della capacità di offrire un buon compromesso tra vita e lavoro, il cosiddetto “work-life balance”.
Uno dei punti di partenza per poter cominciare a lavorare come assistente virtuale, inevitabilmente, è il curriculum vitae: trattandosi del biglietto da visita per eccellenza, è più che mai necessario prepararne uno in grado di esaltare le esperienze e i punti di forza che potrebbero fare presa sui recruiter. Ancor più importante, in un curriculum senza esperienza lavorativa, è far emergere tratti della personalità che possano sposarsi con la posizione per la quale ci si sta candidando, per esempio quella di assistente virtuale. Nei prossimi paragrafi, guarderemo molto da vicino questa professione.
Partiamo dalle basi: chi è un assistente virtuale?
Un assistente virtuale è un professionista che spesso opera da remoto e che fornisce supporto a clienti e aziende. Nello specifico, le mansioni possono differire da contesto a contesto, ma il ruolo è imperniato intorno alla gestione delle e-mail e la pianificazione e l’organizzazione di appuntamenti, riunioni ed eventi. Molto spesso, l’assistente virtuale è chiamato anche a occuparsi della contabilità di base e può essere coinvolto nella gestione anche dei social media, ormai imprescindibili pressoché in qualsiasi ambito professionale.
Trattandosi di figure in grado di svolgere attività trasversali, gli assistenti virtuali hanno l’opportunità di collaborare con singoli imprenditori o con realtà di vario genere, dalle piccole imprese alle grandi aziende. Normalmente, un assistente virtuale deve possedere puntualità e precisione, ma anche grande capacità di digitazione, oltre a una buona conoscenza dei principali software necessari per poter svolgere questo tipo di attività.
Come si diventa assistente virtuale
Il primo passo per poter cominciare a svolgere questa professione è analizzare accuratamente le proprie competenze. Il candidato che non ha mai lavorato come assistente virtuale ha comunque la possibilità di far leva sulle doti comunicative, per esempio provando a farle emergere in sede di colloquio, e sulla conoscenza dei principali software dedicati alle mansioni di cui si parlava nelle righe precedenti. Allo stesso modo, per incrementare le probabilità di essere selezionato come assistente virtuale, un candidato può cercare di provare la propria capacità di gestione del tempo, magari evidenziando qualche tratto, anche caratteriale, che possa in un certo qual modo provarlo.
Per quanto concerne la formazione, invece, è importante tenere a mente che non esistono percorsi accademici dedicati a chi vuole intraprendere la carriera di assistente virtuale. Questo “vuoto” può essere parzialmente colmato da corsi online e non solo, con un taglio specifico sui software, sulla gestione dei progetti, sul marketing digitale, ma non solo. La scelta di formarsi su un aspetto piuttosto che un altro può dipendere anche dal tipo di realtà per la quale ci si vuole candidare. Inoltre, in molti casi grazie a questi corsi è possibile ottenere attestazioni o certificazioni, sempre molto utili per poter in qualche modo comprovare le abilità acquisite.
Altri suggerimenti utili
Ci sono altri accorgimenti utili per aumentare le probabilità di ottenere una posizione di questo genere, ma anche, successivamente, per svolgerla al meglio e guadagnare sempre più credibilità e autorevolezza. Innanzitutto, anche per un candidato senza esperienza, è sempre una buona idea creare una sorta di business plan anche grazie all’autovalutazione: capire quali strumenti e quali servizi si possono offrire, qual è il target di clienti desiderato, quali potrebbero essere le strategie di marketing e tutte le riflessioni necessarie a capire come adattare la propria personalità a questo tipo di mansione e viceversa.
Per un lavoro da svolgere in larghissima parte (se non completamente) da remoto, inoltre, poter disporre di uno spazio ad hoc nel proprio ambiente domestico è indispensabile. Non di rado, i recruiter potrebbero voler indagare questo aspetto: un candidato che può contare su uno ambiente di lavoro ben organizzato, con un computer affidabile ed efficiente e una connessione stabile e veloce ha sicuramente una marcia in più e può comprensibilmente risultare più attrattivo anche per i selezionatori.
Sfruttare le risorse del web
Nell’epoca digitale, fra le altre cose, è più che mai necessario utilizzare gli strumenti e le risorse messe a disposizione dal web. Per chiunque voglia lavorare come assistente virtuale, internet rappresenta un potenziale trampolino di lancio verso un futuro di successo: è indispensabile, per tale ragione, sviluppare la presenza online e investire nel cosiddetto personal branding attraverso l’aggiornamento costante dei profili social, in particolare dei portali dedicati al mondo del lavoro o, eventualmente, anche creando una pagina o addirittura un sito web professionali, così da apparire subito chiaramente riconoscibili.
Il web è prezioso anche perché facilita la condivisione di un portfolio personale: anche per chi non ha esperienze, è possibile creare esempi di lavoro dimostrativi per convincere i recruiter e cercare di spiccare anche nei contesti fortemente concorrenziali, anche perché non c’è modo migliore per esibire le proprie competenze. Inoltre, grazie alle piattaforme specializzate, il web è il canale migliore per cercare opportunità di lavoro in questo ambito o per connettersi ad aziende, realtà e clienti che potrebbero voler beneficiare dei servizi proposti. In questo settore, come in molti altri ambiti professionali, la capacità di fare networking e di creare reti virtuose è essenziale per poter conquistare popolarità e successo.
Le skill imprescindibili
Come abbiamo accennato nei paragrafi precedenti, una delle competenze più importanti per un assistente virtuale è quella organizzativa, che molto ha a che fare con la gestione del tempo. Per un VA, infatti, è essenziale riuscire a gestire più compiti contemporaneamente, rispettando le scadenze e riuscendo a scandire con grande attenzione anche le priorità: per questo requisito, comunque, esistono strumenti digitali e software in grado di facilitare il lavoro. Non meno importanti sono le capacità comunicative: il VA deve essere in grado di interagire con clienti e colleghi in modo chiaro e professionale, utilizzando diversi canali e adattando le proprie scelte proprio sulla base degli strumenti, dalle mail alle chat, passando per le videochiamate.
Non si può trascurare neanche la padronanza dei software e degli strumenti digitali necessari ad assolvere i propri compiti, specialmente quando è richiesta la gestione dei social media o la creazione di contenuti: in quest’ultimo caso, alcune nozioni di marketing possono fare la differenza. Una competenza trasversale necessaria e che può riguardare anche le skill che abbiamo appena analizzato è il problem solving: l’assistente virtuale è spesso chiamato a risolvere problemi in autonomia, trovando soluzioni rapide e risposte efficaci agli imprevisti. In questo senso, una mentalità proattiva e la capacità di mantenere la calma nelle situazioni di possibile stress è un vantaggio notevole.
Quanto guadagna un assistente virtuale?
Come per tutti i settori professionali, la retribuzione può variare in maniera anche molto significativa: tanto dipende dall’esperienza e dalle competenze, oltre che dal tipo di realtà in cui si opera. I dati più incoraggianti parlano di una retribuzione annua lorda superiore ai 40mila euro, ma è importante considerare che gli assistenti virtuali specializzati in settori come il supporto legale o la gestione di progetti possono ambire anche a stipendi maggiori. Cominciare a costruire una carriera di questo genere richiede, dunque, un certo livello di pazienza, ma può rivelarsi indubbiamente molto fruttuoso anche sul lungo periodo.
Come abbiamo visto, diventare un assistente virtuale significa avere una grande opportunità per lavorare in modo pienamente flessibile e indipendente ed è una mansione che può essere svolta anche senza esperienza lavorativa diretta. Chiaramente, per poter avere successo in questo genere di professione è utile diversificare le strategie e, in alcuni casi, anche scegliere di specializzarsi in più di un settore. Una sempre crescente digitalizzazione e la richiesta di servizi da remoto può avvantaggiare chiunque voglia ricoprire un ruolo di questo tipo, potenzialmente utile tanto per piccole imprese quanto per startup o realtà di grandi dimensioni. Anche in questo settore, investire nel proprio sviluppo professionale e costruire reti solide, avvalendosi del web, può fare la differenza per una carriera lunga e costellata di soddisfazioni.
Chiunque abbia buone capacità di organizzazione e abilità comunicative, accanto a una buona dimestichezza con software gestionali e all’arte di saper affrontare i problemi in maniera costruttiva e proattiva, dunque, potrebbe trovare nell’assistenza virtuale un’attività adeguata per spiccare, senza la necessità di partire da un ricco bagaglio di esperienza.