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L’attacco dei giganti, la recensione

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attacco giganti film12 e 13 maggio, le due date da segnare sul calendario per tutti i nerd nostrani. Dopo aver sconvolto il Giappone, approda nelle sale italiane L’attacco dei giganti – il film: Parte I. L’arco e la freccia cremisi. Ideato dal giovanissimo Hajime Isayama, diventato poi una serie televisiva, L’attacco dei giganti è la versione riveduta e ampliata del manga che ha appassionato il cultori del genere.

Le vicende sono quelle del giovane Eren e di sua sorella adottiva Mikasa in una città fortificata da una serie di mura imponenti di chiara struttura medievale che garantiscono la protezione per tutti gli abitanti del territorio. Arroccati nel loro spazio vitale, Eren, Mikasa e il timido e introverso loro amico Armin si interrogano sul mondo esterno, sulla loro possibilità e libertà di conoscere e comprendere cosa ci sia al di là delle fortificazioni.

Fino a quando, improvvisamente, non è proprio qual mondo esterno a piombare distruttivo e feroce nella loro esistenze e nella loro città. Un attacco di un’orda di giganti famelici irrompe in città strappando alla vita la madre di Eren e con lei molti altri “umani”. Da quel momento il genere umano è costretto a fare i conti con una minaccia più grande e di proporzioni titaniche, ma Eren decide di vendicarsi.

Supportato da una qualità tecnica notevole, il lungometraggio di animazione punta molto su quella che è la qualità visiva e sull’utilizzo funzionale e riuscito degli effetti sonori, a fianco della complessa elaborazione digitale, il montaggio alternato e velocissimo completa un prodotto il cui obiettivo è quello di inchiodare letteralmente lo spettatore alla poltrona, senza concedergli un attimo di tregua, fra phatos e dialoghi altamente drammatici forse troppo forzati.

In un crescendo tragico e cruento, il film per la regia di Tetsuro Araki, straborda, fagocita, divora tensione relegando in parte l’aspetto forse più affascinate della tipica produzione giapponese che è quella del mito e della leggenda, quell’incanto a cui Hayao Miyazaki ha abituato un sempre più incuriosito pubblico occidentale. L’attacco dei giganti punta più su tematiche prettamente militaresche, su toni cruenti dove buoni e cattivi sono due categorie ben distinte, i giganti sono mute presenze, non ci sono sfumature, non c’è a livello narrativo un appiglio che garantisca un aspetto più complesso della storia, ma tutto appare lineare seppur metafora universale di lotta strenua per la conoscenza e per la libertà.

Intanto i prossimi appuntamenti per gli appassionati saranno con Mobile Suit Gundam – the Origin I il 23 e 24 giugno e Ghost in the Shell: Arise –Parte II il 7 e 8 luglio.

Voto per noi: 6

http://www.youtube.com/watch?v=uwA_xlFoXWE