È ripartito il tour del cantautore piacentino Daniele Ronda, che dopo le oltre 50 date estive che l’ho hanno portato in giro per tutta Italia, torna a esibirsi nel suo La Rivoluzione – tour.
Sul palco insieme a lui ci sarà la sua band Folklub, composta da Sandro Allario (fisarmonica, pianoforte, organo hammond), Carlo Raviola (basso) e Luca Arosio (batteria) che lo accompagna dal 2011, anno del suo esordio discografico con l’album ‘Daparte in folk’, dopo un lungo periodo passato a collezionare collaborazioni illustri come autore e arrangiatore, firmando tra gli altri, alcuni dei brani più conosciuti di Nek come ‘Lascia che io sia’ e ‘Almeno stavolta’.
Il 21 novembre sarà in rotazione radiofonica il nuovo singolo di Daniele Ronda, dal titolo ‘Gli occhi di mia nonna’, estratto dal suo ultimo disco ‘La Rivoluzione’.
Ma Daniele non ama le etichette, in un certo senso nemmeno quella di voce autorevole del folk italiano, come ci ha raccontato lui stesso durante la nostra intervista.
Nel 2011 c’è stata quella che possiamo definire la tua svolta folk, che cosa significa per te essere un artista che canta delle sue origini?
Intanto vorrei premettere che la musica secondo me non dovrebbe essere schematizzata in definizioni. La matrice del mio progetto è fortemente folk, è innegabile, ma più per quello che il folk rappresenta che per schemi e regole musicali. Il folk è il genere per eccellenza genuino, semplice e diretto ed è anche quello più ricco di colori, perché racconta di cose che fanno parte del nostro profondo e delle nostre radici. Ma io non devo avere paura di mescolarlo ad altri generi, con quello che ascolto, con quello che sento in giro.
Quanto sei ispirato dal tuo territorio?
Io sono di Piacenza e mi piace raccontare di quello che sento come casa. Ma questo è un sentimento che accomuna tutti, l’amore per il proprio territorio è universale. A volte mi capita di suonare in Calabria un mio pezzo in dialetto piacentino e scopro magari che è uno dei preferiti di chi mi sta ascoltando. Nel mio album ‘La Rivoluzione’ c’è una pizzica salentina, ‘Le donne italiane’, che canto insieme a un simbolo della musica popolare salentina, Alessia Tondo. Ed è una canzone che ho scritto a casa mia, a Piacenza.
Il 21 novembre verrà lanciato il nuovo singolo dell’album ‘La Rivoluzione’ dal titolo ‘Gli occhi di mia nonna’. Allora sei un sentimentale?
Molto onestamente mi sono stupito di come una cosa così forte come l’amore per i nonni sia un po’ un tabù, un sentimento fuori moda, e io proprio per questo ne ho voluto parlare. Le persone che ci hanno cresciuti ci hanno insegnato qualcosa, ci hanno mostrato la strada con sincerità e forza, hanno fatto sì che noi siamo la persone che siamo. Eppure parlare dei nonni sembra così difficile, per me è molto naturale.
Ma dunque è questa la rivoluzione?
Sì esattamente. La rivoluzione, ancor prima di scendere in piazza, è non farsi trascinare dalle mode, cercare la propria strada, che poi può essere anche parlare dei nonni, appunto. Sarebbe bello rimettere al loro posto i valori, è un sacrificio che va fatto tutti i giorni, serve impegno per non prendere scorciatoie, ma le soddisfazioni poi arrivano sempre.
Daniele, qual è il tuo rapporto con Milano?
Mi piace e la sento vicina. Del resto abitando a Piacenza è davvero facile per me decidere di venirci per una serata con gli amici o per lavoro. A Milano ci ho anche vissuto in certi periodi della mia vita. Indubbiamente è una città che offre molto e va molto bene, anche se alla fine devo ammettere che a me piace la mia dimensione, a casa. Ma anche per chi vive a Milano tutti i giorni, la rivoluzione in un certo senso potrebbe essere quella di scoprire qualcosa di diverso, di personale lontano dai luoghi più frequentati. Per un periodo io ho abitato a Los Angeles e ho capito che alla fine anche in una grande metropoli si trovano i propri luoghi da frequentare, i locali che ti piacciono di più e così via, insomma che puoi ricreare il tuo mondo ovunque.
Progetti in città?
Sarò all’Alcatraz il 14 dicembre per il festival organizzato dall’associazione Soleterre, a cui ho partecipato anche l’anno scorso e che proprio quest’anno avrà una matrice folk.
Questi i prossimi appuntamenti de “La Rivoluzione – Tour” di Daniele Ronda: il 23 ottobre al Bar The Brothers Grezzana (Verona); il 30 ottobre a Casnigo (Bergamo); l’1 novembre all’Acqua Cheta di Tremezzo (Como); il 22 novembre a Cornegliano Alba (Cuneo); il 6 dicembre al Combo di Firenze; il 27 dicembre al Babalula di Crema.
foto di Alessio Pizzicannella