Gli spazi museali della Pinacoteca di Brera visti attraverso l’obiettivo di sette fotografi. Nasce così Sette fotografi a Brera, una mostra che raccoglie gli scatti di Luca Carrà, Mario Cresci, Paola Di Bello, Mario Dondero, Carlo Orsi, Giovanni Ricci, Annalisa Sonzogni, ognuno con il suo particolare punto di vista degli spazi museali.
L’esposizione, aperta dal 9 settembre al 2 novembre, non è la prima ad abbinare la Pinacoteca alla fotografia. Le sale del museo furono infatti oggetto di una campagna fotografica per la prima volta nel 1903 in occasione del riallestimento ad opera dell’allora soprintendente Corrado Ricci.
Quasi mezzoo secolo dopo, nel 1950, gli studi Publifoto, Aragozzini e Marchisio celebrarono invece una tappa importantissima nella storia della Pinacoteca, la sua riedificazione dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Il progetto Sette fotografici a Brera, che rientra nel più ampio programma della “Grande Brera” (leggi l’articolo) riserva a ogni autore una sala, nell’allestimento curato dall’architetto Alessandra Quarto, in un percorso che si snoda lungo tutta la Pinacoteca.
Giovanni Ricci e Annalisa Sonzogni hanno osservato gli spazi museali ponendo l’accento sull’architettura che li caratterizza, mente le grandi statue del cortile d’onore sono state immortalate da Luca Carrà in una personale ricerca attraverso il contrasto fra il nero della fotografia e il bianco dello sfondo.
Mario Cresci ha proposto la sua visione dei ritratti, Carlo Orsi ha raccontato le emozioni suscitate nei visitatori dalle opere esposte. Mario Dondero ha ritratto il lavoro dei restauratori impegnati sul Ritratto del conte Porcia di Tiziano e il bronzo canoviano Napoleone come Marte pacificatore, Paola Di Bello ha osservato i visitatori e i lavoratori della Pinacoteca.
La mostra e il catalogo, edito da Skira, sono a cura della soprintendente Sandrina Bandera, Cecilia Ghibaudi storica dell’arte responsabile dell’archivio fotografico della Soprintendenza di Milano e Giorgio Zanchetti, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano, con i contributi di Carlo Bertelli e Tiziana Serena, docente di Storia della fotografia presso l’ Università degli Studi di Firenze.
foto ufficio stampa